Le pillole anticoncezionali possono provocare il cancro?

Le pillole anticoncezionali possono provocare il cancro? Le pillole anticoncezionali possono provocare il cancro? Allarmata denuncia di illustri clinici in Inghilterra • Continuano le polemiche sulla morte delle due giovani spose che usavano il farmaco (Dal nostro corrispondente) Londra, 11 settembre. Continua in Inghilterra la polemica sulle pillole anticoncezionali. Dopo la morte di due giovani spose, forse provocata dal farmaco per il controllo delle nascite, alcuni clinici hanno anche dichiarato che le pillole, dopo un uso prolungato, possono provocare il cancro. Ne parla oggi per la prima volta il settimanale Observer in un articolo dedicato all'inchiesta del comitato Dunlop (istituito l'anno scorso dal governo) sui farmaci antifecondativi. LÌObserver afferma che il comitato limiterà per ora la sua inchiesta agli ultimi casi di decesso da trombosi e presenterà una relazione preliminare tra pochi mesi. « Ma esso sta studiando anche la possibilità che esista un qualche nesso tra le pillole anticoncezionali e il cancro », continua il giornale. « E illustri clinici ritengono che l'allarme sia giustificato »■■ Secondo VObserver, non esiste nessuna prova finora che le pillole contribuiscano allo sviluppo del cancro o che Io causino direttamente. Le sostanze di cui esse sono composte hanno tuttavia provocato il male in alcune cavie, in esperimenti di laboratorio. E' vero che le stesse sostanze, somministrate per cure ad esseri umani, non sono risultate nocive: « Ma il problema è quello del loro uso a lunga scadenza », osserva il giornale. Tra qualche anno si potrebbe giungere purtroppo a conclusioni diverse. Secondo un portavoce del comitato Dunlop, su 500 mila donne in i. à dai 20 ai 45 anni circa, che usano attualmente il farmaco ci si possono aspettare in un anno un massimo di trenta decessi. Se entro la fine del 1965 il numero di casi letali segnalati al comitato Dunlop non sarà superiore, il risultato dell'inchiesta potrebbe essere negativo: non vi sarebbe cioè alcuna connessione tra le pillole e le recenti morti da trombosi. Se invece tale numero subisse anche una leggera variazione — quaranta o cinquanta decessi — le conclusioni della inchiesta potrebbero essere positive. Fino a questo momento, a cominciare dallo scorso aprile quando la questione fu portata all'attenzione del pubblico, il numero di morti segnalate è di òtto. Le più recenti furono quelle della signora Rowley di 34 anni e della signora Leigh di 22. Entrambe morirono per embolia polmonare, sei mesi dopo aver cominciato la cura per il controllo delle nascite. Erano donne di ottima salute; non accusarono alcun disturbo fino ad un mese prima della morte. Si fecero allora visitare per «mal di schiena». I medici non riuscirono ad identificare le cause del loro malanno. ci.

Persone citate: Rowley

Luoghi citati: Inghilterra, Londra