la Juventus supera il Liverpool per 1 a 0

la Juventus supera il Liverpool per 1 a 0 flopplo eoft#f*otito ft*a il ealeio torinese e quello firttettititco la Juventus supera il Liverpool per 1 a 0 Con un tiro da trenta metri a otto minuti dal termine Un goal di Leoncini ha deciso la partita L'incontro allo Stadio torinese si ravviva nella ripresa dopo un inizio deludente - Meritato successo dei bianconeri, che hanno messo in luce miglioramenti all'attacco - Il Liverpool inferiore all'aspettativa Ha vinto la Juventus per una rete a zero. Una rete segnata nel secondo tempo, da uno dei terzini a mezzo di un tiro eseguito da una trentina di metri circa. La vittoria dei bianconeri è stata pienamente meritata. Per diverse ragioni, prima fra le quali il modo nel quale si è comportata la squadra inglese. Ci si lasci, al proposito, dire subito apertamente il nostro dissenso dal tipo di giuoco svolto dall'unità britannica. Da una compagine come quella del Liverpool, che ha conquistato l'anno scorso la Coppa Inglese, ci si attendeva qualche cosa non solo di migliore, ma anche di ben diverso, come mentalità e come tecnica. Il venire su un campo straniero ed il giuocare apertamente per il risultato di parità, anzi d: nullità, presuppone una tale sicurezza nella propria superiorità, una tale convinzione nei poter fare quello che si vorrà quando si disputerà la partita di ritorno, da rasentare la sfrontatezza. Porche i rossi del Liverpool hanno lasciato l'impressione di difendersi essenzialmente, se non proprio puramente, senza impegnarsi mai appieno nel giuoco d'attacco, come se il segnare ed il vincere fossero cose che si sarebbero sicuramente verificate nell'incontro di ritorno, fra quindici giorni lassù sulle rive della Mersey. Simili calcoli algebrici non si facevano una volta in Inghilterra. Inoltre il giuoco della squadra ospite è stato appoggiato, specialmente nel corso del primo tempo, da una serie tale di azioni cosi grossolanamente fallose, da meritare decisa riprovazione. Pareva quasi che fossero, al proposito, arcisicuri che l'arbitro non sarebbe intervenuto per punirli. Al termine del primo tempo, questo arbitro, che era nientemeno che il famoso ungherese Zsolt, meritava senz'altro la qualifica di « peggior uomo in campo ». Era stato piuttosto bruttino, questo primo tempo. La Juventus, salda in gambe come al solito in difesa, malgrado l'assenza di Castano, «lava prova di maggior vivacità ed intraprendenza del consueto, anche all'attacco. Ma il Liverpool deludeva apertamente. Si basava tutto come movimenti aggressivi sugli interscambi fra la mezz'ala destra ed il mediano destro, Arrowsmith e Smith, movimenti che venivano con continuità bloccati da difensori che l'aliar loro lo sapevano. La mossa venne a ripetersi, senza costrutto, anche nella ripresa. Nel corso della quale, la Juventus diede prova «li uno stile più incisivo ancora, e giunse due o tre volte a sfiorare il successo. La superiorità dei torinesi risultava del resto palese, come andavano le cose da queste occasioni da rete non raccolte. Ad otto minuti dal termine della contesa, mentre ognuno già pensava al risultato nullo, la situazione si risolveva in modo impen¬ sato. La risolveva il terzino Leoncini, il quale giunto in possesso della palla, avanzava di alcuni passi e, da una trentina circa di metri, scaraventava in porta un pallone alto che batteva senza mercé il portiere Lawrence. Venne accolto con un urlo di soddisfazione, questo tiro vittorioso, visto l'andamento delle cose. Tutto verrà liquidato nella j partita di ritorno a Liver- , pool fra quindici giorni. E la Juventus farà bene ad insistere perché la direzione di quell'incontro non venga più affidata allo stesso arbitro di questa volta. Vittorio Pozzo j i II portiere del Liverpool Lawrance, battuto dal tiro di Leoncini, osserva il pallone con aria quasi stupita

Persone citate: Castano, Leoncini, Vittorio Pozzo

Luoghi citati: Inghilterra, Liverpool