Il Vaticano smentiscea che il Papa sia indisposto

Il Vaticano smentiscea che il Papa sia indisposto Il Vaticano smentiscea che il Papa sia indisposto Si erano diffuse a Roma voci allarmate - Domenica Paolo VI ha assistito ad una festa all'aperto dei seminaristi di «Propaganda Fide» e di un gruppo di studentesse africane (Dal nostro corrispondente) Città del Vaticano, 16 agosto. Fonti ufficiali vaticane definiscono priva di ogni fondamento ia notizia sull'affezione ulcerale che, secondo notizie diffuse da organi di stampa, avrebbe colpito il Papa. Si afferma che le condizioni di salute di Paolo VI sono ottime, come un gran numero di persone ha potuto constatare anche in occasione di assai recenti manifestazioni religiose alle Quali il Papa è intervenuto. Si apprende, da altra fonte che ieri, alla cerimonia e alla festa all'aperto svoltasi al collegio di Propaganda Fide di Castelgandolfo, era anche il dott. Mario Fontana, il quale, oltre ad essere medico personale del Papa, è da molti anni sanitario del collegio di Propaganda Fide, dal quale appunto era stato invitato. Dal modo usato da Paolo VI nel salutare il suo medico, molti hanno creduto di poter chiaramente rilevare che il Papa non Ut vedeva da diverso tempo La festa ili ieri si e svolta nella residenza estiva di Propaganda Fide a poche centinaia di metri da quella del Pontefice a Castelgandolfo. I seminaristi hanno preparato un ambiente molto più simile ad un angolo di foresta che ai giardini all'italiana ordinati e geometrici della villa pontifìcia. Tra gli alberi e vicino alle siepi, seduti sopra i muretti di cinta, apparivano giovani e ragazze di ogni provenienza. dall'Africa all'Australia. all'America del Sud. Oltre ai seminaristi del Collegio, che vengono a Roma dalle terre di missione, erano giunti infatti per incontrarsi con Paolo VI anche 50 studenti laici africani con i loro abiti variopinti. Il Papa si è recato tra loro nel pomeriggio. Lo hanno fatto sedere su un trono sotto un grande leccio e tutti gli studenti si sono affollati attorno. Paolo VI ha ringraziato, ha esortato gli studenti a trarre buon frutto dalla loro esperienza romana ed ha rivolto un incoraggiamento a 64 suddiaconi, consacrati la mattina, mettendo in rilievo che nella loro definitiva decisione di diventare operai di Cristo vi era qualcosa di eroico. Quindi è iniziata la rappresentazione dei seminaristi, alla presenza del Pontefice e dei dìvertìtissimi prelati, seduti sulle poltrone a cerchio sul prato. Si trattava di canti e di ritmi con singolari accenni di danza eseguiti da alunni messicani, ugandesi, coreani, cinesi, indiani, maori e delle isole Figi, ogni gruppo con i loro strumenti caratteristici, tamburi, chitarre, nacchere strumenti a percussione. Quando gli ugandesi hanno eseguito il ritmico oratorio dei quaranta martiri del loro paese, le studentesse africane, che sorridevano sotto i loro altissimi e vivaci turbanti di seta, hanno cominciato a rompere le file e ad accennare qualche passo di danza. Il Papa ha sorriso, invitandole a non for malizzarsi, con un gesto della mano, ma una risata generale le ha trattenute. I seminaristi maori e delle isole Figi, bianchi e neri, han no concluso con un addio fi Stirato da gesti simbolici e ritmato da richiami gutturali. Prima di andarsene, Pao lo VI ha voluto lasciare un suo i\_ordo ai nuovi suddia coni. I 64 giovani si sono messi in fila davanti al trono e a tutti il Papa ha donato un breviario con il suo autogra fo, ammettendoli al bacio del la mano. f, p#

Persone citate: Mario Fontana, Paolo Vi

Luoghi citati: Africa, America Del Sud, Australia, Città Del Vaticano, Figi, Roma