Cercano il compagno della vita valendosi di un cervello eletronico di Laura Lilli

Cercano il compagno della vita valendosi di un cervello eletronico L'originale iniziativa di un istituto di Zurigo Cercano il compagno della vita valendosi di un cervello eletronico Per compiere la «ricerca scientifica del coniuge» la Casa invita il cliente o la cliente a compilare un formulario di undici pagine - Un sistema di «quiz» ai quali bisogna rispondere - Poi interviene la macchina calcolatrice che elabora la risposta - «Per Lei, è adatto un uomo così...» (Nostro servizio particolare) Zurigo, 18 settembre. Cercate marito, quello che da anni aspettate? Ebbene, il cervello elettronico ve lo indicherà. Questo, almeno, sostiene una ditta di Zurigo, che, dotata appunto di un computer, prospera dal 1963 sulla « ricerca scientifica del coniuge ». « In qualche parte esiste chi è fatto per voi », dice il bollettino pubblicitario in carta patinata viola, decorato con rose, colombi e una pioggia di cuori bianchi. Ai suoi clienti, la ditta manda un formulario di undici pagine, per mezzo del quale, tracciando una crocetta accanto alla risposta desiderata, si dovrà descrivere il proprio aspetto in ogni particolare, raccontare la storia della propria vita anno per anno, confessare aspirazioni, frustrazioni, difetti, sogni, registrare le malattie proprie e dei parenti, e così via. E, naturalmente, tracciare un ritratto del proprio ideale. E' un questionario minuzioso. Per la domanda «dove alloggia?», ad esempio, sono previste ventitré risposte, fra cui : « su un natante attrezzato ad abitazione », « senza fissa dimora », « sotto una tenda da camping », « presso i genitori », « sul luogo del lavoro ». E il coniuge ideale può « portare denti falsi », può « essere vegetariano », può avere una « stempiatura », « calvizie alla sommità », « calvizie totale », « parrucca » ? Inoltre, vanno specificati i propri valori. Per esempio, si preferisce «vivere in accordo con, i principi della religione », « della scienza », « guadagnare denaro », « operare per la creazione di qualcosa che duri nel tempo » ? La ditta si chiama Selectron. Occupa un intero edificio al centro di Zurigo, conta settanta impiegati sparsi per le città d'Europa (qualcuno anche in Italia). Duemila persone fino ad oggi le si sono rivolte, e sono stati combinati cinquecento incontri. Dei matrimoni non si è tenuto conto. Quanto alle tariffe il prezzo di almeno sei incontri varia fra le cinquanta e le centomila lire. Le variazioni, però, non sono le stesse per gli uomini e per le donne. Per i primi il prezzo cresce con il complicarsi della ricerca richiesta; per le seconde, con i loro anni. Si chiedono loro, infatti, dai dieci ai sedici franchi svizzeri (da 1500 a 2800 lire) per anno compiuto. « Questo — dice il signor Furrer, proprietario e fondatore della ditta — perché la ricerca è più laboriosa ». Al visitatore, però, questo sembra piuttosto una speculazione sull'irrefrenabile desiderio di sposarsi delle donne, tanto più incontrollato quanto più anziane esse sono. Dopo tutto, perché non applicare anche alle zitelle la legge della domanda e dell'offerta? Il signor Furrer, anzi, preferisce spiegare la situazione alle interessate; e manda loro una statistica delle percentuali dei matrimoni a seconda dell'età. Da questa risulta che, tra i venticinquenni, si sposano il set tantotto per cento delle don ne e l'ottantotto per cento degli uomini. E via via che aumentano gli anni, diminuiscono i matrimoni, specie fra le donne, appunto: tra i sessantenni, di esse si sposano l'I per cento, contro il 3,3 per cento degli uomini. Con l'aiuto del formulario e di una serie di tests, la ditta si fa del cliente un ritratto, soprattutto psicologico, il più preciso possibile. Psicologi qualificati lavorano per l'organizzazione, quali i professori Keller e Michel, degli Istituti di psicologia rispettivamente di Berna e Zurigo. Si seguono in linea di massima le tipologie di Kretschler e Jung. Il computer raccoglie i dati relativi ad ogni cliente in un'unica scheda. Quindi li paragona con quelli degli altri clienti, e sceglie il partner adatto. Criteri della scelta, mettere insieme persone simili dal punto di vista razionale (educazione, lingue, confessione religiosa) e opposte come caratteri (a una donna molto maschile, per esempio, accoppiare un uomo mite, amante della casa). Ma sono anche tenuti presenti il verdetto degli astri, le linee della mano, la calligrafia. L'intera organizzazione, infatti, ondeggia fra il nitore dell'esperimento di laboratorio e la fumisteria dei maghi. Accanto allo psicologo lavora la chiromante, accanto allo studioso di sociologia e al medico eugenista, l'astrologo e il grafologo. Ed ecco spiegato il successo dell'iniziativa: qui le più antiche, oscure superstizioni si mescolano, e ne sono giustificate, dalla superstizione moderna, vale a dire la fede del nostro tempo in quanto abbia un sia pur vago sapore scientifico. Bastano un camice bianco, un diagramma, i bottoni di una macchina elettronica, a renderci creduli. Come le ragazze tedesche — hostesses, studentesse, segretarie —, che in numero sempre maggiore scrivono alla ditta di decidere per loro, dal momento che esse non sanno scegliere fra i propri corteggiatori. E' in Germania, del resto, che Selectron registra i suoi clienti. Dalla Francia si fanno vive solo vecchie signorine, mentre fra i tedeschi vi sono uomini anche giovanissimi — alcuni nati nel 1938. Sono dirigenti, impiegati; genitori che vogliono far incontrare alle loro figlie, « per caso », l'uomo adattò. Si direbbe che il matrimonio combinato, in Germania, sia divenuto parte del costume. Ma non è solo credulità di fronte ad una macchina capace di penetrare la psiche umana e addirittura di trovarne il suo completamento. Più che l'anima gemella, si cercano delle sistemazioni; e la «ricerca scientifica del coniuge» si trasforma nella ricerca del socio in affari, l'affare essendo la propria vita. Questo anche quando si abbiano ambizioni tutt'altro che Smisurate. Quello che conta è che non si è disposti a transigere. In questa scelta programmata non si vuole fare nessuna delle piccole concessioni a cui la vita quotidiana ci costringe di continuo. Sfogliando le lettere dei clienti della ditta ci si trova nel mezzo di una commedia umana. Mentre sfoglio queste let tere, entra una cliente in ufficio. Sulla sessantina, la figura goffa, chiusa in un tailleur blu-scuro da collegiale, la gonna a pieghe, la blusa bianca, le scarpe basse di para. Cammina decisa, un po' dondolando, come se marciasse. Ha negli occhi azzurri un sorriso infantile e felice. E' Fraulein Klein, di Berna. Poteva scrivere, ma ha preferito venire di persona a portare il suo questionario e a finire « gli esami ». Una segretaria la fa sedere, la sottopone al test di Luescher — ordinare secondo le preferenze sei carte dai colori diversi — e quello di Reich —• ordinare allo stesso modo trentasei carte colorate, raffiguranti forme che stanno fra la pittura di Picasso e un'ameba al microscopio —, le fa disegnare un albero, le prende l'impronta delle mani, le chiede sotto quale costellazione è nata, il giorno e l'ora esatta. Poi la congeda: al più presto le farà sapere Fraulein Klein esita, sor ride. La segretaria le chiede se può fare ancora qualcosa per lei. « Ecco », prorompe, « non vorrei che data la mia età... Insomma, mi racco mando, gli occhi celesti e non meno di un metro e ottanta ». « Ma certo », risponde la segretaria, impassibile, «il nostro è un servizio scrupoloso ». Laura Lilli

Persone citate: Furrer, Jung, Keller, Klein, Picasso