Una donna uccide a fucilate la figlia poi si toglie la vita con la stessa arma

Una donna uccide a fucilate la figlia poi si toglie la vita con la stessa arma La tragedia in un paese presso Macerata Una donna uccide a fucilate la figlia poi si toglie la vita con la stessa arma Le vittime avevano 42 e 18 anni - La madre ha colpito la ragazza, che stava dormendo, alla schiena - Misteriose le cause dell'omicidio-suicidio (Dal nostro corrispondente) Macerata, 17 settembre Una donna, probabilmente in un accesso di pazzia, ha ucciso la propria figlia con un colpo di fucile da caccia e si è poi tolta la vita con la stessa arma. Il fatto è accaduto nel centro di Corridonia, stamane alle 8,45, in via S. Croce 68, dove viveva la famiglia dell'imprenditore edile Cresccntina Rosati di 52 anni composta della moglie Ada Pierantoni, di 42 anni, la figlia Anna di 18, e il padre della donna, Agostino Pierantoni, di 7o. Al momento della tragedia l'imprenditore si trovava presso una casa in costruzione a pochi metri di distanza, mentre il suocero era appena uscito di casa per alcune compere. Rimasta sola con la figlia che \stava ancora dormendo, Ada Rosati ha preso il fucile da caccia del marito, si è assicurata che fosse carico, e, andata nella camera della figlia, ha sparato un colpo alla schiena, uccidendola all'istane. Subito dopo, nel corridoio, 6 puntata l'arma contro il etto ed ha fatto fuoco per la seconda volta. Poco minuti dopo, una coinquilino, Sabina Valenti, tornando dal mercato, ha appreso da sua figlia che si erano uditi degli spari. Salita all'appartamento dei Rosati, ha bussato alla porta ma nessuno ha (sposto. E' poi sopraggiunto il vecchio Pierantoni, il quale aperto l'uscio si è trovato di fronte il cadavere della figlia con accanto la doppietta. Richiamato dalle grida dei vicini, è giunto anche Crescentino Rosati, al quale in un primo tempo è stato detto che la figlia era ancora viva e si era soltanto ferita nel tentaivo di impedire che la madre i uccidesse. Sopra un tavolo della sala da pranzo è stato trovato un biglietto nel quale Ada Rosati aveva scritto che si sarebbe uccisa perché «non poteva più continuare a vivere». Nel biglietto in cui non si faceva alcun riferimento alla sorte della figlia, la donna si rivolgeva poi al marito, incoraggiandolo a rifarsi una nuova esistenza. Le indagini dei carabinieri, della questura di Macerata e della Procura della Repubblica non hanno potuto sinora piegare i motivi della tragedia. La famiglia Rosati conduceva una vita agiata e tranquilla: non vi erano mai stati dissaporti e a Corridonia tutti Rosati erano assai stimati. Sembra tuttavia che da qualhe tempo Ada Pierantoni si facesse vedere pochissimo in giro, forse perché colpita da una grave forma di esaurimento nervoso. c. f. Ada Pierantoni in Rosati, di lf2 anni, si è tolta la vita dopo aver ucciso la figlia diciottenne (Tel. Ansa) i i 1111:11111111r 11 ; 111 ( M11 e 11 li 1111M111111111111 ( 111M1111111e 111 r 11111 i 11111m■111h111111 m 11111 i i ■ 11rif11 f Est

Luoghi citati: Corridonia, Macerata