Il ministro del Tesoro americano a Roma discute la situazione monetaria mondiale di Michele Tito

Il ministro del Tesoro americano a Roma discute la situazione monetaria mondiale ««Utili colloqui»» con i responsabili dell'economia italiana Il ministro del Tesoro americano a Roma discute la situazione monetaria mondiale Fowler ricevuto da Colombo, presenti Pieraccini, Tremelloni e il governatore Carli - L'Italia favorevole ad una conferenza internazionale - Dichiarazioni di Fowler sul flusso di dollari all'estero (Dal vostro corrispondente) Roma, 1 settembre. Per il problema sollevato dalla Francia della modifica del sistema monetario internazionale, il segretario al Tesoro americano, Fowler, ha avuto oggi una serie di colloqui con i responsabili dell'economia italiana e col ministro degli Esteri Fanfani. I risultati sono stati definiti « utili e di grande interesse»: l'Italia ha avanzato proposte giudicate capaci di favorire la soluzione delle complesse questioni dibattute e si spera, in conclusione, che possano essere avviate al più presto le proce dure per la riunione di una conferenza monetaria internazionale. Alla conferenza l'Italia ha dato una adesione in linea di principio, e si prevede che sia possibile cominciare ad orga nizzarla entro il mese, in occasione della riunione, a Washington, dei ministri del Tesoro e dei responsabili del Fondo monetario internazionale. Sono, senza alcun dubbio, stando a fonti americane, risultati molto più concreti positivi di quelli raggiunti Parigi ove Fowler ha avuto colloqui nei giorni scorsi. La tappa italiana potrebbe servi re, si aggiunge, a rendere an che più proficue, sempre sul terreno esplorativo, le conver sazioni che Fowler avrà ora in altre capitali europee. Di che si tratti, in che consista no le proposte italiane, non è dato sapere: Fowler ha dichiarato ai giornalisti che la materia, di grande delicatezza esige il massimo riserbo. . I termini del problema di fondo dibattuto sono noti: la Francia chiede una revisione del sistema di finanziamento degli scambi internazionali, cioè delle «fonti di liquidità»: è il problema chiamato della « guerra dell'oro ». La Francia vorrebbe, grosso modo, un ritorno all'ancoraggio all'oro. Gli altri Paesi non condividono le tesi francesi ma, d'accordo con l'America, ritengono sia necessario fin d'ora apprestare nuovi strumenti di finanziamento degli scambi: gli scambi si estendono e i mezzi disponi bili non aumentano in misura corrispondente. Occorre, così trovare nuove fonti di riserva. E' questo il tema esaminato da un comitato di esperti di dieci paesi, i! cosiddetto « gruppo Ossola », che ha redatto un rapporto illustrativo della questione e delle posizioni di ciascun paese. Fowler, che era in compagnia del sottosegretario al Dipartimento di Stato, Ball, venuto a Roma anch'egli per un giro nelle capitali europee al fine di informare i governi alleati degli Usa sugli ultimi sviluppi della situazione internazionale, si è incontrato dapprima con il ministro del Tesoro Colombo. Poi l'incontro si è allargato con la partecipazione, da parte italiana, dei ministri Pieraccini e Tremelloni, del governatore delia Banca d'Italia Carli, del divettore degli Affari economici del ministero degli Esteri Ortona, del direttore dell'Ufficio studi economia internazionale della Banca d'Italia, Ossola, e di esperti americani, compreso l'ambasciatore statunitense a Roma. La conversazione si è protratta per due ore e mezzo. Alla fine, l'on. Colombo ha dichiarato che lo scambio d: vedute era stato positivo ed era stato particolarmente imperniato sul problema della liquidità internazionale. Colombo ha confermato che si è parlato della proposta di indire una conferenza monetaria mondiale e che l'Italia si è detta favorevole alla conferenza. Fowler e Ball hanno poi avuto colloqui con l'on. Fanfani e, in serata, in margine al pranzo offerto in loro onore, con l'on. Moro. Non avevano potuto incontrare Moro a Palazzo Chigi, come era nel programma, perché il Presidente del Consiglio è rimasto bloccato, a causa del maltempo, nel viaggio di ritorno da Firenze ed è giunto a Roma soltanto dopo le 21. In una conferenza stampa ai giornalisti, poi, Fowler ha detto che le proposte italiane «rivestono un grande valore per la loro chiarezza e concre tezza» e contribuiranno, al momento opportuno, alla solu zione del problema della riforma del sistema monetario internazionale. I colloqui di Roma hanno consentito di esplorare i modi possibili per realizzare intese atte al perfezionamento del sistema monetario attuale e hanno fatto constatare che le discussioni, fino ad ora tenute al livello degli esperti, debbono ora essere portate al livello delle autorità responsabili. Fowler ha poi cercato di chiarire il pensiero americano in una serie di risposte, brillanti ma caute, alle domande depiprcezinfrmevdestdcaqc'tevmsplaiiIg dei giornalisti. I chiarimenti più importanti sono questi: le preoccupazioni attuali sulla necessita di procurare nuovi mezzi per la liquidità internazionale sono eccessive, si può far fronte ad eventuali squilibri, ma è chiaro che si deve ora evitare di prolungare il deficit della bilancia dei pagamenti statunitense. E' bene provvedere in tempo: «I tetti delle case devono essere riparati quando c'è il sole ». Non c'è nessuna idea di quanto tempo occorra per varare nuove misure, ma un'intesa di massima dovrebbe essere possibile entro il 1965. Infine una precisazione in polemica con la Francia: l'attuale carenza di rifornimento della liquidità internazionale non è dovuta a restrizioni statunitensi sul flusso, di dollari alll'estero, è dovuta al fatto che « alcuni governi occidentali » hanno cominciato a chiedere la conversione in oro delle loro riserve di. dollari. Michele Tito