La prova delle impronte è sfavorevole all'impresario edile di Bardonecchia
La prova delle impronte è sfavorevole all'impresario edile di Bardonecchia La lunga serie di furti avvenuta in Svizzera La prova delle impronte è sfavorevole all'impresario edile di Bardonecchia Secondo il perito, le tracce dell'anulare e del mignolo rilevate dalla polizia elvetica nell'alloggio del giudice derubato, corrisponderebbero a quelle di Alberto Re - Costui, in carcere, continua a proclamarsi innocente - Sostiene che gli sarebbe impossibile fare il ladro acrobata, con l'artrosi e il mal di cuore La perizia dattiloscopica del prof. Ghio, depositata in questi giorni in tribunale, è sfavorevole ad Alberto Re, 36 anni, l'impresario edile di Bardonecchia arrestato per una serie di furti compiuti a Ginevra e dintorni. Il giudice istruttore dott. Barbaro aveva affidato al perito le impronte rilevate dalla polizia svizzera nell'alloggio del magistrato ginevrino, dott. Pierre Dinichert, che 1 ladri svaligiarono il 29 luglio 1962. SI trattava delle impronte di un anulare e di un mignolo di mano destra (si tenga presente che il Re, proprio in quella mano, è mutilato delle altre tre dita) scoperte sul vetro di una finestra. Il prof. Ghio afferma che 11 segno dell'anulare corrisponde pienamente a quello del Re, mentre la traccia del mignolo ha dieci punti di contatto con il corrispondente dito dell'impresario. La perizia costituisce un grave elemento contro Alberto Re, in carcere dal 23 luglio scorso, che continua a proclamarsi innocente. Anni fa ebbe precedenti penali e subì an. che processi proprio come « ladro acrobata », specializzato in furti in alloggi. Ma negli ultimi tempi — secondo quanto affermano 1 suoi conoscenti — aveva messo la testa a partito e dirigeva un'avviata e redditizia impresa. E' possibile che il Re conducesse una doppia vita, Impresario in Italia e ladro in Svizzera? Secondo la perizia del prof. Ghio, almeno in un caso, questa sconcertante possibilità si è realizzata. Le impronte, comunque, si riferiscono ad un solo furto, compiuto nel luglio 1962. mentre al Re, con la complicità del suo ex dipendente Rocco Lo Presti colto sul fatto in Svizzera, sono state contestate 14 Imprese ladresche, tutte compiute con acrobatiche scalate di cornicioni, vetri infranti, porte e finestre scassinate. La maggior parte di questi colpi furono portati a termine dal 10 all'll aprile e nella notte del 3 giugno di quest'anno. Il Re, difeso dall'avv. Gian Vittorio Gabri, sostiene di avere un alibi per la notte del 3 giugno. « Ero a Bardonecchia — affer- ma — e proprio quel giorno portai la macchina In garage per il cambio dell'olio ». L'auto, una « 2300 », è sotto sequestro. L'arrestato dichiara inoltre che le sue condizioni fisiche non gli avrebbero certamente consentito di fare il « ladro acrobata Nel 1960 fu ricoverato alle « Molinette » per artrosi lombare: dovette portare il busto di gesso per qualche tempo e In seguito adattarsi a quello elastico, che indossa tuttora. Inoltre, da circa due anni è soggetto a criHi cardiache, con frequenti ricoveri in case di cura. Anche in carcere ha subito tre attacchi, di notevole gravità. Gli hanno dovuto somministrare l'ossigeno. C'è infine il particolare della collezione di francobolli che gli fu sequestrata nella sua abitazione di Bardonecchia. Il giudice Dinichertj appassionato filatelico, fu derubato tra l'altro di una ricca collezione. Dopo l'arresto del Re, si pensò che I « pezzi » più rari del magistrato elvetico fossero finiti nella raccolta dell'impresario, ma gli accurati accertamenti hanno escluso tale possibilità. Anche il Re ha la passione dei francobolli e li acquista regolarmente. Risulta abbonato alle nuove serie presso commercianti specializzati. Ad ogni modo, il dott. Barbaro continua l'inchiesta e ha preso contatto con la magistratura elvetica per un continuo scambio di Informazioni. Il processo avrà una curiosa caratteristica: il Lo Presti sarà giudicato in Svizzei'a, mentre il Re, se riconosciuto colpevole, comparirà davanti ad un tribunale italiano per reati commessi all'estero.
Persone citate: Alberto Re, Ghio, Gian Vittorio Gabri, Lo Presti, Pierre Dinichert, Rocco Lo Presti
Luoghi citati: Bardonecchia, Ginevra, Italia, Svizzera
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