Madre e figlio uccisi nell'auto e trascinati in mare a Noli da un'enorme frana che precipita sull'«Aurelio »

Madre e figlio uccisi nell'auto e trascinati in mare a Noli da un'enorme frana che precipita sull'«Aurelio » La sciagura lungo la riviera di Savona alla «« Curva del Leone Madre e figlio uccisi nell'auto e trascinati in mare a Noli da un'enorme frana che precipita sull'«Aurelio » Le vittime, milanesi, avevano 65 e 49 anni - La disgrazia è avvenuta nel pomeriggio alle 17, appena fuori della galleria «Malpasso» - Dalla parete, alta cento metri, piombano all'improvviso tonnellate e tonnellate di massi che colpiscono in pieno la vettura scaraventandola nel baratro - La pioggia di sassi investe anche altre due macchine: una di Milano, l'altra di Torino; i loro passeggeri, feriti lievemente, fuggono terrorizzati - Bloccata l'arteria fra Spotorno e Finale e deviato il traffico di migliaia di veicoli - Si temono nuovi crolli della montagna (Dal nostro corrispondente) Savona, 25 agosto. Sciagura con due morti, oggi pomeriggio, lungo la strada della riviera affollata di migliaia di auto di turisti e di villeggianti che rientravano dalle ferie. Una frana di tonnellate e tonnellate di roccia, forse provocata dalle piogge dei giortii scorsi, si è staccata all'improvviso dalla parete rocciosa alta cento metri che sovrasta l'< Aurelio* fra Noli e Varigotti, nella «Curia del Leone », poco dopo la galleria « Malpasso ». La frana ha travolto un'auto che transitava sull'arteria e a bordo della Quale viaggiava la signora Maria Graf, di 65 anni, nata a Monaco di Baviera in compagnia del figlio Fausto Mosca, di !,9 anni, entrambi residenti a Milano in via San Gregorio 48. L'auto, colpita da decine di massi del peso di diversi quintali l'uno, è stata scaraventata in mare: dopo un volo di oltre trenta metri la vettura si è inabissata adagiandosi su un fondale. Madre e figlio, riportati alla superficie da soccorritori immediatamente accorsi, sono stati trasportati all'ospedale di € San Paolo* a Savona. Un medico, il dott. Varaldo, ha tentato invano di richiamare in vita l'uomo con massaggi al cuore e con la respirazione « bocca a bocca », perché dava ancora lievi segni di vita. Per la donna invece non v'era più nulla da fare Dietro l'auto precipitata in mare, viaggiava un'altra vettura a due posti, sulla quale si trovavano l'altro figlio della Graf, Aristide Mosca di 15 anni e la sua fidanzata Nadia Boserga di 20, residente a Mi¬ lano in via Caccianino 21. I massi limino colpito anche la loro auto ma i due giovani, feriti soltanto di striscio, se la sono cavata con leggere contusioni; stasera sono ricoverati all'ospedale di Finale Ligure in preda a grave choc. Anche una « 1300 » piemontese (targata Torino 389606) è rimasta investita dalla frana che Ita danneggiato il tettuccio e il bagaglio della vettura: i suoi passeggeri (non ancora identificati) sono fuggiti terrorizzati lungo IW Aurelio* gridando: « Il terremoto, il terremoto! ». La sciagura è accaduta alle 17,20 all'altezza del chilometro 591,500; il luogo è detto < Curva del Leone* perché la spaccata di roccia sull'orlo della strada, molto simile a certi punti della Gardesana occidentale, per l'erosione del vento e della pioggia ha assunto la vaga forma di un leone. La tremenda pioggia di massi è stata udita a distanza come il rombo di un'esplosione. La guardia notturna Vincenzo Cugge, di 1,7 anni, che transitava poco distante in bicicletta ha detto: « Ho visto la macchina quasi sollevata in aria sprofondare nel baratro col muretto demolito. Mi sono affacciato e l'ho scorta già nell'acqua, in fondo alla scarpata ». Nella caduta dall'altezza di trenta e più metri i corpi della Graf e di suo figlio Fausto sono stati sbalzati fuori della vettura (una « Citroén* di vecchio modello) e recuperati da pescatori che si trovavano nella zona. La frana ha investito anche due motoscafi all'ancora e una imbarcazione a remi, che è affondata. Fortunatamente a bor¬ I a , e e e . e do dei natanti non c'era nessuno. Appena avuta notizia della sciagura sul posto sono accorsi il viceprefetto dott. Princiotta, il questore di Savona dott. De Stasio, il vice questore Barila,]il colonnello dei carabinieri Pagani, il maggiore Iadaresta, t: 1 m i 11 [ 1 < e m 1 n 1111111 m 111111 111.1 n : 11111:11 m comandante della Polizia Stradale di Savona, il commissario dott. Acerno. Il recupero dell'auto, finita su un fondale di otto metri, è stato effettuato dai Vigili del Fuoco di Sa vana, giunti sul posto con auto gru e carro-attrezzi. VAurelio è stata immedia-111 ' > i i 11111 1 n 1 > 1 1:11111 r 1111111111111111 11111 o e - tornente bloccata al traffico perché altri enormi massi rocciosi minacciano di precipitare e costituiscono un grave pericolo per la viabilità. Si sono formate due lungìie colonne di auto; il transito è rimasto per \lungo tempo completamente -ìinterrotto. Infine sono state 1111111111> 111111111111111i11111 ■ 11ii■ 111 1111111li111111 impartite disposizioni per dirottarlo, da Spotorno a Noli e viceversa, verso la località Groppino; quello pesante è stato dirottato attraverso un lungo itinerario, che passa da Altare, Millesimo e Calizzano. Sul posto sono giunti i tecnici dell'Anas per gli accertamenti e una visita al massiccio. Stasera la Prefettura di Savona ha comunicato che la frana, composta di materiali prevalentemente rocciosi, è di circa !,0 metri cubi di materiale. Ha confermato che, difficilmen te, il traffico potrà essere ripreso nel corso della notte a causa del pericolo di altre frane, perché la « Curva del Leone* è uno dei punti più orridi dell'* Aurelio », pericoloso per sua natura. C'è anche una stazione di avvistamento dell'impresa che ha l'incarico di sorvegliare il movimento franoso della parete rocciosa. A tarda ora una grande folla dì curiosi e villeggianti sosta sul posto. m. fi. 1 Il relitto dell'auto scagliata in mare recuperato dai vigili del fuoco. A destra la vettura dei torinesi investita dalla valanga di massi