La «Gemini» prosegue il suo volo starà in orbita almeno fino a stasera di Nicola Caracciolo

La «Gemini» prosegue il suo volo starà in orbita almeno fino a stasera Leu coraggiosa impresa di Cooper e Conrad La «Gemini» prosegue il suo volo starà in orbita almeno fino a stasera Gli astronauti autorizzati a continuare il viaggio per tutta la giornata di oggi - Alle 17 ora italiana (47a orbita) da terra si deciderà se richiamare o no la navicella: in caso affermativo la capsula scenderà nell'Atlantico al largo della Florida - Le batterie elettriche funzionano ad un livello inferiore al normale, ma costante - Cauto ottimismo a Cape Kennedy: non si esclude che la "Gemini" possa restare nel cosmo per tutti gli otto giorni previsti - Ripresi gli esperimenti scientifici: riuscito un "appuntamento spaziale" simulato - Cooper e Conrad stanno bene: hanno dormito 10 ore, mangiano regolarmente, cantano e scherzano con la base di ascolto (Dal nostro corrispondente) Washington, 23 agosto. Gli astronauti Gordon Cooper e Charles Conrad hanno ricevuto oggi dal direttore del progetto Gemini, Christopher Columbus Kraft, il « via libera » per restare un altro giorno nello spazio. Saranno richiamati sulla Terra al più presto domani verso mezzogiorno (ore 17 italiane), al termine della loro Jf7" orbita. In quel caso scenderanno nell'Oceano Atlantico al largo della Florida. Ma in questo momento in America c'è molto ottimismo e si spera che essi riescano a restare nello spazio per gli interi otto giorni previsti inizialmente, riuscendo così a strappare ai russi il primato del più lungo volo umano cosmico. La «fuel ceti», la batteria che rifornisce di elettricità tutte le apparecchiature del Gemini, funziona' a un livello di poco inferiore al normale ma postante. I timori di sabato, che essa potesse spegnersi completamente facendo-fallire l'esperimento, non si sono avverati. '-. Il volo del « Gemini 5° » aveva due obbiettivi principali, il primo era quello di riuscire ,a realizzare un appuntamento nello spazio, tentativo che appunto per la crisi alle « fuel cells » non è staio possibile realizzare sabato. L'altro è quello di provare la capacità umana dì resistere per un prolungato periodo di tempo nello spazio in condizioni di assenza di peso, prova che è tuttora in corso. Al tentativo di appuntamento, comunque, gli americani non hanno rinunciato del tutto: oggi, infatti, ir Gemini ha compiuto una complicata serie di manovre per entrare in contatto con un « razzo fantasma » teoricamente lanciato da terra. Gli scienziati della Nasa, cioè, per provare ugualmente la capacità e la precisione di manovra del Gemini, hanno calcolato quale sarebbe stata la rotta e la velocità di un razzo Agena partito da un determinato punto della Terra in dire zìone del Gemini (e che in realtà poi non è stato lanciato). Il Gemini ha Quindi compiuto le manovre necessarie per entrare in suo contatto in un certo punto dello spazio, manovre che hanno avuto pieno successo Sarebbe un errore pensare che questo tentativo è stato fatto per ragioni di propaganda. In realtà gli scienziati della Nasa si rendono conto benissimo che dal punto di vista dell'opinione pubblica sia americana sia mondiale, un « ap puntamento simulato » non ha certamente né può avere la stessa importanza di un reale incontro tra due vei coli spaziali. Il vero moti vo è che gli americani si sono convinti dì non poter rinunciare a nessuna possibilità di acquistare nuove esperienze. I tempi per la corsa spaziale con i russi si vanno strìngendo. Il vantaggio degli astronauti sovietici che ancora 'l'anno scorso sembrava decisivo si è assottigliato di molto ed è oggi impossibile prevedere chi dei due contendenti finirà con il prevalere inviando per primo un equipaggio umano sulla Luna. Di certo c'è comunque il fatto che un minimo errore e un minimo ritardo possono bastare a determinare l'esito della gara. E' questo, detto per inciso, il motivo per cui gli americani hanno negli ultimi mesi accelerato i loro programmi e hanno dimostrato tanta determinazione nel portare avanti, contro tutte le difficoltà, l'impresa del « Gemini 5° ». La manovra dì oggi si è svolta in quattro tempi. Si è trattato di quattro successive accensioni dei razi di bordo destinate a modificare la rotta del « Gemini 5" » e a portarlo accanto al « razzo fantasma ». La manovra iniziata alle 12,50 (ora americana) è terminaia alle 15,^7 con pieno successo. Il precedente tentativo di appuntamento nello spazio si è avuto con il « Gemini 4° » tteZ giugno scorso. Non riuscì per vari inconvenienti, il più grave dei quali sembra sia stato il cattivo funzionamento di una calcolatrice elettronica}, Per il resto le condizioni dei due astronauti sembra- ilo eccellenti. Ad un certo momento Cooper si è lamentato che il programma di lavoro loro assegnato da terra era troppo intenso e che non era possibile mantenere in ordine la cabina Comunque, malgrado ciò, i due sembravano d'eccellen te umore. Cooper alla radio si è messo a cantare, ha scherzato con l'operatore della torre d'ascolto del centro spaziale di Houston (il pilota del <•; Gemini 4° » Me Divitt) e ha chiesto notizie di sua moglie e dei suoi figli. Durante la seconda giornata di volo, Cooper e Conrad hanno dormito 10 ore ciascuno mentre durante la prima avevano dormito solo due ore. La lieve raucedine della quale soffre Conrad non sembra turbare eccessivamente l'interessato mentre il sistema di riscaldamento interno della sua tuta spaziale è ridiventato normale. Per quanto riguarda l'alimentazione dei cosmonauti, c'è stato un mutamento, dovuto al fatto che Conrad e Cooper non erano riusciti, durante il primo giorno di volo, a consumare tutto il cibo previsto, ripar tìto in tre pasti principali e due « spuntini »; è stato ora deciso che i cosmonauti consumeranno solo tre pasti e cioè la prima colazione, la seconda colazione ed il pranzo. Man mano che ci si avvicina ad un terzo della durata dì questo affascinante esperimento, il suo successoi si va delincando sempre più nettamente: l'impressione è stata bene sintetizzata dal direttore di volo, Eugene Krantz, quando ha detto: « Dopo la " suspense " dei primi due giorni, stiamo passando all'ordinaria amministrazione ». Nicola Caracciolo Il direttore del volo « Gemini 5 », Christopher Kraft, a destra, durante la conferenza stampa tenuta ad Houston sull'impresa spaziale americana (Tel. A. P.)

Luoghi citati: America, Houston, Washington