Tom Simpson accusato di «uccidere» il ciclismo

Tom Simpson accusato di «uccidere» il ciclismo Svelati i retroscena delle corse in bicicletta Tom Simpson accusato di «uccidere» il ciclismo Il campione mondiale aveva raccontato alcuni tentativi di « combines » Energiche proteste a Parigi - L'impresario Dousset ed il direttore sportivo del ciclista inglese stupiti per le rivelazioni del loro corridore (Dal nostro corrispondente) Parigi, 22 settembre. Il ciclista campione del mondo Tom Simpson non ha avuto una buona accoglienza stamane quando è sceso a Parigi dall'aereo proveniente dall'Italia. Simpson è stato accolto piuttosto freddamente, da per sone che avevano dipinto sul volto un evidente malumore. Le ragioni di questo atteggiamento sono evidenti: le scandalistiche dichiarazioni che il campione del mondo ha fatto in esclusiva ad un giornale inglese (e per le quali avrebbe percepito un compenso di oltre tre milioni e mezzo di lire) hanno suscitato enorme clamore. Simpson, pur non negando l'intervista, ha tentato di attenuarne la sostanza. Le sue affermazioni circa l'uso che secondo lui sarebbe ormai in valso nel ciclismo di « comprare » le alleanze per vincere le corse, sono state ormai riprese da tutta la stampa eu ropea, le sue accuse sono state registrate dagli interessati suscitando reazioni improntate ad una violenta indignazione, Si dice a Parigi che «Simpson vuole uccidere il ciclismo », Daniel Dousset, che è l'impresario di quasi tutti 1 più noti ciclisti, ed anche di Simpson, ha detto: «Avevo tempestivamente av vertito Tom del pericolo al quale andava incontro concedendo interviste a giornali scandalistici. Per questo oggi sono ancora più spaventato di quanto Simpson ha potuto dire e delle gravi conseguenze che ne scaturiranno per lui e per altri. Se egli avesse voluto far naufragare se stesso e tutto il ciclismo professionistico, non avrebbe agito altrimenti. Personalmente diffido tanto di questo genere di interviste che, per quanto ri guarda Anquetil, quando è possibile, controllo io stesso il testo degli articoli prima della pubblicazione ». Gastone Plaud, che è il direttore sportivo della squadra per cui corre Simpson, prendendo visione del rotocalco francese che per primo ha riprodotto quasi integralmente le suddette rivelazioni, è rimasto esterrefatto: «Sono profondamente deluso — egli ha detto — per l'atteggiamento assunto da Tom Simpson, il quale aveva ridato smalto al suo nome diventando campione del mondo. Un titolo che aveva fatto dimenticare in parte le sue precedenti marachelle e tutte le allusioni che si erano fatte sulla sua discussa personalità. « Bisogna ora arrendersi all'evidenza e penso con molto imbarazzo a quello che potranno pensare i suoi e miei principali, i quali hanno fatto sforzi finanziari per mantenere vivo lo spirito sportivo nelle competizioni ciclistiche. E quale propaganda per il ciclismo in Inghilterra...! ». La signora Simpson è stata interrogata per telefono a Gand, la città belga in cui risiede. La moglie del cam pione del mondo si è pure detta stupitissima dell'atteggiamento assunto da suo marito, ma non ci crede: «E impossibile — .essa ha detto — che Tom abbia fatto queste dichiarazioni. Sono sicura che al suo arrivo smentirà tutto» Tom comunque, per ora non ha potuto smentire nulla. Negli ambienti ciclistici già si parla di far intervenire la commissione di disciplina della nuova federazione internazionale dei professionisti. Non si esclude neppure che venga dato incarico alla commissio ne tecnica internazionale di riprendere in esame gli ordini di arrivo di certe corse la cui validità e regolarità saranno ormai messe in dubbio e con testate dopo le dichiarazioni di Simpson. Mario Bordone en Tom Simpson con la maglia di campione del mondo

Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Parigi