Sentenza per le stragi di Auschwitz sei ergastoli, undici pene lievi, tre assolti

Sentenza per le stragi di Auschwitz sei ergastoli, undici pene lievi, tre assolti Terminalo dopo 20 mesi il processo di Francoforte Sentenza per le stragi di Auschwitz sei ergastoli, undici pene lievi, tre assolti Nel campo di sterminio furono uccisi due milioni e mezzo di persone - Il giudice dichiara: « Non è stato un processo politico: abbiamo giudicato dei criminali e punito sólo i delitti provati » - Ecco alcune delle condanne: Mulka, 14 anni per 3000 omicidi; Capesius, 9 anni per 8 mila omicidi; Frank, 7 anni per 6000 omicidi - Nessun commento del pubblico - Uno degli assolti dichiara: «Eravamo dei piccoli ingranaggi di una grande macchina» (Dal nostro corrispondente) Bonn, 19 agosto. Dopo venti mesi di udienze, il tribunale di Francoforte ha pronunciato oggi la sentenza contro gli aguzzini del campo di sterminio di Auschwitz. Sei imputati sono stati condannati all'ergastolo, undici a pene varianti fra i tre e i quattordici anni, tre sono stati assolti. Nell'atroce « Lager » furono massacrati due milioni e mezzo di uomini, donne, bambini. Il presidente del tribunale, dottor Hofmeyer, dopo avere letto la sentenza ha dichiarato: « Questo processo, che giunge ora al termine, ha qualcosa di eccezionale. Abbiamo avuto 360 testimoni, di cui 100 tedeschi. Le loro testimonianze e i documenti ci hanno de- scritto l'inferno collegato al nome di Auschwitz. Non e stato un processo di pura forma nel quale le decisioni fossero già preventivamente stabilite. La Corte ha fatto tutto ciò che poteva per scoprire la verità. Suo compito peraltro è stato quello di valutare la colpevolezza dal punto di vista criminale e non politico o morale. « H tribunale — ha proseguito il presidente — ha tenuto conto soltanto dei delitti che sono stati dimostrati senza ombra di dubbio. L'assassinio in massa non è contemplato dai libri di giurisprudenza. Anche quando fu ucciso un numero imprecisato di persone, potevamo condannare solo nei casi dimostrati senza incertezze ». Gli imputati hanno ascoltato senza batter ciglio, impassibili, hanno mantenuto fino alla fine l'atteggiamento duro, orgoglioso, che aveva caratterizzato il loro ingresso in tribunale venti mesi fa, il 20 dicembre del 1963. Soltanto il più anziano di loro, il settantenne Robert Mulka, ex vice-comandante del campo, ha tradito stanchezza e perplessità. Egli, come gli altri, aveva insistito sulla tesi dell'innocenza, dell'esecuzione di ordini superiori; forse si aspettava di essere assolto. Ecco le sentenze. I sei ergastoli — massima pena prevista dal Codice tedesco dopo l'abolizione della pena di morte — sono stati in flitti a: Wilhelm Boger, 58 anni, maggiore delle SS; aveva ammesso di aver frustato a sangue migliaia di prigionieri; è stato riconosciuto colpevole di Uff omicidi e di complicità in altri 1000 omicidi; Franz Hoffmann, 59 an ni, capitano delle SS; riconosciuto colpevole di un omicidio, e complice in altri 2250; Oswald Kaduk, 58 anni, sergente delle SS; l'uomo che aveva escogitato un me todo personale per uccidere i prigionieri: li faceva sten dere per terra, metteva loro sulla gola una canna e poi saltava a piedi giunti sulle estremità della canna; stato riconosciuto colpevole di 10 omicidi con questo sistema, e complice in altri 1000 assassina; Stefan Baretzki, lf6 anni, caporale delle SS; si era vantato con sua madre di « lavorare in un posto dove si brucia la gente » ; riconosciuto colpevole di oin- , i 6 anni a Bruno Schalge, 62 anni, comandante dei servizi di sicurezza del campo, complice in 80 omicidi; 5 anni a Klaus Dilewski, aiutante di Boger, complice in 1500 omicidi; lf anni e 6 mesi a Herbert Scherpe, 58 anni, infermiere, complice in 900 omicidi; 4 anni a Pery Broad, lf\ anni, di origine brasiliana, complice in 8000 omicidi, ma anch'egli molto giovane a quél tempo, e comunque difeso da qualche testimone; 3 anni e 6 mesi a Emil Hantl, 62 anni, infermiere, complice in 380 omicidi; 3 anni e 3 mesi al dottor Franz Lucas, 53 anni, complice del suo collega Frank. Assolti sono stati: il dottor Willy Schatz, di 60 anni, dentista, e due SS di minor grado, Arthur Breitwieser e Johann Schoberth. La pubblica accusa aveva chiesto l'ergastolo per 16 imputati; 12 anni per Herbert Scherpe ed Emil Hantl; l'assoluzione per Arthur Breitwieser e Johann Schoberth. Stamane, quando il presidente ha aperto l'ultima udienza del processo per leggere la sentenza, l'aula del tribunale era gremita di pubblico. Le parole con cui il giudice ha terminato la lettura del verdetto sono scese in un silenzio assoluto: «Anche se tutti gli imputati fossero stati con dannati all'ergastolo, que sta pena non sarebbe stata sufficiente per rendere giù stizia a tutti gli sventurati rimasti uccisi in quel campo di sterminio. Non basterebbe l'arco di tempo di un'intera vita umana per espiare le tragedie avvenute vent'anni fa ad Auschwitz ». Quando il pubblico ha incominciato a uscire, un ebreo svizzero che aveva avuto numerosi parenti morti ad Auschwitz, Justin Meyer, di 37 anni, si è avvicinato ad uno degli assolti e gli ha detto: « Come va, dottor Schatz? ». Il dottor Willy Schatz, ex dentista del campo, per il quale il p. vi. aveva chiesto l'ergastolo, si era sempre rifiutato di parlare col pubblico. Ma questa volta ha risposto: « Eravamo tutti piccoli ingranaggi di una grande macchina ». « Ma non avevate la possibilità di salvare vite umane ? ». « Su questo punto avete ragione », ha ammesso Schatz. « Sicché siete tutti responsabili ». « Su questo punto avete ragione », ha ripetuto Schatz. « Non siamo stati abbastanza attivi nell'impe dire i crimini. In questo senso tutti siamo colpevoli ». Schoberth, rideva. t. s. que omicidi e di complicità in altri 8000; Joseph Klehr, 60 anni, infermiere; riconosciuto colpevole di aver ucciso ff.75 internati con punture di fenolo al cuore, e complice in altri 3000 omicidi; Emil Bednarek, 58 anni, internato messosi al servizio degli aguzzini per migliorare la propria razione alimentare; riconosciuto colpevole di llf omicidi; A Klehr, Baretzki e Boger sono stati rispettivamente inflitti, oltre alla prigione a vita, anche 15, 8 e 5 anni di lavori forzati. Le altre condanne sono state così inflitte: H anni all'aiutante del comandante del campo, il settantenne Robert Mulka, riconosciuto colpevole di complicità in 3000 omicidi; 10 anni a Hans Stark, Iflf anni, riconosciuto colpevole di '-ih omicidi e di com plicità in altri 300, che si \ ,, - j.. 7~ —i ~ è salvato dall'ergastolo solo per la sua giovane età al tempo dei delitti; 9 anni al dottor Victor Capesius, il dentista che estirpava i denti d'oro delle vittime, riconosciuto colpevole di complicità in 8000 omicidi; II nazista Boger lascia il tribunale di Francoforte ieri dopo la condanna all'ergastolo (Telefoto Ansa) 7 anni a Karl Hoecker, 53 anni, aiutante di Mulka, complice in 3000 omicidi; 7 anni al dottor Willy Frank, che aiutava a selezionare i candidati alla camera a gas, complice in 6000 omicidi;

Luoghi citati: Auschwitz, Baretzki, Bonn, Francoforte, Klehr