Piantonata dai carabinieri la casa di Mussolini la vedova protesta: «Qui non c'è nessun tesoro» di Remo Lugli

Piantonata dai carabinieri la casa di Mussolini la vedova protesta: «Qui non c'è nessun tesoro» Dopo la notizia pubblicata da un giornale di Londra Piantonata dai carabinieri la casa di Mussolini la vedova protesta: «Qui non c'è nessun tesoro» Secondo il « Daily Telegraph » valori per 9 miliardi (oro, gioielli e opere d'arte) sarebbero stali sepolti sul finire della guerra nella stalla d'una cascina di Predappio - Vane ricerche anche in un'altra abitazione del paese, dove alloggiarono soldati tedeschi nell'ottobre 1944 - La smentita di Rachele Mussolini (Dal nostro inviato speciale.) Predappio, 29 settembre. La notizia del Daily Telegraph sul presunto tesoro di Mussolini che, secondo Scotland Yard, sarebbe sepolto sotto il pavimento della stalla d'una casa di campagna, ha suscitato un certo scalpore. E non poteva essere diversamente in questa terra dove la gente si scalda con facilità, non importa per quale motivo. Così c'è chi all'erma che sono le solite storie fritte e rifritte e chi ci crede ciecamente ed è pronto a scommettere che il « tesoro » che7 non st- trovò a Dongo salterà fuori qui. Ma qui, dove? La notizia del giornale inglese è piuttosto Vaga: parla d'una cascina che si troverebbe a 30 chilometri da Varano di Costa, un'area vastissima, nella quale sarebbe problematico localizzare quel- \ la tal casa. I carabinieri del gruppo di Forlì, invece, hanno ritenuto di poter considerare errata l'informazione dei 30 chilometri di distanza e hanno ordinato il piantonamento proprio della casa di Varano Costa, che è quella i nella quale nacque Mussolini. Dalle 16 di oggi, davanti a questa casa, staziona una « 600 » con due carabinieri a bordo. Il servizio, per ora permanente, è stato ordinato dal maresciallo Forlani che, a sua volta, ha ricevuto la disposizione dal comando di gruppo. Vediamo su che cosa si basa la presunzione dei carabinieri. Appena entrati nell'abitato di Predappio c'è una stradina a destra che porta, dopo 150 metri, alla casa natale di Mussolini. E' di proprietà demaniale e vi abita una famiglia di contadini. Qui, al pianterreno, sino alla fine della guerra, c'era una stalla che ora è diventata garage: vi tiene l'automobile . Nino Bertini, di 60 anni, che nell'epoca fascista era custode della casa, allora museo Di fianco a questa costru- zione c'era un rustico colonico che fu distrutto da una bomba e di questo resta ancora il pavimento. Il «tesoro» è nascosto sotto il garage ex stalla, oppure nell'area già occupata dal rustico? Se 1 cara- binieri hanno deciso di pian¬ 11111Mi■ unii iiiii i■ 111■ i■ 1111 tonare la zona non è improba-bile che cerchino anche di ot- tenere l'autorizzazione ad ef- fettuare dei sondaggi Il tesoro potrebbe invece essere sotto il pavimento d'un'al tra casa che ha tutte le ca ratteristiche indicate dalla notizia inglese. Questa casa si trova lungo la stessa stradina che porta a Varano di Costa, Cento metri oltre la casa na- tale di Mussolini c'è una pie-cela cascina, ad un piano, con torretta su un lato, nella qua- le abitano il bracciante Giù-seppe Venturi, di 39 anni, sua moglie Mariangela Mariani di 41 e la loro figlia Sestilia, di 15. Il Daily Telegraph accenna proprio a due coniugi con una figlia quindicenne. Questa casa, isolata, ha, a piano terreno, una stalla con pavimento di mattonelle. Sono queste le mattonelle che furo-no sollevate per far' entrare in una sottostante caverna lecasse da munizioni contenentioro, pietre preziose e quadri d'autore per un valore di 8 o 9 miliardi? Il bracciante Ven- turi dice: «La casa fu co- .s/ritita nel '-}.? e noi abitiamominili li iiiiiiMiiiiiliiiiiilii qui solo dal 1955, quindi non possiamo sapere se abbiamo il "tesoro*' sotto i piedi. Provate et sentire il proprietario» Il proprietario è Giuseppe Costa, di 69 anni, e abita in una casa vicina, « Personalmente — dice — non ci credo, ma al mondo tutto è possibile ». Racconta che i soldati po lacchi sfondarono la Linea Gotica in questa zona verso la tine dell'ottobre 1944.. Arrivarono a Predappio il giorno 28. Fino a qualche settimana prima, nella casa, ora abitata dal bracciante Venturi, c'era una stazione radio, tedesca, zMalgrado ci fossero i soldati germanici — dice il Costa —, fo avevo libero accesso. Non mi sono mai accorto che facessero degli scavi ». Stasera ci siamo, messi in contatto con la vedova di Mussolini, che abita nella Villa Garpena, a dieci chilometri da Forlì. In questi giorni sono con lei la figlia Annamaria Pucci con le sue due bambine, Sil via di 4 anni e Edda di 2. Ab biamo parlato al telefono prima con la signora Annamaria e poi con la madre. Entrambe hanno dichiarato d: ritenere assolutamente infondata la notizia diffusa dal giornale inglese. <Io — ha detto la vedova Mussolini — ci sono purtroppo ormai abituata a queste seccature, non mi fanno né caldo né freddo. Ne ho passate tante nella mia vita, e anche adesso ho tanti pensieri, che non voglio proprio ascoltare queste notizie. Sono tutte buffonate*. Ha incominciato a parlare pacatamente, poi, via via, il suo tono s'è accalorato e la sua pronuncia calcava sempre più nella cadenza romagnola, « Possibile che non possiamo vivere un po' in pacef Questa casa, che è quella nella quale sono nata, mi è stata prima sequestrata, poi, quattordici anni fa, restituita. Adesso sto sempre qui, non mi muovo chiedo soltanto di essere lasciata in pace; tutti noi chiediamo di poterci rifare una vita. E invece ogni tanto saltano fuori queste storie. Il tesoro, il tesoro di Mussolini... tutte buffonate. Mussolini non ha mai messo da parte niente per sé — dice calcando sulle parole la signora Pachele. — Se un tesoro, ci fosse stato, sarebbe saltato fuori. Io volevo andare al processo per dirle queste cose, e altre ancora, ma non mi ci hanno voluto: Bene, qllora mi lascino in pace e la finiscano una buona'volta con i tesori*. . Ci ha detto, con tono ironico,' che era già stata informata nel pomeriggio del piantonamento da parte dei carabinieri della casa natale, di suo marito. «Se.ne avessi voglia — ha concluso — ei sarebbe da ridere*. Remo Lugli

Luoghi citati: Dongo, Forlì, Londra, Predappio