Un giovane carbonizzato nell'auto che s'incendia dopo un urto frontale

Un giovane carbonizzato nell'auto che s'incendia dopo un urto frontale TERRIFICANTE INCIDENTE TRA PÌNEROLO E VIGONE Un giovane carbonizzato nell'auto che s'incendia dopo un urto frontale La vittima, 18 anni, di Scalenghe, avrebbe dovuto cominciare oggi il suo primo lavoro - Un suo amico, diciannovenne, che era alla guida, è stato catapultato dalla vettura ed è grave - Noto esercente di Cuneo muore nella vettura che s'incastra sotto il rimorchio di un camion - Un ingegnere di Napoli si uccide precipitando nella scarpata: gravissima la figlia di 23 anni CINQUE MORTI IN UNA SCIAGURA SULL'AUTOSTRADA DEL SOLE Pinerolo, lunedì mattina, (m. g.) Un ragazzo di 18 anni è bruciato vivo nel rogo di un'auto su cui era ospite e che si è schiantata frontalmente con un'altra vettura. Il guidatore che nell'urto era stato catapultato ad oltre dieci metri di distanza sull'asfalto, è scampato all'orribile morte ma è ora in gravi condizioni all'ospedale Agnelli. L'incidente è avvenuto nel pomeriggio di ieri sulla provinciale Pinerolo-Vigone alla progressiva n. 11720. Due giovani: Giuseppe Olivero, 18 anni, e Ferruccio Peretti, 19 anni, entrambi di Scalenghe, erano diretti da Pinerolo verso Scalenghe. Avevano fatto una puntata nella nostra città per vedere la fiera d'agosto e per festeggiare così l'assunzione alla Fiat dell'Olivero che proprio oggi avrebbe dovuto prendere servizio dopo aver brillantemente superato gli esami della Scuola Fiat. Avevano fretta perché ieri a Vigone era la festa di San Luigi e proprio loro dovevano organizzare la rottura delle pignatte ed assistere poi ad una funzione religiosa dedicata alla gioventù. Guidava il Peretti e l'Olivero gli sedeva di fianco. In senso contrario viaggiava una 1100 alla guida della quale era l'agricoltore Loren zo Comba, 41 anni, residente a Vigone Ad un dato momento le due macchine si sono scontrate frontalmente. Evi dentemente una di esse stava effettuando un sorpasso. Non è stato per il momento pos sibile accertare quale, poiché nessun testimone è stato pre sente al fatto ed i due feriti non sono ancora in grado di essere interrogati. Nell'ilici dente entrambe le macchine sono uscite di strada. Il con duttore Ferruccio Peretti ve niva catapultato mentre la sua vettura si incendiava e l'Olivero, prigioniero nell'inter no, veniva carbonizzato. Cuneo, lunedì mattina, (g. d. m.) Un noto esercente cuneese, il cinquantasettenne Guglielmo Rostagno, di 57 anni, titolare con la moglie Margherita Taricco del centralissimo Bar Sport di piazza Galimberti, s'è schiacciato con la propria auto sotto il rimorchio d'un autocarro in viaggio nella stessa direzione. La morte del Rostagno, che era solo sulla propria Flavia 1500, è stata istantanea, per frattura della cassa toracica e della base cranica. Il tragico incidente è accaduto poco prima delle due di domenica notte. Il pilota del camion, ii ventiquattrenne Pietro Cavallo, residente a Cuneo in frazione Madonna delle Grazie, che aveva auale secondo autista la moglie Maddalena Meineri, giunto all'altezza della cartiera Burgo, sulla provinciale Saluzzo-Cuneo, quasi alle porte della nostra città, ha ad un tratto sentito uno schianto pauroso che ha fatto tremare anche la motrice. Fermato immediatamente il camion, l'autista è sceso dalla cabina e ha scorto la macchina del Rostagno che si era incastrata fra le ruote posteriori del rimorchio, in un orribile groviglio di lamiere. Per il poveretto non c'era purtroppo più nulla da fare, essendo stato il decesso immediato. Frosinone, lunedì mattina. Cinque morti e otto feriti costituiscono il bilancio di un gravissimo incidente avvenuto sull'Autostrada del Sole, nei pressi di Ceprano, e nel quale sono rimaste coinvolte tre autovetture. Una «1100», targata Roma, con a bordo Michele Galasso di 25 anni, il fratello Luigi di 19 e la madre Carolina Lanzieri di 52, tutti di Acilia, era diretta verso Roma quando, al chilometro 87 dell'autostrada, il conducente ha scorto un'altra, autovettura che gli stava piombando addosso volando, dopo aver superato la siepe spartitraffico. Il guidatore della « 1100 », colto dal panico, si è gettato sulla destra, finendo in fondo alla scarpata. L'autovettura che aveva invaso la sua corsia era una «1300», targata Palermo, che era diretta ver.so Napoli e della quale il conducente aveva perso il controllo. La vettura di Palermo è piombata su una «Giulia», targata Catania, che seguiva di poco la «1100». L'urto è stato violentissimo e le due auto sono state ridotte ad un groviglio di rottami. Per quattro persone non c'era più nulla da fare: erano morte sul colpo; mentre una quinta è morta poco dopo in ospedale. Sulla «Giulia», a quanto è dato sapere, viaggiavano tre persone: una donna morta sul colpo e non ancora identificata, Gaetano Parafilitto, di 21 anni, abitante in Catania, che ricoverato con prognosi riservata, è morto due ore dopo per un trauma cerebrale, e Enrico Bottari di 20 di Bologna, abi tante in via Aldini 28, ricove rato nell'ospedale di Ceprano con prognosi di 25 giorni. Dei passeggeri della «1100» Carolina Lanzieri è stata ricovera ta a Ceprano con prognosi riservata, Michele Galasso ne avrà per sei giorni, e l'altro figlio, benché incolume ha chiesto stanotte di essere ricove rato perché in preda a forte choc. Sulla «1300» di Palermo viaggiavano Salvatore Faraone di 36 anni (che era al volante), la sorella Antonina di 32, con il padre Francesco di 80, il marito della giovane, Antonio Piazzese di 41, con le fi glie Patrizia di 4. Maria Ga briella di 5 abitanti a Palermo i primi tre sono morti, scagliati fuori dall'auto, ma non è stato ancora possibile identi Scarne le salme, mentre An tonio Piazzesi e la figlia Patri zia sono stati ricoverati in ospedale a Frosinone con pro¬ gnosi di 30 giorni; Maria Gabriella è stata ricoverata invece con prognosi riservata. Napoli, lunedi mattina. (a.l.) Un noto professionista napoletano, l'ing. Luigi Schisano di 58 anni, vice-direttore generale della Finmeccanica, è morto e sua figlia è rimasta gravemente ferita in seguito ad incidente stradale avvenuto sull'autostrada Napoli-Fompei-Salerno. L'ing. Schisano, nel pomeriggio di ieri tornava da Positano, dove la sua famiglia è in villeggiatura, a bordo della sua auto, sulla quale si trovava anche la figlia Renata di 23 anni. All'altezza del casello di S. Giorgio a Cremona la vettura, per cause non ancora accertate, è sbandata ed è uscita di strada precipitando nella scarpata. L'ingegner Schisano è morto sul colpo: il suo corpo è rimasto prigioniero tra le lamiere dell'autovettura e per estrarlo è stato necessario l'uso della fiamma ossidrica. La figlia Renata, trasportata in gravi condizioni all'ospedale Nuovo Loreto di Napoli, è ricoverata con prognosi riservata. Busalla, lunedì mattina. (g. c.J Un motocarro condotto da Bruno Magioncalda, 31 anni, con a bordo Arturo Giussi di 53 anni, entrambi residenti a Torriglia, per cause imprecisate in località Ponte Canale, nei pressi di Torriglia, è andato a cozzare contro la parete rocciosa sul Iato destro della strada, rovesciandosi. Il Giussi, rimasto schiacciato dal veicolo, è deceduto durante il trasporto all'ospedale Acqui, lunedì mattina. (g. p.) Un'auto Giulia, pilotata dal trentunenne Pier Giorgio Ferreri, impresario edile, residente a Genova, mentre ieri sera procedeva in direzione di Alessandria ha investito un ciclista, uccidendolo. L'incidente è avvenuto sulla statale n. 30, nel rettilineo di Villa Olga, a circa tre chilometri da Acqui. La vittima è il cinquantaduenne Giacomo Zaccone, agricoltore, abitante a Strevi. Secondo le dichiarazioni dell'automobilista, lo Zac¬ cone avrebbe tentato improvvisamente di attraversare la strada col suo velocipede. Milano, lunedì mattina. (c. b.) Una persona è morta ed altre quattro sono rimaste ferite in un incidente avvenuto la scorsa notte in via San Dionigi, presso piazzale Corvetto. Un'auto, guidata da Giovanni Lonati di 45 anni, e con a bordo Aurelio Gatto di 35, Mario Corsi Ardiccio di 54 e Ambrogio Carrettoni di 56, è finita contro lo spigolo di un edificio: nell'urto, il motore si è staccato dal telaio facendo un volo di circa venti metri. Un vigile notturno, Rocco Wilson, che passava in bicicletta, per evitare di essere colpito dal motore, ha perduto il controllo della bicicletta ed è caduto a terra. I feriti sono stati soccorsi da alcuni automobilisti di passaggio: Mario Corsi Ardiccio è morto mentre veniva portato in ospedale; il conducente dell'auto guarirà in un mese, il Gatto e il Carettoni in 25 giorni e il vigile notturno in una settimana. cgspst Giuseppe Olivero, di 18 anni, bruciato vivo nel tragico scontro presso Pinerolo Sull'auto ohe ai è schiantata contro un camion alle porte di Ouneo ha trovato la morte Guglielmo Rostagno