Oggi il Giro del Veneto: Zilioli contro Dancelli

Oggi il Giro del Veneto: Zilioli contro Dancelli Sa un percorso dì270 chilometri Oggi il Giro del Veneto: Zilioli contro Dancelli (Dal nostro inviato speciale) Pieve di Soligo, 24 settembre. Il ciclismo sembra voler evitare le città; lo strepito, il traffico, la folla convulsa dei grandi centri più non paiono fatti su misura per il mondo della bicicletta. Il ciclismo va nei paesi. E vi scopre un entusiasmo e una passione ancora genuini, la gente ha tempo e voglia di interessarsi degli assi del pedale. Tutto si è svolto nel piccolo parco di un albergo il cui padrone ha per hobby il ciclismo e ogni tanto invita i campioni nel suo ristorante, in serate che, almeno nella zona, fanno presto a diventare celebri. Sulle pareti del locale campeggiano decine e decine di fotografie come in certe trattorie alla moda, e, in mezzo alle fotografie, spiccano quadri di notevole formato, dove sono incorniciate « maglie > famose. C'è la maglia iridata di Bianchetto, quella da campione olimpico di Zanin, quella bianco-rosso e verde di De Rosso (che è nato qui, a un tiro di schioppo), e alla collezione proprio stasera si è aggiunta una seconda maglia « ar-en-ciel » portata personalmente da un atleta che l'ha appena conquistata: Giuseppe Beghetto. In questa atmosfera, cordiale e alla buona, sono comparsi nel pomeriggio i campioni della bicicletta, non tutti, però, poiché la punzonatura è consentita anche domani, immediatamente prima della corsa. Ma quanto si è visto e quanto si è sentito è bastato per offrire un quadro abbastanza completo della manifestazione, gli atleti che si affronteranno nel Giro del Veneto sono all'incirca un centinaio e si può ben essere certi che gli umori promettono quella battaglia leale, di cui il ciclismo avverte assoluto bisogno, specie dopo le allegre e disinvolte dichiarazioni di Simpson. La gara di domani, del resto, presenta un tracciato adatto per ragazzi armati di buona volontà. Il Giro del Veneto è di 270 chilometri; il via viene dato alle 9,30 da Pieve di Soligo, e, dopo un inizio pianeggiante, la corsa si inerpica per la Croce di Sommo e il Pian delle Fugazze per concludersi infine a Padova. In quanto ai protagonisti, l'adunata è completa, ci sono tutti, ad eccezione di Adorni, di Gimondi, di De Rosso e di Taccone, a riposo forzato pelle note disavventure. E il successo, salvo sorprese pur sempre possibili, sarà un affare da sbrigarsi tra non molti elementi. Motta e Dancelli contro Zilioli e Balmamion, ecco il motivo dominante della contesa. Un paio di toscani, Mugnaini e Bitossi, un paio di uomini di casa, Massignan e Schiavon, qualche « outsider » come Poggiali, come Passuello, come Maino: il conto è chiuso, il vincitore dovrebbe fare parte di questa pattuglia. Con una leggera preferenza, nelle ore della vigilia, per Italo Zilioli. g. b.

Luoghi citati: Padova, Pian Delle Fugazze, Pieve Di Soligo, Sommo, Veneto