Quest'estate diciotto milioni di europei sono andati in vacanza con tenda o roulotte

Quest'estate diciotto milioni di europei sono andati in vacanza con tenda o roulotte Quest'estate diciotto milioni di europei sono andati in vacanza con tenda o roulotte Le presenze quotidiane, nei vari campeggi dei Paesi occidentali, sono state 70-75 milioni; l'anno scorso, soltanto 60 milioni - In Italia i devoti dei « campings » superano i trecentomila - E' una forma di turismo sana ed economica: le tariffe giornaliere per il posto in un campeggio vanno dalle 150 alle 250 lire, e i bimbi piccoli non pagano (Nostro servizio particolare) Roma, settembre. Di anno in anno anche gli italiani scoprono il campeggio che, vecchio Quanto l'uomo, fu elevato al rango turistico una sessantina d'anni fa in Francia e in Inghilterra. La vacanza « en plein air», agli inizi con la tenda, poi di pari passo con l'automobile, perfezionata da rudimentali roulottes, si dij^use rapidamente nei paesi a maggior tenore di vita; da gualche anno s'estende anche da noi. Il camping deve la propria fortuna alla necessità della gente di sfuggire, per Qualohe settimana, all'esistenza nevrotica del moderno progresso. Nel 196$ le presenze Quotidiane in tutti i campeggi europei assommarono a sessanta milioni; quest'anno si calcola, fino a tutto agosto, un totale di settanta-settantacinque milioni e ciò significa ohe, posta una media di quattro giorni per ciascun campeggiatore, soltanto in Europa diciotto milioni di persone hanno viaggiato questa estate con la tenda, la roulotte o il camping-car (che è poi una combinazione fra la tenda e la roulotte,). • In Italia due anni fa i patiti del campeggio erano 164.000, nel 1964 sono stati ìSI.OOO; l'aumento percentuale si è aggirato, perciò sul 38 per cento. Quest'anno la cifra è valutata in oltre 300 mila. Non tutti sono iscritti alla « Federazione del camping e caravanning» di Firenze che ha sedicimila soci «tendisti» e duemila < roulottisti ». Bastava osservare il traffico sulle strade della penisola per constatare quest'estate la diffusione delle tende e delle roulottes. In una breve parentesi nel bellissimo camping di Morgex, sistemato in una pineta valdostana ai piedi del Monte Bianco, abbiamo visto un andirivieni continuo di macchine trainanti caravans o cariche di teli da tenda: l'apertura del traforo sotto il Bianco ha favorito i movimenti dei campeggiatori. Gli italiani vanno in Francia, in Svizzera o in altri Paesi attraverso il traforo, gli stranieri scendono nella terra del sole. Un'altra prova dell'espansione di questo tipo di turismo si ha nel costante sviluppo dei campeggi: in Italia erano ottocento l'anno scorso, hanno superato i 950 Quest'anno, in Francia sono 1800 Ogni camping in linea generale, è un luogo di pace anche se in quelli marini s'incontrano eccessivi affollamenti che provocano, talora, troppa, vivacità. In montagna è un'altra cosa: si assapora il dono del silenzio e della - tranquillità. Probabilmente questa differenza dipende dall'automatica selezione fra coloro che vanno al mare e quanti preferiscono la montagna, persone tranquille, portate per natura alla contemplazione e amanti del silenzio. Un tempo, almeno in Italia, il oampeggiatore era considerato poco meno che uno zingaro, un tipo strano, mezza via fra lo « scout » e il nomade. Ora non è più così, ed anche da noi è nata e prospera l'industria del campeggio. S'incomincia con la tenda, che costa relativamente poco, ma l'aspirazione comune è la roulotte, se ne possono acquistare dalle cinquecentomila lire in su, in media attorno al milione: come nel mercato edilizio, ci sono roulottes popolari e roulottes di lusso, le « monostanze », un po' strette ma complete e le villette ambulanti con doccia, servizi, camera da letto e soggiorno. Le tariffe giornaliere nei camping variano dalle 150 alle S50 lire a testa (esclusi i bimbi inferiori ai 10 anni), eoo lire per la tenda o la roulotte. Una famiglia di quattro persone con poche migliaia di lire si assicura una splendida vacanza che, altrimenti, non potrebbe godere: soprattutto nei viaggi all'estero, si apprezza l'economia del campeggio, che è turismo comodo, libero, a contatto della natura e consente di girare il mondo senza andare in roufna. In Inghilterra, garantisce la «British Travet Association », quattro milioni di persone, pari al dodici per cento degli inglesi che vanno in vacanza, usano la roulotte, due milioni la tenda. Negli Stati Uniti i «roulottisti» superano i nove milioni: dunque, è un turismo da Paesi progrediti. Il camping, infine, affratella realmente gli uomini; a Morgex, come altrove, gli italiani e gli stranieri (soprattutto inglesi e olandesi) s'aiutavano a vicenda; i bambini giocavano ad una pacifica guerra tirandosi morbide bacche per intere giornate e s'intendevano alla perfezione, pur ignorando le rispettive lingue. | Anche questo è un aspetto importante, quasi «politico», del campeggio. Ci si può fermare anche fuori dei camping, avendo cura di drizzare la tenda o parcheggiare la roulotte nei pressi di case, alberghi o, meglio, stazioni di polizia. Lamberto Fumo

Persone citate: Lamberto Fumo