Papandreu abbandonato da una ventina di deputati di Alberto Ronchey

Papandreu abbandonato da una ventina di deputati Papandreu abbandonato da una ventina di deputati Il gruppo dei dissidenti fa capo a Stefanopulos e Tsirimokos • Il re ha provocato un'altra scissione nel partito del "premier" deposto, ma è dubbio che formi un governo (Dal nostro inviato speciale) Atene, 14 agosto. La reggia è ormai quasi certa di ottenere una nuova scissione del partito di Papandreu. Lunedì una ventina fra i 145 deputati che ancora seguono il leader liberale si proclameranno indipendenti. Li guidano Stefanopulos (che già rinunciò all'incarico offertogli dal re) e Tsirimokos. Nella settimana, re Costantino tenterà per la terza volta la formazione d'un governo che gli consenta di evitare le elezioni immediate e di mantenere l'ostracismo contro Giorgio Papandreu. La operazione potrà riuscire, sebbene sussistano alcuni dubbi: ma in ogni caso il risultato sarà fragile all'estremo. Papandreu è deciso a rivolgersi al popolo, viaggiando da un capo all'altro della Grecia, villaggio per villaggio. Oggi ha detto ancora una volta che resisterà alla pressione dal basso verso un « fronte popolare », ma condurrà la battaglia da solo in nome della pura e semplice democrazia. La forza di questo vecchio •^leader», che giunto all'età di settantotto anni sfida la monarchia, è confermata dal fatto stesso che la corte si oppone con ogni mezzo alle elezioni immediate. La debolezza del governo che potrà nascere per volontà della reggia è nella composizione stessa della scarsa maggioranza parlamentare ottenibile: 99 voti della destra karamanlista, 8 voti di una minoranza clientelare guidata dal moderato Markezinis, 24 voti del primo gruppo dissidente che si staccò dall'Unione di centro (ossia il gruppo Novas-Mitsotakis) e una ventina di voti dei nuovi dissidenti attirati dalla corte dopo un mese di crisi. La forza dominante sarà di destra, mentre le elezioni del '64 avevano dato una maggioranza assoluta di centro-sinistra. Sul terreno tecnico-parlamentare, la corte è prossima ad ottenere ormai ciò che voleva, anche se a caro prezzo. A scadenza meno immediata e in una prospettiva più vasta, Papandreu può sollevare il paese e imporre prima o poi a re Costantino una sconfitta simile a quella che l'altro re Costantino di Grecia subì per opera di Venizelos. Alberto Ronchey

Persone citate: Giorgio Papandreu, Mitsotakis, Papandreu

Luoghi citati: Atene, Grecia, Stefanopulos