Anzolin: «la difesa Juvontina si farà valere all'Olimpico» di Giulio Accatino

Anzolin: «la difesa Juvontina si farà valere all'Olimpico» Anzolin: «la difesa Juvontina si farà valere all'Olimpico» Il portiere bianconero è Heriberto Herrera non certo di una buona prova ha ancora annunciato lo della sua squadra contro i schieramento - Probabile nerazzurri - il "trainer" l'impiego di Menichelli Heriberto Herrera pecca forse di pignoleria nei suoi metodi di allenamento, ed il medico e l'orologio sono i suoi unici consiglieri sull'argomento. Così chi non ha giocato tutta o parte della gara amichevole di mercoledì sera contro l'Atvidaberg, ieri mattina ha dovuto «lavorare» sul campo sotto gli ordini severi del tecnico paraguaiano. Cinesinho e Traspedini, ad esempio, erano stati sostituiti appena un quarto d'ora prima del termine della partita con gli svedesi, ma le spe-ranze di evitare il supplemento di fatica sono andate'deluse: anche per loro un quarto d'ora di allenamento a ritmo sostenuto. «La condizione fisica — dice infatti Heriberto Herrera — è la base del calcio; chi non si allena non può giocare in partita». E che la massima sia resa pratica dal tecnico ne hanno quotidiana conferma i bianconeri, che sembrano ormai avviati sulla via del miglior rendimento. Condizione atletica però non vuol dire ritmo di gara, questo viene naturalmente quando il fisico non fa sforzo per correre e giocare. La ricerca della perfezione è appunto la fase attuale del lavoro di Heriberto Herrera. Però non c'è tempo da perdere perché gli impegni ufficiali si avvicinano, e sono impegni di grande prestigio. Si comincerà infatti domenica niente meno che con la partita di finale della «Coppa Italia ». Come si presenta la squadra torinese alla prova con l'Inter? Ha speranze di poter superare la grande rivale? Quale sarà la formazione dei bianconeri? Tutte domande alle quali è difficile dare una risposta. Il tecnico paraguaiano (che sarebbe l'elemento più adatto a risolvere i quesiti) preferisce affidarsi a quelle risposte che non dicono proprio niente. « Speriamo, abbiamo lavorato bene, sono contento dei miei, deciderò la formazione dopo l'ultimo allenamento, forse addirittura a Roma». Tutto qui. Allora per sapere qualcosa di più necessita iniziare una sia pur breve indagine con i giocatori; non è che questi chiacchierino molto, qualcosa comunque si riesce a carpire. Castano ad esempio (è il capitano e ne ha diritto) parla del nuovo clima di assoluta tranquillità che regna nell'ambiente;_non dice che a ridare serenità alla squadra è stata la partenza di Sivori, elemento di grande personalità e pertanto pieno di complessi e di pretese, ma sarebbe facile per chiunque capire che la cessione di Sivori trova sempre maggiori consensi tra i giocatori. Anzolin parla della difesa. Anzolin quasi certamente giocherà a Roma e si sente sollevato per la ormai accertata guarigione: «Noi della difesa siamo a posto. Non dico che non prenderemo goals perche gli attaccanti dell'Inter sanno giocare bene al calcio e specialmente Corso e Suarez (in coppia) piazzano i calci di punizione nel modo più impensato. Però credo che non avranno il compito facile neppure loro ». Herrera non parla ed i giocatori dicono poco. Vediamo comunque di abbozzare egualmente la possibile formazione bianconera per la partita di domenica. Anzolin è certo, Leoncini dovrebbe giocare terzino mentre alcune perplessità si nutrono ancora per Gori, guarito, ma non completamente, dall'infortunio di Budapest; la mediana è fatta con Bercellino, Castano e Salvadore; in prima linea è possibile il recupero di Menichelli, mentre Traspedini dovrebbe essere centravanti, con Cinesinho e Del Sol come mezze ali. Per l'ala destra o Dell'Omodarme, o Bercellino II o Mazzia. Herrera comunque non ha detto niente. Mercoledì contro l'Atvidaberg la squadra ha avuto momenti buoni, altri meno vivaci, ma il progresso tattico rispetto allo scorso anno è parso a tutti evidente. Anche per questo non siamo riusciti a capire i fischi che sovente sono piovuti dagli spalti sul capo dei bianconeri. Facevano il loro dovere, ma i tifosi (amici od avversari) forse erano troppo esigenti. L'attuale Juventus è una squadra che ha dei limiti, è inutile nasconderlo. La difesa è una sicurezza, il centrocampo ha possibilità di gioco finché reggono la vena di Cinesinho e la « verve » di Del Sol, ma l'attacco è un'avventura con tutti i rischi che le avventure difficili comportano. Sia che giochi Traspedini o Bercellino, sia che ci sia o non ci sia Menichelli. E' un problema vecchio, che non può essere risolto con un colpo di bacchetta magica. In queste condizioni parlare di pronostico per InterJuventus è impossibile. Ripetiamo che l'ambiente dei giocatori è sereno, che se qualche lamentela c'è stata, questa riguarda i fischi e le critiche del pubblico che vengono considerati ingiusti. Forse lontano da Torino i bianconeri troveranno maggiore comprensione ed amici meno esigenti. Giulio Accatino

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