Così si presentano Liverpool e Leeds che incontreranno Juventus e Torino

Così si presentano Liverpool e Leeds che incontreranno Juventus e Torino Così si presentano Liverpool e Leeds che incontreranno Juventus e Torino Per la Coppa delle Coppe il Liverpool giocherà mercoledì allo Stadio contro i juventini - Anche i nazionali Byrne e Milne tra gli inglesi (Nostro servizio particolare) Liverpool, 23 settembre. Nel torneo della Coppa delle Coppe, fin dal primo turno, che incomincia mercoledì prossimo, alla Juventus è capitato uno dei più terribili avversari: quel Liverpool di fronte a cui l'anno scorso, nella semifinale della Coppa dei Campioni, l'Inter corse il rischio di subire un rovescio clamoroso. Rispetto all'anno scorso la formazione del Liverpool è immutata. E' questo un segno della fiducia che Shankly ripone nei suoi atleti La compagine ha raggiunto un grado tale sia sul piano umano sia sul piano tecnico-tattico che un solo cambiamento potrebbe comprometterne il funzionamento perfetto, quasi meccanico. Tuttavìa il termine « cambiamento » non si addice a Strong. il jolly della squadra che gioca in tutti i ruoli: Strong, che proviene dall'Arse, nal, può indifferentemente occupare tutte le posizioni da terzino a interno, e l'allenatore Shankly lo inserisce ora nella difesa ora nell'attacco, praticamente tutte le settimane, quando uno degli altri suoi ragazzi non è in buone condizioni Nei confronti del Liverpool visto contro l'Inter, questo che affronterà la Juventus apparirà tuttavia leggermente diverso: il motivo è che l'anno scorso gli mancavano due titolari adesso ristabilitisi, il terzino sinistro Byrne e il laterale destro Milne, entrambi nazionali. In teoria quindi l'attuale Liverpool è più forte ancora di quello visto a Milano: soprattutto più fresco, poiché la partita di San Siro fu la cinquantanovesima disputata dalla squadra nell'anno, e denunciò la sua usura psichica e fisica. Tutto concorre insomma a rendere il compito dei bianconeri più difficile di quello dei nerazzurri. Shankly è ottimista. «L'esperienza acquistata la stagione passata nella Coppa dei Campioni dovrebbe esserci di grande aiuto» ha detto. «Sappiamo ormai come si comportano gli italiani. Conosco bene la Juventus, l'ho vista giocare domenica scorsa e mi sono largamente informato su di essa. Noi non abbiamo mai giocato per perdere, e l'Inter ci piegò di strettissima misura: avrebbe potuto accadere il contrario. Spero che batteremo i bianconeri, è' nelle nostre possibilità. Naturalmente non sottovalutiamo l'avversario. Il risultato della partita di Torino anzi è aperto: se negativo per noi non ci spaventeremo, perché potremo rifarci a Liverpool nel match di ritorno». Chi sono gli atleti contro cui si batteranno i bianconeri? Di Strong si è detto. Il portiere Lawrence è riserva della Nazionale scozzese, il terzino destro Lawler, appena ventiduenne, è un « giovanile » inglese, Byrne ha giocato per la Nazionale. Il mediano destro Milne è il motore della squadra e con il mediano sinistro Stevenson si spinge a volte all'attacco: entrambi questi atleti sanno tirare da lontano e svolgono una mole impressionante di gioco. Le due ali, Callaghan e Thomson, sono veramente «all'inglese»: veloci, portano le azioni in profondità e al largo, per poi convergere improvvisamente al centro. Hanno entrambi indossato la casacca bianca della Nazionale inglese. Dei due interni Hunt svolge in realtà le funzioni del centroattacco: ha un tiro terribile ed è il classico sfondatore. Smith, pur avendo il numero 10, fa da «libero » davanti alla difesa, spesso sorvegliando il centroavanti avversario. Il numero 9 St. John ha compiti di regìa: rifornisce Hunt e le due ali. St. John è nazionale scozzese, ig i due interni sono riserve inglesi. Tatticamente il Liverpool applica un incrocio tra il W M e il 4-3-3. La sua forza maggiore sta però nell'agonismo e nella preparazione atletica. Non a torto Shankly dice che può disputare partite non di 90 ma di 180 minuti. Cosa farà la Juventus per neutralizzare questo ritmo infernale? d. g.