Migliorano le prospettive per l'industria europea

Migliorano le prospettive per l'industria europea Maggiore ottimismo nelle aziende Migliorano le prospettive per l'industria europea Il risultato di indagini svolte fra gli imprenditori dei paesi della Comunità sulla congiuntura attuale (Nostro servizio particolare) Bruxelles, 25 agosto. Il processo industriale nei Sei Paesi della Cee, considerati nel loro insieme, sembra aver superato la congiuntura negativa segnalata negli ultimi mesi del 1964 e all'inizio di quest'anno. Il relativo pessimismo che caratterizzava, salvo che nella Germania Occidentale, l'atteggiamento degli imprenditori si è attenuato; il grado di utilizzazione delle capacità produttive permane comunque basso in Belgio e soprattutto in Francia ed in Italia; per contro, in Germania esso rimane elevato; le tendenze al rialzo dei prezzi di vendita sono attualmente meno sensibili: questo in sintesi il giudizio che gli imprenditori della Comunità, interpellati nel periodo febbraio-maggio dagli appositi istituti di in- dagine nei singoli Paesi (per l'Italia dall'Iseo), danno sull'attuale momento dell'industria comunitaria. In Italia i primi lievi sintomi di ripresa si sono confermati, anche se al rapido miglioramento del clima psicologico non è seguito un altrettanto rapido risveglio dell'attività; in alcuni settori, un maggior dinamismo è stato favorito dall'espansione del consumo privato. Pur mantenendosi ad un livello nettamente inferiore alle capacità di assorbimento delle imprese, la domanda globale — secondo gli imprenditori — ha negli ultimi tempi registrato notevoli progressi. Le esportazioni, che fino ai primi mesi dell'anno erano limitate a compensare l'indebolimento dei mercati interni, continuano a svilupparsi in misura considerevole e si deve risalire all'estate 1962 per ritrovare una situazione altrettanto favorevole per le commissioni dall'estero. Nel settore dei prezzi il clima appare più calmo e gli aumenti dovrebbero restare moderati. Nella Repubblica Federale tedesca, dove la costante pressione della domanda, soprattutto interna, sostiene e stimola un'attività già vigorosa, la piena utilizzazione delle capacità produttive e la penuria di mano d'opera potrebbero rappresentare un ostacolo. In Francia i giudizi degli imprenditori fanno supporre che il rallentamento dell'espansione verificatosi per tutto il '64 fino agli inizi di quest'anno non sia proseguito. Le esportazioni continuano ad esercitare impulsi favorevoli; le prospettive di produzione sono divenute più positive negli ultimi mesi. Per quanto riguarda ì prezzi si ha l'impressione che la relativa evoluzione congiunturale resterà moderata. In Belgio la situazione appare scarsamente dinamica per il rallentamento della espansione della domanda globale. (Agenzia Italia)