La «Pravda» accusa le «Izvestia» di «intolleranza» verso i giovani scrittori di Massimo Conti

La «Pravda» accusa le «Izvestia» di «intolleranza» verso i giovani scrittori Polemica senza precedenti nei giornali di Mosca La «Pravda» accusa le «Izvestia» di «intolleranza» verso i giovani scrittori Le "Izvestia" (quotidiano del Soviet Supremo) criticano aspramente due autori che «rivelano i difetti della società marxista» - La "Pravda" (organo del Comitato Centrale) risponde: «II silenzio sui nostri errori è pericoloso e genera sfiducia» <Dal m.!lSnS; ICLa Pravda, il quotidiano del Comitato centrale, ha attaccato oggi le Izvestia, il giornale del Soviet Supremo (il Parla mento dell'Uras), tacciandole di c intolleranza e di preconcetti» nei confronti di scrittori russi meno conformisti degli altri. La' severa censura della Pravda alle Izvestia è già di per se stessa un fatto vistoso e senza precedenti: anche se per il momento non se ne conoscono i retroscena autentici, forse più politici che letterari. Fra la materia'della polemica che è di scarso rilievo e le proporzioni dell'intervento c'è anzi una incongruenza che può apparire esagerata (l'articolo, assai diffuso, è stato flrmàto dal direttore della Frauda, Rumiantzev). L'antefatto è dato da un racconto di Tendrìakov dal titolo € Lavoro, a giornata, vita breve», apparso sul Novi Mir, e da un altro racconto di Axjonov, X.II compagno Bel Berretto », pubblicato da Junost, rivista per la gioventù. Due racconti con molte analogie, apparsi oltre tutto su due riviste che nei limiti del sistema combattono il conformismo degli scrittori sovietici. Protagonista del < Lavóro a giornata» è una guardiana di maiali che per sopportare, meglio la sua esistenza diventa complice del direttore del col kos, manipolatore di statistiche sugli allevamenti dei suini. La guardiana viene presentata ai lettori come una povera donna che tira a campare; il direttore, come una vittima della pianificazione. E' per contentare i pianificatori infatti che il direttore falsifica le cifre sugli' allevaménti: e non ce ne sarebbe stato bisogno, se i piani fossero stati contenuti in limiti più ragionevoli. Il < compagno Bel Berretto » è anche lui uno dei tanti russi che riescono a sopravvivere in virtù di mille espedienti. E' un guidatore di taxi nella città di Yalta, che si serve della vettura pubblica per trasportare al mercato le verdure e la frutta del proprio appezzamento di terra. Con la speranza di sottrarsi al controlli di un solerte poliziotto, il tassista gli presenta la propria figlia. Il poliziotto sposa la ragazza, ma 11 giorno dopo le nozze torna a fermare, per controllarla, la vettura del suocero. L'arte dell'arrangiarsi deve essere diffusa fra i russi se le Izvestia e Selskaja Zhizhn («Dita rurale»), un altro giornale attaccato oggi dalla Pravda, temettero che nei due ingenui racconti*potessero ravvisarsi tratti caratteristici della vita sovietica; e se pertanto si risolsero a criticarli con asprezza. Quasi avessero colto l'intento probabile dell'autore, le Izvestia scrissero che il racconto di Axjonov diffamava in pratica l'intiera categoria dei tassisti. Da questo appunto a Tendriakov e ad Axjonov (uno dei giovani «ribelli» assieme a Evtuscenko e Kakazov), la Pravda ha tratto lo spunto per i suoi attacchi alle Izvestia: « Bisogna riconoscere — scrive il giornale — che te critiche dei due giornali non sono state utili alla nostra letteratura. Esse hanno sostituito la coerenza con l'intolleranza, la vastità di vedute con i preconcetti. Sono state critiche niente affatto amichevoli, anzi distruttive, mentre la nostra critica deve essere sempre costruttiva. Non era giusto certamente l'intervento delle Izvestia contro Axjonov... ». La tesi della Pravda è che tacere 1 difetti della società diventa sempre più pericoloso: <E' il svenato sui difetti, non la loro denuncia che genera il nichilismo morale, specialmente fra i giovani ». Bisogna dunque lasciar parlare 1 critici della società? II giornale del Comitato centrale, che con tutta evidenza ha voluto dare un suo giudizio equo fra opposte tendenze, ricorda che la partijnost, cioè la « partlticltà» impegna ogni scrittore: tanche se vi sono persone oneste che mettono in dubbio la direzione del partito negli affari della cultura, motivando le loro perplessità con i metodi dispotici del passato ». Stabilito che lo scrittore è in primo luogo un militante, la Pravda spiega che occorre saper dlscernere con Intelligenza, senza cadere nel filisteismo. Occorre soprattutto « elasticità». La Pravda consente che t talvolta le voci di alcuni poeti giovani sono stonate »: anche queste voci forse hanno suggerito le esortazioni ad una maggiore, necessaria indulgenza verso gli scrittori. Non dimentichiamo però i limiti di queste concessioni: appena un mese fa lo stesso giornale aggrediva con veemenza un altro giovane scrittore VitaliJ Slemin. accusato di aver descritto con troppa efficacia lo squallore della società comunista. Massimo Conti Morptdi«rdutal^untddtdsilddippcndtsdilzatnniumr3imteialspcspsrc

Persone citate: Evtuscenko, Icla Pravda

Luoghi citati: Axjonov, Mosca, Uras, Yalta