Consorzio tra Piemonte e Liguria per un Parco naturale delle Langhe

Consorzio tra Piemonte e Liguria per un Parco naturale delle Langhe Iniziativa di Cuneo a favore di 107 comuni Consorzio tra Piemonte e Liguria per un Parco naturale delle Langhe Il progetto, oltre a difendere le caratteristiche della zona, mira alla creazione di attrezzature turistiche - Con la zona di Alba sono interessate al "piano" le province di Asti, Alessandria e Savona ('Val nostro inviato speciale) Alba, 18 agosto. Mentre la provincia di Asti si propone di sviluppare il turismo nel Monferrato, a Cuneo si progetta la costituzione di un Consorzio piemontese-ligure per un Parco naturale delle Langhe. Monferrato e Langhe sono zone storiche e geografiche con spiccate caratteristiche economiche, ma entrambe so no spaccate da assurdi confini provinciali. Il Monferrato c diviso fra le province di Asti Torino e Alessandria; le Langhe sono amministrativamente spezzate fra le province di Cuneo, Asti, Savona e Ale sandria. Ogni progetto per valorizzare il Monferrato o le Langhe urta, poco o tanto, contro frontiere di provincia Non sono frontiere invalicabili: perciò, non potendo modificarle (ne sortirebbero altre complesse situazioni territoriali), a Cuneo si pensa di invitare tutte le province interessate a unirsi per intra prendere un'azione in favore rielle Langhe. Il progetto, dell'arch. Giam Piero Vigliano, è presentato dalla rivista «Cuneo, provili eia gronda » che fa capo alla Camera dì Commercio, all'Am ministrazione provinciale e all'Ente per il turismo: è uno studio che viene proposto all'esame e alla discussione degli enti interessati. Le Langhe comprendono 107 Comuni così ripartiti: 80 in provincia di Cuneo, 15 nel l'Astigiano, 5 nell'Alessandrino e 7 in provincia di Savona Superfìcie 126 mila ettari, popolazione 124 mila abitanti. « Non vi è guida turistica — scrive l'arch. Vigliano — che trattando del Piemonte non si soffermi a descrivere le Langhe, a lodare il ben di Dìo che vi si trova, a decantare l'ammirazione di coloro che le conobbero e apprezzarono in passato, a cominciare du Plinio. Intanto, però, il uroblema delle Langhe rimano insoluto». Infatti tutti sanno che le Langhe offrono stupendi panorami, paesaggi severi e ridenti, vini pregiati e cucina prelibata, e una ricchezza di fauna e di flora non ancora devastata dall'invadenza dell'uomo, ma pochi percorrono quella grande fascia di colline. E nemmeno si vuole che un'improvvisa irruzione ne dì strugga il fascino con frenetiche speculazioni turistiche. L'istituzione di un grande parco naturale ligure-piemon tese dovrebbe difendere le caratteristiche maturali della zona, Individuare e sviluppare le risorse esistenti, e promuovere e disciplinare la sistemazione delle strade, la costruzione di alberghi, « motel » e «campings» nei centri adatti, creare villaggi di vacanza in paesi che dispongono di case disabitate. E' un programma che presenta cine aspetti distinti: la difesa della natura con l'istituzione del « parco naturale ». e la creazione di un'attrezzatura turistica ai margini del parco o in aree prescelte. «L'iniziativa — afferma Io studio dell'arch. Vigliano — potrebbe far capo alle province di Cuneo, Asti e Alessandria, ed essere estesa anche alle province di Torino. Genova r. Savona, nonché alla città di Torino ». Nelle Langhe esistono centri urbani su cui gravitano centri minori e intere vallate, e che formano pertanto « poli di attrazione». Eccone alcuni: Alba e Cortemilia; Dogliani e Ceva che a loro volta gravitano su Mondovì; Cairo Montenotte per la fascia di comuni in provincia di Savona; Santo Stefano Belbo per i comuni delle valli Tinella e Belbo che a loro volta gravitano su Canoni e Nizza. I comuni delle valli Bormida di Millesimo e di Spigno, invece, gravitano su Acqui. I centri abitati che sorgono sulle colline o nei brevi pianori possiedono capolavori di arte nei loro edifici civili e sacri, come Alba, Neive, La Morra, Novello, Monforte, Dogliani, Murazzano; altri hanno conservato nel complesso le linee degli antichi borghi medievali, come Ceva, Priero, Cairo. Millesimo, Bistagno. I castelli — in buone condizioni 0 in rovina — che torreggiano sulle colline, aggiungono un fascino di altri tempi al paesaggio. Le Langhe sono raggiungibili dalle maggiori città piemontesi e liguri per buone strade, come la statale 29 che congiunge Torino, per Alba e Cortemilia, alla Riviera di Ponente; e la statale 30 che da Alessandria porta ad Acqui, Bistagno, Piana Crixia e all'autostrada Torino-Savona. Altre strade si internano nelle Langhe e aprono percorsi e « circuiti » turistici toccando i centri più caratteristici e i più celebri punti panoramici. L'autostrada Torino-Savona (è prossima l'apertura del tratto Fossano-Ceva). lambisce 1 confini occidentali delle Langhe. e la progettata Alessandria-Ovada-VoItri ne seguirà : confini orientali, mentre la statale direttissima Asti-Alba ne segna il margine settentrionale. L'elogio delle Langhe « stampato su tutte le guide turistiche » e l'invito a visitarle potrebbe trovare ascolto anche fra i turisti provenienti dai trafori alpini e fra quelli che affollano le strade della Riviera. Le Langhe sono il più pittoresco retroterra delle province di Savona e Imperia. Qual- AsaAcfche giorno di sosta sugli ariosi |tbelvedere delle Langhe. la visita a castelli e paesi caratteristici, e l'assaggio delle più ghiotte specialità della cucina piemontese possono costituire una serena parentesi di riposo nel turbinoso ritmo d'un lungo viaggio turistico. e> J# nvmsdvtil un i imi mi ni 1111j11;

Persone citate: Dogliani, Monforte, Murazzano, Novello, Piero Vigliano, Ponente, Priero, Tinella, Vigliano