Bloccata la ferrovia Parma - Milano

Bloccata la ferrovia Parma - Milano LA FURIA DEL TORNADO SULL'EMILIA ED IL VENETO Bloccata la ferrovia Parma - Milano I treni deviati per La Spezia e Genova - Nei centri colpiti sono interrotte anche le comunicazioni telefoniche - Nel Ferrarese le raffiche di vento (110 chilometri l'ora) hanno scoperchiato e demolito un centinaio di cascinali - Un boschetto sradicato - Duemila case danneggiate a Vicenza : alcune persone ferite per strada da chicchi di grandine che pesavano oltre un etto - L'uragano investe anche San Dona di Piave e minaccia di far crollare un ponte sul fiume mentre passa una colonna d'auto : l'ospedale della città è senza acqua e senza luce - Gravissimi danni in tutta la regione, interi raccolti di tabacco e granoturco sono andati distrutti in 5 minuti Angosciosa incertezza per cinque bagnanti: dispersi nel Po? (Segue dalla ln pagina) le 15. S'è fatto buio, sono cominciate a spirare folate violentissime di vento. Poi l'intensità delle raffiche , è aumentata, è cominciata a cadere la pioggia, poi la grandine; nella zona di Torricella — sul Po — i chicchi sono stati pesati: raggiungevano il peso di ISO grammi. Il ciclone, entrato in territorio parmense, ha subito investito Busseto, Ronco, le e Samboseto. Anche qui case scoperchiate o addirittura crollate. In pochi minuti — si calcola cinque, non di più — ha portato desolazione e morte. Un affittuario di 52 anni. Guglielmo Corini che lavorava sul podere Banzola è morto sotto le macerie del porticato, dove stava scaricando del fieno. Anche suo figlio Arturo, trentunenne, è stato travolto e si trova ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Fidenza. Torricella è stata forse la località più colpita dalla tromba d'aria. Per ora sono soltanto due i cadaveri ritrovati, quello della signora Rosa Cocchi, di 71, anni, schiacciata dal crollo del soffitto; poi uno sconosciuto pescatore che, sorpreso assieme col cognato mentre in auto era sull'argine del Po, è riuscito a saltare fuori della vettura. La violenza del vento lo ha sbattuto qua e là e infine contro l'auto. Per la violenza dell'urto è deceduto poco dopo all'ospedale. Prima di morire l'uomo, che era sprovvisto di documenti, ha detto che suo cognato con l'auto era scomparso nel Po. I pompieri stanno dragando la zona in cerca della vettura e dell'altro corpo. I morti accertati — in provincia di Parma — sono dunque tre. Ma si parla di di¬ spersi: si dice che cinque bagnanti, fra i quali una donna ed un bimbo, si trovavano sull'argine del Po al momento in cui si è scote- nato il « tornado » e di loro non è stata trovata, più tardi alcuna traccia. Forse sono riusciti ad allontanarsi, forse sono stati travolti dalla violenza dell'uragano. Anche le auto che erano su quel tratto di strada — che corre sulla sommità dell'argine — non possono avere avuto scampo, si dice. Si teme quindi che l'opera dei pompieri possa portare al ritrovamento di altre vittime. I feriti sono móltissimi. I posti di soccorso degli ospedali di Sissa, San Secondo e di Parma hanno lavorato alacremente. I medici di Sissa hanno curato, suturato, medicato una trentina di feriti, nessuno dei quali particolarmente grave. Dodici sono stati ricoverati a San Secondo in gravi condizioni e per essi i medici si sono riservati la prognosi; due si trovano all'ospedale di Parma. Iti totale si parla di 70 feriti e contusi. A Parma si trova anche Cesare Ragazzini, di Torricella, sepolto dal crollo del bar dove stava bevendo con alcuni amici. Per estrarlo dalle macerie c'è voluto un lavoro alacre di oltre un'ora, si è dovuto ricorrere alla fiamma ossidrica per liberarlo Con i centri colpiti dalla tromba d'aria .sono interrotte le comunicazioni telefoniche. La violenza del ciclone ha abbattuto la linea aerea della ferrovia ParmaMilano per alcuni chilometri, causando l'interruzione totale del traffico. L'interruzione è avvenuta nel tratto compreso fra Fidenza e Pontenore. Alla stazione di Parma sono state subito prese misure di emergenza: un diretto proveniente da Rimini e diretto a Milano è stato istradato via Fornovo-La Spezia-Genova. Altri treni sono stati fatti proseguire fino a Fidenza, ma molti hanno dovuto essere soppressi. Sul posto della sciagura si sono recati da Parma l'arcivescovo mons. Colli, il prefetto dott. Mondio e le altre autorità. Sono stati disposti aiuti di emergenza, a. C. Tre auto scagliate dal vento impetuoso nei campi che costeggiano l'Autostrada del Sole, nei pressi di Fiorenzuola (Telefoto a «Stampa Sera»)

Persone citate: Cesare Ragazzini, Colli, Guglielmo Corini, Ronco, Rosa Cocchi, San Dona