Con un manifesto affisso a Cuneo offese il clero e la Curia romana?

Con un manifesto affisso a Cuneo offese il clero e la Curia romana? Con un manifesto affisso a Cuneo offese il clero e la Curia romana? Oggi riprende il processo alla «riformatrice» - E' accusata di vilipendio alla religione cattolica - Una perizia chiesta dal P. M. ha riconosciuto l'imputata sana di mente ial tribunale di Cuneo il pro cesso a carico della signora Maria Francesca Invernici. Ila -informatrice della rehgio- inev cne è 3tata accusata di (Dal nostro corrispondente) Cuneo, 30 settembre. (n.m.) Riprende domattina vilipendio alla religione cattolica e ai ministri del culto. La signora Invernizzi è già comparsa due volte, fra il 1963 e lo scorso anno, davanti ai giudici cuneesi. Ciò era avvenuto in seguito a una denuncia dopo la pubblicazione di un giornale murale affisso dalla donna sotto i portici di Cuneo, contenente un articolo e una vignetta riproducente un sacerdote che spingeva a bastonate un gregge di pecore. Nel contesto dell'articolo l'autorità giudiziaria aveva ravvisato espressioni oltraggiose nei confronti della religione di Stato, della curia roriiana e del clero, per cui aveva ordinato il rinvio a giudizio per « direttissima » della signora Invernizzi. La Invernizzi, che è sposata con un geometra ex comandante dei pompieri di Cuneo, dopo essere stata dirigente dell'Azione Cattolica, aveva fondato nel 1962 il movimento politico-religioso « La rinascita », che propugna una radiale riforma del cattolicesimo. Il primo dibattimento fu sospeso per procedere, su richiesta del pubblico ministero, a perizia psichiatrica nei confronti dell'imputata. La signora Invernizzi fu poi riconosciuta dal perito perfettamente sana di mente. Ripreso nel gennaio dello scorso anno, il dibattito subì un secondo rinvio a nuovo ruolo, questa volta su istanza dei difensori avv. Del Piaz e Toselli, accolto dal tribunale che rinviò gli atti alls. Corte costituzionale, chiamata a pronunciarsi sulla eccezione di incostituzionalità dell'articolo 402 Codice penale. La di fesa sosteneva che detto ar ticolo, fissando condizioni di particolare privilegio per la religione cattolica, era in contrasto con gli art. 3, 8 e 9 del la Costituzione, che sancisco no l'eguaglianza delle religioni, nonché con l'art. 20, che respinge qualsiasi limitazione legislativa in relazione ai fini di religione e di culto. Con sua sentenza della pri mavera scorsa la Corte costituzionale ha respinto l'eccezione difensiva, sancendo la perfetta rispondenza del di sposto dell'art. 402 con i principii costituzionali. La sentenza della Corte affermò che le particolari condizioni di privilegio sono dovute al fatto che la religione cattolica è quella praticata dalla stragrande maggioranza dei cittadini italiani. Pertanto la causa riprende ora dal punto in cui fu so- spesa la scorsa volta. L'impu-tata si dichiara, come già lealtre volte, perfettamente tran-quilla e pronta ad accettarequalsiasi verdetto. Maria Francesca Invernizzi, la «riformatrice» di Cuneo

Persone citate: Del Piaz, Invernizzi, Maria Francesca Invernici, Maria Francesca Invernizzi, Toselli

Luoghi citati: Cuneo