Tredici causani

Tredici causani Un distro di Nat King Cole Tredici causani E' apparso recentemente un altro disco, «il meglio n. 2» di Nat King Cole, il cantante negro che fu uno dei più grandi della canzone del nostro tempo. Commuove ascoltarlo attraverso le tredici canzoni incise in questo disco e constatare che non invecchia, che non stona con il nostro tempo; la sua canzone e il suo modo di can•are, cosi « all'antica », sono freschi, melodiosi e mai di cattivo gusto Il disco è interessante (e divertente) per il collezionista italiano: Nat King Cole canta infatti tre canzoni italiane («Love», tradotta in omaggio agli ascoltatori italiani, «Permettete signorina» e «Tu sei cosi amabile») e tre spagnole («Vaya con Dios ». « Maria Elena » e «Tres palabras»). Nat King Cole pronuncia con difficoltà e con forte accento straniero le paiole italiane e spagnole ma si percepisce la sua modestia e un certo affettuoso divertimento che il cantante ha messo In queste sue in¬ terpretazioni. Spontaneo viene il confronto con molti dei nostri cantanti che non sanno invece fare altrettanto Molti storpiano il buon italiano con un inutile e spesso sbagliato accento inglese (Mina o Fred Bongusto, per esempio); molti affrontano interpretazioni in inglese, francese o spagnolo, convinti di essere padroni della lingua, mentre sbagliano. Non è meglio fare come facevano Nat King Cole o Ertha Kitt. che, consci di sbagliare, ci si divertivano? Comunque, tra le canzoni non americane, « Vaya con Dios» e «Permettete signorina » ci sono parse le meglio interpretate. A queste sei canzoni italiane e spagnole si aggiungono nel disco I vecchi cavalli di battaglia di Nat King Cole: «Those lazy hazy crazy days of summer » e « When you are smiling » sulla prima facciata, e « My true Carrie love » e il famoso «Ramblin rose», sulla seconda. - r. la.

Persone citate: Fred Bongusto, King Cole, Kitt, Maria Elena

Luoghi citati: Tres