LO SCOZZeSe Si è dimostralo senza rivali anche in Olanda

LO SCOZZeSe Si è dimostralo senza rivali anche in Olanda Il formidabile pilota della Lotus si è imposto alla media oraria di oltre 162 km/ora - Ieri ha avuto il più tenace avversario nel giovane Jackie Stewart, giunto secondo a soli 8" - John Surtees si è classificato settimo, Lorenzo Bandini nono - Clark non è ancora matematicamente campione del mondo, ma in pratica è quasi impossibile che il titolo gli possa sfuggire LO SCOZZeSe Si è dimostralo senza rivali anche in Olanda Nostro servizio particolare Zandvoort, lunedì matt. Jim Clark su Lotus ha vinto ieri sul circuito di Zandvoort anche il Gran Premio d'Olanda, e praticamente (anche se in teorìa esiste un'ultima, assai remota possibilità di affermazione per Graham Hill) è campione del mondo per il 1965. Il formidabile pilota scozzese si è affermato consecutivamente in tutti i grandi premi valevoli per il titolo cui ha preso parte, concedendosi anche il lusso di disertarne uno (quello di Monaco vinto da Graham Hill) per andare oltre Atlantico a far sua la 500 Miglia di Indianapolis. Siccome non sembra ai tecnici che la Lotus Formula 1 sia macchina superiore a quelle rivali, e in particolare alla B.R.M., sono proprio il grande valore, le eccezionali doti di Clark a determinare questa incredibile successione di vittorie. Dopo le prove ufficiali di sa¬ bato che avevano visto primeggiare Graham Hill su B.R.M., e il tempo di Clark uguagliato dalla Ferrari di Surtees e dalla Brabham di Gurney, molti avevano creduto che simile equilibrio di valori si sarebbe confermato durante la corsa, accrescendone l'interesse e la incertezza. E invece, secondo il solito, dopo pochi giri lo scozzese aveva frustrato le velleità degli avversari, anche se questa volta era scattato in testa Ginther su Honda e successivamente il margine di vantaggio sugli inseguitori — pirmo tra tutti il giovane Jackie Stewart, che di gara in gara si sta rivelando un campione di razza — è rimasto fino alla fine ben più esiguo che in altre occasioni: all'arrivo, soltanto 8 secondi dividevano Clark da Stewart, e 13 secondi da Gurney. Incolore la prova di Surtees e di Bandini sulle Ferrari, rispettivamente a 12 e 8 cilindri: la classifica vede il campione del mondo in settima posizione e il pilota italiano in nona, entrambi doppiati da Clark, Stewart e Gurney. Un po' migliorata è apparsa la Honda, sesta con Richie Ginther ma assai brillante nelle prime fasi della corsa. Il Gran Premio d'Olanda si è disputato davanti a 60 mila spettatori. Dovevano essere percorsi, dai 17 piloti iscritti, 80 girl pari a chilometri 335,440. Al via si aveva una partenza folgorante di Ginther, con Clark alla ruota; il pilota della Lotus partiva all'attacco nel corso del quinto giro, durante il quale migliorava il record ufficiale sul giro (di 4193 metri) con il tempo di l'30"6 (media 166,608) e si portava al comando. Ginther, Gurney, Graham Hill e Stewart venivano a formare il gruppetto degli inseguitori, e la lotta di questi quattro serviva a impedire che Clark guadagnasse un vantaggio troppo netto. Poi Hill e Ginther perdevano terreno, e mentre Clark ad ogni passaggio riusciva a rosicchiare una decina di metri, per il secondo posto la lotta sì restringeva a Stewart e Ginthier. Nelle posizioni centrali veleggiavano le .due Ferrari, senza infamia e senza lode. Clark aveva bene in pugno la situazione (12 secondi di vantaggio al 40° giro), ma non poteva permettersi di vivere di rendita, dato l'accanimento con cui lo inseguivano Stewart e Gurney; tuttavia non forzava l'andatura, limitandosi a controllare le mosse degli avversari attraverso le segnalazioni che gli venivano fatte dai boxes della Lotus. E intanto doppiava avversari su avversari, e con sicurezza si avviava al traguardo dell'ultijmo giro; nelle battute finali Stewart, che era riuscito a scrollarsi di dosso Gurney, tentava l'impossibile e si avvicinava un poco al trionfatore, concludendo una gara eccellente. La media di Clark (162,326 chilometri orari) costituisce il nuovo primato della corsa (record precedente dello stesso Clark a 157,743 di media), e dimostra i grossi progressi tecnici compiuti in un anno dalle macchine di Formula 1. Momento drammatico a Zandvoort: Bandini (sulla Ferrari n. 4) ha sbandato sulla sinistra e dopo un «testacoda» rientra nella carreggiata mentre sta sopraggiungendo l'americano Gurney (Telef. a «Stampa Sera») Classifiche 1) Jim Clark su Lotus in ore 2,3'59"1, alia media di km. 162,326 (nuovo primato); 2) Stewart su BRM 2,4'7"1; 3) Gurney su Brabham, 2,iTri; 4) Graham Hill su BRM, 2,4'44"2; 5) Hulme su Brabham, a un giro; 6) Ginther su Honda, a un giro; 7) Surtees su Ferrari a un giro; 8) Spence su Lotus, a un giro; 9) Bandini su Ferrari, a un giro; 10) Irei and su Lotus-Brm a due giri; 11) Gardner su Brabham a. tre giri; 12) Attwood su LotusBrm, a tre giri; 13) Siffert su Brabham-Brm a 25 giri. Giro più veloce U 5° di Clark in 1 '30"6, alla media di km. 166,608 (nuovo primato). Classifica del campionato mondiale dopo la sesta prova: 1) Clark, punti 45; 2) Hill, 26; S) Stewart, 25; 4) Surtees, 17; 5) Mclaren, 8; 6) Spence e Bandini 6; 8) Hulme e Gurney, 5; 10) Brabahm, 8; ■ 11) Ginther e Siffert 2.

Luoghi citati: Indianapolis, Monaco, Olanda, Zandvoort