La Riedl si afferma nel tennis Berruti eliminato nei 100 metri

La Riedl si afferma nel tennis Berruti eliminato nei 100 metri Primo successo italiano alle Universiadi di Budapest La Riedl si afferma nel tennis Berruti eliminato nei 100 metri La tennista azzurra ha battuto in finale la sovietica Ermolova per 4-6, 8-6, 6-0 - L'ex olimpionico si è classificato quinto in batteria con il tempo di 10"9 - Randy Matson ha scagliato il peso a metri 20,31 (Dal nostro inviato speciale) Budapest, 25 agosto. L'avv. Maria Teresa Riedl, iscritta alla facoltà di matematica di Bologna, ha conquistato la prima medaglia d'oro per l'Italia alle Universiadi 1965, vincendo la finalissima del singolare femminile contro la tennista sovietica Ermolova (4-6, 8-6. 6-0). Gli azzurri degli altri sport che erano accorsi sul campo per incoraggiare la loro collega, alla fine, quando la Riedl è scesa dal podio, l'hanno sollevata sulle spalle portandola in trionfo. Ma la vittoria di Maria Teresa Riedl non è stata facile come qualcuno voleva far credere alla vigilia. La sovietica Ermolova. che ha un fisico assai simile a quello della nostra rappresentante e che pratica anche io stesso tipo di gioco, impostando la propria azione sulla forza fisica, ha messo in difficoltà l'azzurra, e c'è stato un momento in cui sembrava che tutto dovesse andare storto per noi. Fu allora che venne fuori l'orgoglio, la forza di volontà, la determinazione della tennista di ita- fredda vittoria liana. Oggi, oltre alla medaglia del singolare femminile, è stata assegnata quella del doppio maschile, con un vero e proprio tour de force per i giocatori, alcuni dei quali dovevano ricuperare gli incontri rinviati ieri per la pioggia. La vittoria è toccata agli americani Fox e Dell, che hanno superato i sovietici Leyous e Likatchev. Majnli e Gaudenzi. dopo aver superato in mattinata una coppia tedesca, nell'incontro per il terzo posto con i rumeni Tiriac e Marmoreanu sono stati sconfitti per 6-2. 0-6, 2-6, 1-6. Maria Teresa Riedl non ha avuto nemmeno il tempo di tirare il fiato dopo la vittoria sulla Ermolova, ha dovuto subito scendere in campo per affrontare con Majoli, nella semifinale del doppio misto, la coppia rumena Dibar-Tiriac. La fatica accumulata nelle due ore e mezzo di fronte alla sovietica, ha avuto però un peso determinante sul rendimeli- to dell'azzurra, ed anche Majoli aveva la sua parte di stanchezza sulle spalle, cosicché la coppia italiana ha dovuto cedere agli avversari e dovrà accontentarsi di contendere la medaglia di bronzo agli olandesi Lepoutre e Schneider. All'Universiade, intanto, è entrata di scena l'atletica leggera e già, alla prima giornata ha dispensato le prime emozioni. Quella più grossa è venuta dai 100 metri, dove il cubano Figuerola, medaglia d'argento a Tokio, dopo aver vinto in mattinata la propria batteria, ha dovuto dichiarare forfait nella semifinale del pomeriggio a causa di uno stiramento procuratosi banalmente mentre stava riscaldandosi sul Campetto di allenamento. Livio Berruti, invece, non c arrivato nemmeno alla semifinale, s'è classificato quinto con I0"9 in una batteria facilissima, dove non c'era j alcun avversario di grande valore. Ma Berruti, lo ha affermato lui stesso, non si interessava a questa gara, è sceso in pista soltanto per saggiare le sue condizoni. Purtroppo l'atletica leggera non ha trovato alleato il tempo. Al caldo mediterraneo dei giorni scorsi, Budapest ha contrapposto oggi un freddo quasi pungente, per cui, perseverando queste condizioni atmosferiche, non si potranno avere grossi risultati. Oggi in campo azzurro sono andati comunque piuttosto bene i quattrocentisti Belio e Bruno Bianchi. Bianchi ha vinto la propria batteria in 48"9, Bello è arrivato secondo dietro all'olandese Van Herpen in 48"7 senza dare l'impressione di forzare, ed entrambi si sono qualificati per le semifinali in programma domani. Gli ottocentisti invece non sono riusciti a superare il primo ostacolo. Sicari con l'54"7 si è classificato ultimo nella batteria vinta dall'inglese Doulter, Carabelli in l'54"4 quinto in quella dominata dal tedesco Kemper. Randy Matson, il lanciatore di peso primatista del mondo, ha conquistato la prima medaglia dell'atletica leggera con una misura che è da considerarsi eccezionale in rapporto alle condizioni ambientali. Matson ha ottenuto un 20,31 che non è misura da tutti i giorni, visto che il suo limite mondiale è di ni. 21,51. L'olimpionico dei 5000 metri, l'americano Schul, è riuscito malgrado una caviglia in disordine e la minaccia del menisco, a qualificarsi per la finale con il sesto tempo, mentre gli azzurri Risi e De Palma, ultimo e penultimo nelle rispettive batterie, sono stati eliminati. In campo femminile assegnate le prime due medaglie: nel salto in alto vittoria della bulgara Blagoseva (1,65) e nel giavellotto successo della rumena Pennes, che ha raggiunto la misura di 59,22. In questa gara l'azzurra Mazzacurati s'è classificata a! nono posto con un lancio di m. 46,42. Un accenno agli azzurri del basket e della pallavolo. I cestisti hanno superato la Turchia per 71 a 70. Un risultato stiracchiato perché Dal Pozzo e compagni, che avevano terminato il primo tempo in vantaggio di 13 punti (54 a 41), nella ripresa hanno sottovalutato le possibilità degli avversari, si sono rilassati e i turchi ne hanno approfittato per mettere in atto un gioco veloce che li ha portati a minacciare il successo della compagine italiana. La squadra di pallavolo infine ha superato per 3 a 0 quella turca Vittorio Preve

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