Settimo successo consecutivo

Settimo successo consecutivo TiO scozzese della Lotus in testa dal primo alleniti mo giro Settimo successo consecutivo Battuti dal vincitore i primati della corsa e sul giro - Graham Hill eterno secondo - Surtees, ancora una volta sfortunato, è stato costretto al ritiro da noie al cambio - Buona prova di Lorenzo Bandini, sesto classificato al volante della Ferrari Nostro servizio particolare Adenau, lunedì mattina. Jim Clark è campione del mondo. Ha vinto ieri al Niirburgring il Gran Premio di Germania, e a tre gare dal termine del campionato — 1 Grandi Premi dì Italia, Stati Uniti e Messico — è già matematicamente al sicuro. Ha preceduto con la sua Lotus la B.R.M. di Graham Hill e la Brabham di Gurney, ha finalmente aggiunto al suo impressionante ruolino il Gran Premio tedesco, ha dimostrato che anche sul tortuoso circuito del Niirburgring b il pilota più forte, I suol più accaniti avversari, Graham Hill su B.R.M. e Dan Gurney su Brabham, si sono classificati secondo e terzo, staccati rispettivamente di 16 e 21 secondi. Questo 27° Gran Premio di Germania è la sesta prova « titolata » che Clark vìnce consecutivamente. Quest'anno se lì è aggiudicati tutti: solo a Monaco non ha vinto ma la sua giustificazione è eccezionale, non era in gara perché Impegnato a vìncere la Cinquecento Miglia di Indianapolis. Come è nel suo stile, l'agricoltore scozzese ha guidato da cima a fondo la corsa. Al termine del primo giro aveva già stabilito il nuovo primato ufficiale del circuito, demolendo il limite che John Surtees aveva stabilito l'anno passato. L'inglese della Ferrari sperava — anche se lo « scozzese volante » era il gran favorito — di poter trionfare al Niirburgring per il terzo anno consecutivo. Ma al termine del primo giro era già fermo ai boxes, e quando la sua nuova Ferrari dodici cilindri è tornata in pista era ormai troppo tardi. Verso la fine della gara Surtees si è ritirato. L'altro pilota della Ferrari, Lorenzo Bandini, sì è classificato onorevolmente al sesto posto. Splende il sole quando le diciannove macchine iscritte prendono il via; lungo il circuito, fra gli alberi e ad ogni curva, sono quasi 270 mila appassionati. Jim Clark scatta al comando, è la sua verde Lotus-Climax a sfrecciare velocissima in testa al termine del primo dei quindici giri, e la folla applaude quando viene annunciato che lo scozzese ha stabilito — con partenza da fermo! — il nuovo record del giro in 8'36"1 alla media di 159,2. Il precedente record ufficiale era di Surtees con 8'39" (media 158,220). Dietro Clark è un altro scozzese, Jackìe Stewart su B.R.M.. Si fermano al boxes Surtees, per noie al cambio, e Attwood su Lotus. Surtees è ancora fermo quando Clark, Graham Hill e il californiano Dan Gurney su Brabham passano nell'ordine al termine del secondo giro. Arriva lento Stewart: ha la sospensione anteriore rotta e si deve ritirare. Clark provvede a tener alto il morale degli scozzesi abbassando ancora una volta il record del giro, questa volta in 8'27"7 alla media di 161,8. AI termine del terzo giro Jim ha un vantaggio di 7" su Hill, e di 13" su Gurney. Gli altri sono molto indietro. Oltre a Stewart hanno già abbandonato Amon (tu Lotus e Gardner su Brabham. Surtees riprende mentre gli altri sono al quarto giro, il suo distacco dallo scatenato Clark è dì due giri e mezzo. Ormai è evidente che solo un colpo di sfortuna potrebbe togliere a Jim Clark la vittoria e il tìtolo mondiale. Ma lo scozzese contìnua a condurre splendidamente, la Lotus-Climax gli risponde benissimo. AI decimo giro Jim abbassa ancora una volta il record del circuito, portandolo a 8'24"1 alla media dì 162,8, poi controlla la corsa fino al termine. Dietro dì lui Hill, Gurney, Jochen Rindt — l'austriaco, che ha vinto le «24 Ore» dì Le Mans, ha confermato le sue doti dì pilota da Gran Premio — e poi Brabham e Lorenzo Bandini, che al quarto giro ha fatto un testa-coda con la sua Ferrari otto cilindri ma bì è ripreso bravamente,h. s. Jim Clark taglia il traguardo sul circuito del Niirburgring: per il pilota scozzese la settima vittoria consecutiva (Tel. a « Stampa Sera»)

Luoghi citati: Germania, Indianapolis, Italia, Messico, Monaco, Stati Uniti