II "Gemini,, continua il volo malgrado 19 avarie a bordo di Nicola Caracciolo

II "Gemini,, continua il volo malgrado 19 avarie a bordo II "Gemini,, continua il volo malgrado 19 avarie a bordo Nessuna di esse è tuttavia tale da pregiudicare un tranquillo ritorno a terra - Cooper e Conrad sono stanchi e snervati dall'immobilità e dalla mancanza di impegni; gran parte degli esperimenti scientifici sono stati annullati - Il direttore del volo, Kraft, dichiara: «Faremo il possibile per tenerli in orbita fino a domani» (Dal nostro corrispondente) Washington, 27 agosto. Gli astronauti del GemiJii 5 hanno ricevuto, questa mattina alle dieci, il permesso di rimanere per il settimo giorno nello spazio. Il direttore del progetto Christopher Kraft ha dichiarato che si farà di tutto per mantenerli in orbita come era nei progetti, fino a domenica mattina. Non si può dire ancora, tuttavia, se la cosa sarà possibile. Il Gemini è oramai ridotto a un oggetto inanimato che galleggia, alla velocità di ventottomila chilometri all'ora, intorno alla Terra, anchilosato da diciannove diverse avarie. Gordon Cooper e Charles Conrad, i due cosmonauti, sono stanchi del lunghissimo periodo, più di sei giorni, passato nello spazio incredibilmente ristretto delia cabina, senza potersi praticamente muovere e per di più dovendo affrontare la noia di lunghe ore di inattività. La mancanza di elettricità ha costretto il direttore del volo Christopher Kraft a ridurre di molto la quantità degli esperimenti che i due avrebbero dovuto realizzare. La Nasa non vuole richiamare in anticipo il Gemini soprattutto allo scopo di conoscere gli effetti sul corpo umano di una prolungata permanenza nello spazio, effetti su cui gli scienziati non sono ancora d'accordo. C'è chi sostiene infatti — senza nessuna prova precisa — che è pericoloso restare al di fuori della gravità terrestre per un periodo superiore ai sei giorni. E' un interrogativo questo di importanza fondamentale per l'avvenire dell'intero programma di esplorazioni spaziali. Il programma d'esplorazione umana della Luna, previsto sia dai russi, sia dagli americani per la line di questo decennio, potrebbe infatti dover essere rimandato; viaggi più lunghi, per i quali non sono state ancora (issate date nemmeno approssimative — come per esempio, l'esplorazione di Marte o di Venere — potrebbero dimostrarsi irrealizzabili. E' possibile beninteso che tali ansietà si dimostrino infondate; così come è possibile invece, ed è questa l'ipotesi più probabile, che vi sia ve-ramente qualche difficoltà di adattamento dell'uomo allo spazio, difficoltà però superabile. Ad esempio è concepibile che la composizione del sangue o il metabolismo possano essere mantenuti sotto controllo per evitare il deterioramento del fisico degli astronauti. Comunque la 2v"asa ha la necessità, prima di andare avanti con i suoi programmi, di avere le idee più chiare in proposito. Sarà possibile realizzare l'obbiettivo di mantenere la capsula per gli interi otto giorni preventivati in orbita? Nessuno dei guasti che si sono registrati finora è tale da imporre il ritorno o da pregiudicare la sua normalità. Le pile a combustione, come si è detto ieri, producono troppa acqua e quindi è stato necessario ridurne al massimo l'attività: comunque funzionano tuttora. Due razzi dei sedici installati a bordo, per un guasto alla camera di combustione non sono più in grado di dare nessuna spinta al satellite le cui possibilità di manovra risultano quindi ridotte. Le altre avarie sono tutte di importanza minore. Il loro nu mero piuttosto alto è 11 risul tato della lunghezza di questo viaggio spaziale che sottopone tutte le parti del Gemini a un'usura inconsueta. Le condizioni di Cooper e Conrad restano, ha detto il dottor Berry, direttore sanitario dell'esperimento, molto buone. Solo domani mattina sarà presa la decisione definitiva se mantenere il Gemini in orbita sino a domenica. Nicola Caracciolo

Persone citate: Charles Conrad, Christopher Kraft, Cooper, Gordon Cooper, Kraft

Luoghi citati: Washington