Uccide una fruttivendola accusata di stregoneria sparandole due fucilate da un buco nel muro
Uccide una fruttivendola accusata di stregoneria sparandole due fucilate da un buco nel muro Assurdo delitto in una borgata di Palermo Uccide una fruttivendola accusata di stregoneria sparandole due fucilate da un buco nel muro L'omicida, un uomo di trentanove anni, era convinto che la donna avesse causato la morte del padre e della sorella - Istigato dalla madre ha teso un agguato alla vittima assassinandola di notte a colpi di lupara (Dal nostro corrispondente) limPalermo, 11 agosto, j faLa nlontia uccisa la sera delUndue agosto nella borgata Spe-U"rane di Palermo, fu assassi-\enata perché accusata di atre- Pgoneria. L'omicida ed i suoi'rcomplici (suo fratello e sua madre) sono stati arrestati, nMaria Mazzola, una frutti-\suVendola di 59 anni, fu uccisa',1"alle Z0 di sera con due colpi] tedi fucile caricato a lupara\i°mentre, chiusa la saracinesca.™del suo piccolo negozio di Afrutta e verdura, si appresta-\teva a far ritorno alla sua abi-\dtazione distante circa cento\NUmetri. Fu subito accertato che ì colpi di fucile erano stati esplosi da un buco praticato in un muro, che costeggia la strada che porta da Palermo alla borgata Sperone. Le indagini si presentavano difficili. Maria Mazzola era conosciuta in tutta la borgata e tutti ne parlavano bene: il marito ed i sei figli non avevano mai avuto che dire con nessuno; mancava qualunque aggancio che potesse orientare gli inquirenti. Ieri l'altro si è avuto uno spiraglio che doveva portare la politila sulla giusta pista: infuesctaspluricocomcamrecg ima delle persona interrogate faceva capire che la donna era Undìóata da alcuni abitanti deiU" frazione come una strega e ehe, forse, i fratelli Ferriolo Potevano dire qualcosa in merito. Giuseppe Ferriolo di 30 anni. ed Antonio di 1,1, venivano subito condotti negli uffici del1" Mobile. Negavano disperatemente ed a sostegno della i°ro tesi affermavano di esse™ stati i primi a soccorrere Afarla Mazzola colpita a morte- Ma aoU inquirenti questa dichi"razione non appariva NUtfioiente. Chi aveva sparato, infatti, poteva aver gettato il fucile in un campo tiicino ed essere poi corso sul luogo in cui era caduta la vittima, tentando così di allontanare i sospetti dal proprio capo. Dopo unghi interrogatori ieri i Ferriolo hanno incominciato a contraddirsi ed hanno finito con raccontare tutta la verità. Sedici anni fa il loro pad. a morì fra atroci dolori le cui cause non furono accertate dai medici. Tre anni dopo una sorella fece la stessa fine. I Ferriolo erano convinti che ad uccidere i loro congiunti fosse stata proprio Maria Mazzola. Antonio, soprattutto, aveva ben fissa questa idea in testa e temeva che prima o poi la donna avrebbe fatto fare la stessa fine a lui ed al fratello. Circa un mese fa fu colto da dolori e, siouro di seguire la stessa sorte del padre e della sorella, si rivolse alla madre, Rosalia Orlando di fio anni. La donna non ebbe dubbi sul da farsi. Certa anch'essa di misteriosi rapporti che intercorrevano tra il diavolo e la fruttivendola chiamò l'altro figlio, Giuseppe, e gli disse chiaramente die bisognava eliminare la strega, altrimenti tutti i Ferriolo avrebbero fatto la fine di suo marito e della figlia. Giuseppe acquistò un fucile da caccia ed attese il momento opportuno per agire. La sera del 2 agosto a Sperone mancò la luce. Antonio se ne accorse e si precipitò dal fratello; gli comunicò di avere praticato un buco nel muro attraverso il quale avrebbe potuto agire indisturbato e lo convinse ad uccidere. Maria Mazzola, colpita da due fucilate a lupara (e la prima donna vittima dei terribili panettoni) si abbatté sul selciato del marciapiede. Con un autobus venne accompagnata al pronto soccorso dove però giunse cadavere. Stamane, dopo avere resa piena confessione, Giuseppe Ferriolo ha detto, a giustificazione del suo delitto: «Almeno mio fratello morirà di morte naturale ed io e mia madre potremo vivere tranquilli ». E' stato denunciato per omicidio premeditato, il fratello per concorso e la madre per istigazione, f. d.
Persone citate: Giuseppe Ferriolo, Maria Mazzola, Rosalia Orlando
Luoghi citati: Palermo
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