Bilancio positivo per gli azzurri

Bilancio positivo per gli azzurri Al campionati mondiali di ciclismo su pista Bilancio positivo per gli azzurri I nostri corridori si sono comportati meglio dei loro rivali - Su sette titoli in palio, ne hanno vinti due e hanno ottenuto altrettanti secondi posti - Le prove di Faggin e Beghetto - Tra i dilettanti mancano i rincalzi (Dal nostro inviato speciale) San Sebastiano, 13 settembre. Sono finiti i Campionati mondiali su pista, a San Sebastiano è tornato il bel tempo. Lasciamo la Spagna, stendiamo i soliti bilanci. Non teniamo conto delle manifestazioni femminili che proprio non riescono a suscitare altro che un moderato interesse. Badiamo soltanto alle manifestazioni maschili. Sette erano i titoli in palio al velodromo di Anoeta, tre riservati ai professionisti e quattro riservati ai dilettanti. Ebbene, l'Italia, la Spagna e l'Unione Sovietica ne hanno vìnti due ciascuna, uno è toccato all'Olanda, a mani vuote sono rimaste nazioni ciclisticamente all'avanguardia come la Francia, come 11 Belgio. Gli azzurri si Bono imposti con Beghetto e con Faggin, rispettivamente nella velocità e nell'inseguimento professionisti, la Russia ha conquistato la maglia iridata del dilettanti nella velocità e nell'inseguimento a squadre, l'Olanda il suo titolo l'ha ottenuto nell'inseguimento individuale dilettanti, alla Spagna sono andati 1 titoli del mezzofondu, nelle due categorie. E, se appena si guarda dietro alla facciata, 11 bottino del- l'Italia si completa: ci sono dua secondi posti, uno con Turrini nella velocità dilettanti ed uno con il quartetto dell'inseguimento. Il che vuol dire, in modo chiaro ed evidente, che, alla resa del conti, le nostre speranze si sono realizzate. L'Italia, nel complesso, se proprio si vuole stendere una specie di graduatoria generale, ha fatto più e meglio di qualsiasi rivale. In campo professionistico la nostra superiorità è andata addirittura al di là dei limiti dell'ottimismo. Nell'inseguimento, nessuno immaginava un trionfo 'di Faggin, che pareva chiuso dal JbeTga •• Bracke. Il veneto invece ha realizzato quello che ci ostiniamo a considerare un mezzo miracolo, il suo titolo ha 11 valore fresco delle cose genuine, impastate di serietà e di buona voglia. Anche il successo di Beghetto ha fatto piacere e non se l'abbia a male Maspes, ma una vittoria del milanese avrebbe ricalcato le orme d'una ormai vecchia abitudine. La maglia iridata di Beghetto, al contrarlo, è una novità fuori programma, che premia finalmente gli sforzi di un atleta venticinquenne al quale mai era riuscito di sfondare. Doccia scozzese, invece, per quanto riguarda i dilettanti, dove, dopo anni di supremazia, eravamo entrati in una crisi profonda ed adesso, da questa crisi, stiamo uscendo plano plano, forse prima ancora di quanto fosse lecito attendersi. Costa, partendo dall'Italia, aveva promesso buone affermazioni da parte degli inseguitori, anticipando modesti risultati per 1 velocisti. Il nostro prezioso commissario tecnico ha indovinato a metà. Perché se gli inseguitori del quartetto sono stati davvero in gamba, fallendo di un soffio la vittoria (la finale contro i sovietici costituisce uno degli episodi più elettrizzanti degli interi campionati del mondo), Ursl e Marcelli hanno profondamente deluso nella prova individuale e sono stati eliminati addirittura nella fase Iniziale del torneo. A controbilanciare l'amarezza, ecco Turrini, uno del velocisti che avrebbero dovuto, al massimo, giungere alle semifinali. Il ragazzo bolognese ha fatto ben di più E' arrivato in finale e con maggiore esperienza e con il fisico a posto (non sofferente cioè delle conseguenze d'una caduta) gli sarebbe stato possibile ostacolare meglio l'affermazione del russo Pkhakhadze. Sconta ta la nostra povertà nel cani po del mezzofondo. Ma il giovane Maistrello, se appe na qualcuno lo aiuta, può progredire. Tiriamo 1 conti. Non è andata male. Mentre la Francia ed 11 Belgio hanno raccolto soltanto sconfitte in serie, mentre la Spagna ha limitato le sue vittorie al mezzofondo, mentre i sovietici non gareggiano tra i professionisti, gli azzurri sono stati presenti in ogni corsa. Due titoli e due secondi posti: il bilancio è all'attivo e deve invogliare i responsabili federali a continuare nel loro assiduo lavoro, specie tra 1 dilettanti, perché mancano 1 rincalzi. Gigi Boccacini Beghetto festeggiato a Parabiago Milano, 13 settembre. Il neo-campione del mondo della velocità Giuseppe Beghetto, atterrato ~ questa sera alle ore 18,20 all'aeroporto di Linate assieme a Rodoni e a Bianchetto, ha partecipato questa sera a Parabiago a un festoso banchetto. Ad attenderlo all'aeroporto c'era anche 11 campione del mondo dell'inseguimento Faggin, con il quale correrà la prossima « Sei giorni » di Berlino (dal 1* al 6 ottobre). Prima però Beghetto disputerà in coppia con 11 danese Eugen la « Set giorni » di Montreal nel Canada.