Sivori attende emozionato la partita contro la Juventus

Sivori attende emozionato la partita contro la Juventus Un momento delicato per l'ex-bianconero Sivori attende emozionato la partita contro la Juventus Dichiara: «Cercherò di giocare come meglio posso» - Intanto a Napoli sorgono le prime polemiche - La mezzala è accusata di volere favorire il mediano Flavio Emoli Cinque arresti per i biglietti falsi allo Stadio San Paolo (Dal nostro corrispondente) Napoli, 15 settembre. La ^settimana tremenda» di Omar Sivori si chiuderà soltanto domenica sera. Il giocatore ha cercato in tutte le maniere di evitare giornalisti e fotoreporters in questi giorni. Per sua fortuna ha lasciato l'albergo che l'aveva ospitato sinora per trasferirsi in una villa sulla strada di Posillipo — lato mare — dove l'accesso ai terzi è diffìcile e dove non c'è ancora telefono. Fra il verde degli alberi e l'azzurro del mare, Sivori ha trovato una certa tranquillità. Il portiere della casa, severissimo, dichiara a tutti senza reticenze: « Sivori è fuori, ma anche se ci fosse sarebbe la stessa cosa. Gli estranei non sono graditi ». Tuttavia, grazie alla mediazione di Pesaola, abbiamo potuto discutere, sia pure brevemente, col giocatore. Allo stadio, nella stanzetta dell'allenatore, Sivori ha subito intavolato l'argomento del giorno. « Non volevo parlare con nessuno in questa settimana che precede la gara con la Juventus — ha detto, — e ho cercato di evitare tutti. Eppure mi sono state attribuite dichiarazioni bellicose che mai ho fatto. Si è anche detto che io, Sivori, a Torino darò battaglia ad un'altra persona, come se giocando una partita si possa fare addirittura un duello. Non c'è nulla di vero, come non è vero che io cerchi di im porre certi miei punti di vista ai dirigenti del Napoli*. Omar si riferisce alla polemica sorta in questi giorni su un suo preteso tentativo di far inserire nella formazione partenopea il mediano Emoli, già suo compagno nella Juventus. Un giornale ha addirittura pubblicato che Sivori avrebbe minacciato « orane ». Di qui la precisazione data dalla mezz'ala, che vede qualche nube addensarsi sul suo soggiorno a Napoli. « La partita con la Juventus — ha aggiunto Omar — sarà dura per me; da professionista serio e corretto giocherò regolarmente la mia gara. Però debbo confessare che è da una settimana che ci penso e non so cosa succederà nel momento in cui entrerò in campo. Dopo otto anni e dopo aver conquistato tre campionati con la maglia bianconera dovrò cercare di batterla. Spero che il fisico mi sostenga e che il morale non venga meno. Altro non posso dire ». A questo punto è opportuno chiarire che ieri, in chiusura di allenamento, Sivori accusò un leggero disturbo. Nessuno se ne accorse, poi la voce è passata e tutti si sono preci pitati a chiedere notizie. *Nulla di grave» lui detto Pesaola. Un po' di stanchezza derivante dall'improvviso ritorno del caldo e dalle fatiche del trasloco. L'ex bianconero sarebbe voluto arrivare alla partita Juventus-Napoli in punta di piedi, silenziosamente, quasi alla chetichella. Ma quando ci si chiama Sivori e si gioca per la prima volta contro la Juventus, questo non è possibile. Che Sivori sia un po' teso lo si vede subito. E' più taciturno del solito, si apparta, quasi non vorrebbe essere notato. Pesaola cerca di rincuorare il suo prestigioso giocatore e commenta filosoficamente: t Una volta o l'altra doveva succedere. Meglio all'inizio del campionato. Così non se ne parla più ». Ugo Irace dagini — anche durante la precedente stagione calcistica sarebbero stati smerciati in varie città d'Italia biglietti con¬ traffatti per l'ingresso negli stadi. A Napoli, i blocchetti erano stati acquistati dai bagarini per somme che oscillavano dalle cinquanta alle ottantamila lire e venduti a prezzo triplicato. Sivori mentre si misura la divisa del Napoli (Tel.)

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