Il Torino perde a Leeds (1 a 2) ma entusiasma gli spettatori di Paolo Bertoldi

Il Torino perde a Leeds (1 a 2) ma entusiasma gli spettatori Il Torino perde a Leeds (1 a 2) ma entusiasma gli spettatori La squadra di Rocco è apparsa trasformata rispetto alle ultime deludenti prestazioni in campionato - Rosato il migliore in campo - Belle parate di Vieri - Gli inglesi passano in vantaggio con Brenmer e all'inizio della ripresa raddoppiano con Peacock - Veemente finale dei granata che diminuiscono le distanze con una rete di Orlando a e a i n a i i (Dal nostro inviato speciale) Leeds. 29 settembre Sconfitto per S-l in una splendida parlila a Leeds, il Torino non è uscito a testa bassa dall'Elianti Road, né ha perso le speranze di superare il turno di coppa delle Fiere. j / granata al termine della attira, veloce, appassionante lotta hanno ancora avuto l'animo di schierarsi in mezzo al campo per salutare sotto la pioggia scrosciante il pubblico, così come fanno sul loro stadio. E i tifosi del Lrcds, conquistati dallo slancio degli italiani, hanno applaudito. Sono tifosi spontanei, giovani d'animo anch'essi. Hamio incitato i loro giocatori con il suono assordante delle raganelle, ma si sono entusiasmati per le parale del portiere Vieri autore di interventi che quasi verrebbe voglia di definire sensazionali. Molto meno sportivi (dox-'è il «fair play* inventato in Inghilterra?) sono apparsi invece i giochetti di prestigio con le maglie, mediante « quali il « rrniner » Don Revie ha tentato di scompaginare la marcatura stretta dei difensori torinesi. I nomi dei giocatori della prima linea del Leeds erano quelli previsti: Giles, Lorimer, Peacock, Collins e Cooper, ma i numeri non corrispondevano affatto alla posizione degli attaccanti. Peacock ad esempio aveva il 1, Giles, l'ala destra, VII, e così via. Non solo. Tra il primo e il secondo tempo le due mezze ali Collins e Lori I mer si sono addirittura scam I biate le casacche. Un trucchet ! to non esattamente regolamenI tare. L'arbitro Kitabdjan ha ! detto che se avesse dovuto am■ monire uno dei due interessati 1 avrebbe tenuto conto delle variazioni non annunciate. Sul suo taccuino sono finiti però tutti ì numeri esatti: il !, del Leeds (Brenmer) ed il S e o il 10 del Torino (Solchi e Ferretti). La squadra italiana mancava di Ferrini, Moschino e Meronì — tre assenze veramente gravi — e fiocco all'ultimo momento aveva deciso di rinunciare al debutto internazionale di Cereser: troppi esordienti sono pericolosi e c'erano già Schutz e Prstrin che disputavano la prima partita in maglia granala. Quindi Rosato libero (diciamo subito uno splendido Rosato, il miglior uomo in campo), Puja stopper, Bolchi mediano. Simoni ala destra arretrata, Pestrin e Ferretti che giocavano piuttosto di copertura e sole punte Orlando al centro e Schutz verso la sinistra. I granata hanno impiegato pochi minuti per accorgersi che Peacock «travestito» da ala destra giocava da centro- avanti, e che Cooper, il n. 9, era invece ala. Puja ha dato l'allarme, Rocco ha fatto udire il suo vocione dalla panchina ed il Torino « tutto difesa * ha assunto lo schieramento logico. Rosato come si è detto libero, Puja stopper, i terzini sulle ali, Bolchi a guardia del diciannovenne Lorimer, la\ grande promessa del Leeds, un ragazzo che ha esordito tn prima squadra poche stagioni or sono a soli 15 anni e mezzo; e Ferretti sull'anziano ma tecnico e pericoloso Collins. Pioveva fitto, il campo era gremito da circa SO mila spettatori di cui oltre SS mila i paganti. Il Leeds ha iniziato subito a tèsta bassa con un ritmo travolgente. Non molte finezze stilistiche, ma un'efficacia che impressionava. Una valanga di azioni che si susseguivano una dietro l'ai- tra. Rosato ha creato un primo argine alle minacce dei bianchi. Un paio di entrate decise e precise hanno fatto subito capire che ii giovane granata era in gran forma (e vale di più in qualità di difensore libero che non da "stopper", come era stato osservato ancora domenica scorsa al termine di Torino-Cagliari, quando era stato cambiato di ruolo). Dopo Rosato, Vieri. I palloni scagliati da Collins, dal rosso Brenmer, volavano via respinti dai pugni del nostro portiere o finivano saldamente afferrati tra i suoi guantoni. Il Leeds ha attaccato con furia per tutto il primo tempo, ma dalla sua marea di astoni è uscito un solo goal, fortunoso per giunta. Al 25' Brenmer è filato sulla sinistra ed ha fatto partire un tiro-cross da almeno ts metri. Vieri, disturbato dai riflettori, ha visto la palla solo all'ultimo minuto Ha cercato di afferrarla ma questa, per l'umidità, è schizzata via dal suo maglione finendo contro il palo e poi in rete. Il campo del Leeds è ben illuminato ma i fari, uniti alla pioggia, offrono l'occasior.c di disavventure come quella toccata al Torino. Dopo il goal il ritmo della gara non è cambiato e i granata hanno cercato ancora di arginare le ve-\ loci trame dei «bianchi*. Ili primo loro tiro è stato sferrato al liO' (Simoni, a lato). La ripresa dava l'impressione che la squadra torinese stesse per subire un tracollo. Dopo tre minuti, infatti, Vieri era battuto ancora. Cross di Collins, il portiere respinge, Giles riprende e tira, Puja devia di testa e la palla arriva a Peacock, che mette a segno. Non è parso inutile descrivere minutamente quest'azione perché di occasioni del genere se ne sono registrate parecchie durante tutta la partita. Il « batti e ribatti > toglieva il respiro e creava emozioni fra gli spettatori. Uno, svenuto per l'ansia, è stato addirittura trasportato fuori campo in barella. Poletti, poco dopo, riceveva un calciane alla tibia dal rosso Brenmer e Vieri, verso il 30', con un colpo di reni quasi incredibile poteva a stento schiaffeggiare la palla che stava varcando la linea bianca. Un fortunato contrattacco permetteva però ai granata di ridurre le distanze. Orlando, ricevuto un allungo dal terzino Fossati, ingannava il centro mediano Charlton accorso verso di lui, attendeva che il portiere Sprake accennasse l'uscita e con un secco diagonale spediva verso la rete. Il terzino Reaney, cercando di liberare, dava il tocco finale, ma il goal si sarebbe verificato egualmente. Nella squadra granata, oltre a Rosato e Vieri, di cui si è detto, sono apparsi in netto miglioramento Poletti e Fossati. Ottimo Puja, sicuro Bolchi, molto deciso nelle entrate. Della prima linea si può dire poco, poiché quasi tutti gli atleti hanno giocato in difensiva. Schutz e Pestrin. all'inizio, hanno dimostrato di essere disabituati al ritmo di ga¬ ra, ma alla fine si sono riscattati. Nel Leeds Charlton e Peacock sono apparsi fra i più pericolosi, ma il giocatore che ha suscitato migliore impressione è Brenmer; un tipo non molto alto, energico e tremendamente efficace. Il due a uno non preclude al Torino la possibilità di superare il turno. Mercoledì prossimo riceverà U Leeds allo stadio. Centoventi tifosi inglesi hanno preannuticiato che verranno in aereo ad agitare le loro raganelle. Gli sportivi granata risponderanno con le loro trombe. E il Torino, che potrà riavere Mercni e forse anche Moschino e Ferrini, cercherà di risalire lo svantaggio di un goal. Le gare di Coppa delle Fiere si svolgono in quattro tempi. Il Torino ne ha a disposizione ancora due per riuscire nell'impresa. Paolo Bertoldi Peacock, ala destra del Leeds, segna la seconda rete per gli inglesi (Telefoto)

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