Per il quinto anno dodici giovani attendono le borse di studio «Specchio dei tempi»

Per il quinto anno dodici giovani attendono le borse di studio «Specchio dei tempi» A giorni si riunirà in commissione per decidere Per il quinto anno dodici giovani attendono le borse di studio «Specchio dei tempi» Sono studenti del Piemonte e della Valle d'Aosta che «La Stampa» aiuta a frequentare le medie superiori con un assegno annuo di mezzo milione o di 200 mila lire - Uno di essi ha già conseguito a luglio il diploma di ragioniere, ma vuol ottenere anche quello di geometra per potersi iscrivere alla facoltà di matematica 1 ragazzi che nel 1961 vinsero il concorso delle borse di studio indetto da « La Stampa » per il Piemonte e la Valle d'Aosta hanno presentato i risultati conseguiti nella sessione estiva chiedendo per l'ultimi volta il rinnovo del premio. Quattro anni fa erano quindici: sette avevano avuto una borsa annua di 500 mila lire, otto una borsa annua di 200 mila lire, le une e le altre rinnovabili sino al conseguimento di un titolo di scuola media superiore, alla sola condizione fissata dal regolamento che « se ne mostrino degni per condotta, volontà e profitto ». Per tre anni tutti avevano ottenuto la conferma del l'assegno: nel 1964 la com missione, presieduta dal professore Pietro Bodda, vice rettore dell' Università di Torino, aveva deliberato di rinnovare la borsa soltanto a dodici. Una ragazza della provincia di Torino non aveva presentato i documenti e non aveva risposto ai nostri solleciti : evidentemente eia stata costretta ad abbandonare l'istituto di ragioneria dopo che, già orfana di madre, le era morto anche il padre. Di lei non abbiamo più saputo nulla. Un ragazzo di Torino, che frequentava l'istituto per perito elettronico, non era riuscito ad ottenere la promozione in meccanica e per questa sola materia era stato respinto. Infine una ragazza di Aosta, Veronica Torta, dopo aver terminato il corso scolastico ed aver conseguito il titolo di segretaria d'azienda, si era sposata con una guida di Cervinia. Quest'anno quindi sono dodici ad attendere il giudizio della commissione. Uno di questi, Lorenzo Bertoluzzo di Alba, si è già diplomato ragioniere a luglio.,con la media del sette. Ha completato il corso di scuola media superiore, ma non è soddisfatto. Suo desiderio è di laurearsi in matematica per dedicarsi all' insegnamento, ma a questa facoltà si accede con la maturità classica o scientifica o con il diploma di geometra. Ed egli adesso si propone di conseguire anche questo ultimo titolo. Lorenzo Bertoluzzo, essendo di povera famiglia, invece di frequentare le medie inferiori, si era iscritto alla scuola d'avviamento commerciale. Una volta conseguita la licenza della terza classe, per ^ proseguire gli studi superiori non aveva che una via: saltare un anno e passare alla seconda classe dell'istituto per ragionieri. Stranezze della legge. Forte di volontà e dotato di chiara intelligenza durante le vacanze estive del 1961 si era preparato tutto il programma della prima classe dell'istituto ragionieri, a settembre aveva dato e superato gli esami di idoneità alla seconda classe. Per questo motivo egli è avanti di un anno rispetto agli altri vincitori del concorso. Adesso è pronto ad un altro sforzo: studiare nei prossimi mesi le materie d'esame per il diploma di geometra ed affrontare la prova nel luglio 1966. Anche Kira Chasseur di Aosta, dopo aver ottenuto lo scorso anno il titolo di segre taria d'azienda, voleva ten. tare il passaggio ad un al tro ordine di scuola, all'istituto per ragionieri. Si è preparata privatamente, ma a giugno, quando stava per dare gli esami di idoneità alla quinta classe, si è am malata ed ha dovuto rinun ciare. Pubblichiamo i nomi di coloro che chiedono il rinnovo delle borse di studio seguendo l'ordine delle province. Il primo è vincitore del premio di 500 mila lire, il secondo di 200.000. Quan do c'è un solo vincitore per provincia è indicato l'ammontare della borsa. Alessandria Agostino Busa, via Quar tieruzzi 13, Spinetta Maren go. Ha conseguito l'ammis sione alla 5a liceo scientifi co presso il liceo « G. Galilei » di Alessandria riportando la media: 6,22; Nicola Palmi, via Viora, Casa Popolare nuova, Alessandria. Ha conseguito Tarn missione alla 5a Ist. Tecni¬ co Industriale «A. Volta» di Alessandria, media: 7,22. Asti Piero Cortese, frazione S. Maria 49, Castagnole Lanze. Ha conseguito l'ammissione alla 5' Ist. Tecnico Industriale Statale di Asti, media: 7,77; Giuseppe Abbate, via Dellepiane 10, Castagnole Lanze. Ha conseguito l'ammissione alla 5' Ist. Tecnico Industriale Statale di Asti, media: 6,33. Cuneo Lorenzo Bertoluzzo,. via S. Barbara 2, Alba. Ha conseguito il diploma di Ragioniere e Perito Commerciale presso l'Istituto «Einaudi» di Alba, media: 7; Stefano Meineri, via Sacheri, Pianfei. Ha conseguito l'ammissione alla 5a Ist. Tecnico Industriale « Avogadro » di Torino, media: 7,20. Novara Giovanni Cristina, via Galletti 77, Domodossola. Ha conseguito l'ammissione alla 5" liceo scientifico « Rosmini » di Domodossola, media: 7,33; Laura Filisetti, viale Lombardia ang. via Rossini 1, Cologno Mil Ha conseguito l'ammissione all'ultimo anno del corso per interpreti « Scuola InterMilano, media: superiore presso la preti» di 20,83/30. Torino (Borsa L. 500.000) Umberto Pranzi, via Modena 50, Torino. Ha conseguito l'ammissione alla 5a Istituto Tecnico Industriale « Avogadro » di Torino, media: 7. Vercelli Clotilde Aimaro, via Roma 1, Moncrivello. Ha conseguito l'ammissione alla 5" Ist. Tecnico Commerciale « Sommeiller » di Torino, media: 7,66; Anna Piovano, via Rondolino 16, Caviglia. Ha conseguito la licenza di « corrispondente in lingue estere » presso l'Istituto «Tadone» di Biella, media: 7,50. Valle d'Aosta (Borsa L. 200.000) Kira Chasseur, via San Giocondo 12, Aosta. Si è preparata per Tammissione alla 5" Ist. Tecnico Commerciale, ma a causa di un esaurimento nervoso ha dovuto sospendere gli studi. Nei prossimi giorni si riunirà la commissione e subito pubblicheremo le sue decisioni. Questi ragazzi, ormai giovanotti e signorine, erano stati scelti tra i migliori studenti di terza media e di terza avviamento del Piemonte e della Valle d'Aosta. Il concorso voleva essere un fattivo contributo de « La Stampa » alle celebrazioni dell'unità d'Italia, voleva ricordare ai cittadini, in particolare alle autorità responsabili, che troppi talenti andavano sciupati per mancanza di provvidenze sociali. Troppi ragazzi, bravi e meritevoli, non potevano continuare gli studi in una scuola media superiore, perché abitavano in località disagiate, perché la famiglia aveva urgente bisogno del loro aiuto finanziario. Un esempio per tutti. Lorenzo Bertoluzzo aveva perso il padre in un incidente stradale, e la madre era costretta a far la pulizia in una chiesa per guadagnare i pochi soldi indispensabili a tirare avanti. Era destinato a trovare un lavoro al più presto rinunciando al suo desiderio fortissimo di studiare. Con l'aiuto de « La Stampa » potrà diventare professore di matematica. Con un duplice risultato positivo: non sarà uno spostato, perché segue la sua vocazione, e la società ne trarrà un vantaggio perché avrà un bravo insegnante. Ma per evitare la perdita di questi talenti occorreva un aiuto tangibile alle fa miglie: una borsa di studio che in qualche modo sostituisse il mancato guadagno. Per questo la direzione de « La Stampa » ha fissato le due somme: mezzo milione per coloro che avevano avuto i voti più brillanti, e 200 mila lire per gli altri. « La Stampa » confida di aver raggiunto lo scopo che si proponeva. A parte l'abolizione della scuola di avviamento che costituiva una ingiusta distinzione sociale a danno dei ragazzi poveri, si è avuto un susseguirsi di iniziative. Lo Stato ha destinato sei miliardi all'anno alle borse di studio, enti pubblici e privati lo hanno seguito. Siamo ben lontani da un sistema sociale che garantisca veramente la scuola a tutti, come vorrebbe la Costituzione. Ma un passo avanti è stato fatto. Il problema scolastico è ora al primo posto nelle preoccupazioni del governo, e il suo bilancio è il più alto delle spese statali. Lo scorso anno, dopo le decisioni della commissione, la direzione de « La Stampa» aveva destinato 500 mila lire come regalo di nozze a Veronica Torta e aveva assegnato quattro borse di studio da 100 mila lire l'una — non rinnovabili — a quattro ragazzi meritevoli che si erano rivolti a «Specchio dei tempi ». Ecco i nomi: Mauro Basiglio, Mondovì (Cuneo) ; Maria Grazia Bonella, Torino; Mauro Formaggio, Vercelli; Anna Montagna, Venaria (Torino). I quattro studenti ci hanno fatto sapere d'essere stati promossi, ed hanno rin novato a « Specchio dei tem-pi» la richiesta di aiuto.