I dieci bimbi dell'asilo avranno tutti un bel lettino

I dieci bimbi dell'asilo avranno tutti un bel lettino «Non le diremo di non I dieci bimbi dell'asilo avranno tutti un bel lettino Lo avevano chiesto a «Specchio dei tempi» le suore di Piobesi d'Alba, la più minuscola congregazione d'Italia - I loro piccoli ospiti dormivano su cavalietti di legno, fatti con tela di sacco (Dal nostro inviato speciale) Alba, 27 settembre. Suor Maria Stefania ha chiesto a « Specchio del tempi » dieci brandine per i bambini del suo asilo: «.Quelle, che abbiamo sono di legno, rotte, fatte con tela di sacco e indecenti ». Ha concluso pregando: « Non dirmi di no ». « Specchio dei tempi» le aveva già risposto: « Non le diremo di no », e oggi è andato a trovarla, nell'asilo di Piobesi d'Alba. Suor Maria Stefania è maestra diplomata, insegna con il metodo Agazzi e appartiene a una minuscola congregazione, forse la più piccola d'Italia, che nessuno, oltre 1 confini di Alba, conosce: le Suore di Maria Immacolata. Sono venti o venticinque in tutto, prestano la loro opera negli asili e negli ospedali dì Piobesi, di Macellai, di Pocapaglia, di Cortemilia, di Cervignasco.'La superiore generale, suor Maria Rosina, risiede ad Alba. La congregazione è nata proprio qui, a Piobesi, in questa grande cascina che nei primi anni del secolo scorso quattro sorelle lasciarono al parroco don Domenico Agnelli, il fondatore, con l'incarico di destinarla « al servizio dei bimbi e dei giovani*. Così, nel 1814, le prime suore di Maria Immacolata aprirono un laboratorio, per insegnare alle ragazze i segreti del ricamo, del cucito e delle arti domestiche. Ora le ragazze vanno in fabbrica, non si interessano più del ricamo e il laboratorio è chiuso da vent'anni. A lavorare merletti delicati è rimasta soltanto suor Lucia, con le dita ancora agili ma con gli occhi sempre più stanchi. L'aiutano e tengono in ordine la casa le sorelle più anziane della congregazione: suor Margherita, suor Giovanna, suor Concetta e suor Natalina. Suor Carolina bada ai for- pdceiscattsgtsnlOdarzbcnudnSigcsEfaiznelli e alla cantina: perché c'è | lanche una minuscola vigna, ldata in affitto, che frutta alla congregazione qualche bottiglia di vino schietto ogni anno. Suor Carolina le allinea una accanto all'altra, e permette di aprirne una solo a Natale o nelle grandi occasioni: come è stato per la visita di « Specchio dei tempi». Le sette suore sono tutte vivaci, allegre e piene di candore; suor Stefania, che bada all'asilo, è anche molto giovane ed ha portato tra asi muri della vecchia casajgrandi sogni: fare l'asilo, che|è l'unico di Piobesi, aperto 55 anni fa, più grande e più bello. C'era il pericolo delle inon-jdazioni. Per due volte, nel 1948 e nel 1956, l'acqua, scendendo rovinosa dalla collina alle spalle della costruzione, ha invaso il pianterreno. « L'ultima volta — racconta suor Stefania — mentre facevamo dire le preghiere ai bimbi, l'acqua è arrivata all'altezza dei tavoli ». Ha spinto in fretta i bimbi su'per le scale, al primo piano, ma ci sono voluti mesi di lavoro per riparare i danni. Ora, sulla collina, sono state costruite delle briglie di pietra e cemento, il pericolo delle inondazioni è scongiurato. Ma si è dovuto foderare le pareti con uno zoccolo dì legno, per allontanare l'umidità: è costa to trecentomila lire, solo un terzo è stato pagato, grazie a suor Lucia e alle sue compa gne, che intrecciano fino a tarda sera i loro merletti. Con fatica, soldo su soldo, è stato risparmiato anche il denaro per comperare banchi, lavagne, altalene, giocattoli. Ora l'asilo è accogliente, lindo, luminoso: le finestre si aprono sull'aia della cascina, ricca d'alberi, con molto spazio per i giochi dei venticinque bimbi, fra 1 due e i sei anni, che lo frequentano. E d'inverno? Le suore mostrano, come una rarità, una vecchia caldaia, nel sottoscala. « Va a nocciole », dicono orgogliose. Spiegano che l'alimentano con i gusci delle nocciole usate in grande quantità dalle fabbriche di dolci della zona. « Costano poco, sette lire al citilo ». E scaldano? Suor Maria Stefania arrossisce: « Riusciamo a creare un po' di tepore per i bimbi, nelle sale di ricreazione e della scuola ». Ma le loro camere restano gelide, per le più anziane il momento di andare a letto è il più brutto della giornata, quando nei mesi d'inverno il sole non è riuscito a scaldare un po' i vecchi muri. Ma ci sono i bimbi, che portano tra loro luce e calore anche nelle giornate più grigie. Ci mostrano le brandine dove i più piccini, dopo pranzo, vanno a riposare. Le hanno fatte loro: un cavalletto d' legno ormai sgangherato, una tela dì sacco ricucita e rammendata centinaia dì volte Accolgono con gioia la notizia che «Specchio dei tempi» le jcambierà: la signora Maddale na Scavino, che abita in corco Lecce, ne ha già offerto una; l'ingegner Ferrerò, di via Giovanni da Verazzano, altre due. Suor Maria Stefania ha gli occhi ridenti: «Come faremo a ringraziare tutti? Dica che pregheremo ogni giorno per loro ». Ad ogni modo, suor Stefania, le brandine le avrà Giorgio Martinat Suor Stefania e suor Margherita al pianoforte nell'asilo di Piobesi d'Alba

Luoghi citati: Alba, Cortemilia, Italia, Lecce, Pocapaglia