«Carlo V» di Krenek a Monaco in uno spettacolo d'eccezione

«Carlo V» di Krenek a Monaco in uno spettacolo d'eccezione «Carlo V» di Krenek a Monaco in uno spettacolo d'eccezione L'opera diretta dal compositore, oggi settantacinquenne - Il suo carattere di avanguardia è precocemente invecchiato in trent'anni (Nostro servizio particolare) Monaco di Baviera, 10 agosto. Sul palcoscenico dell'Opera di Stato di Monaco, dove si rappresenta « Carlo V » di Ernst Krenek, spicca una grande riproduzione della « Gloria » di Tiziano. E' la tela raffigurante la Santissima Trinità, che il pittore veneto compose su commissione dell'imperatore di Spagna. Vi appaiono, in atto di preghiera, Carlo V con l'intera famiglia imperiale, e lo stesso artista. Quel dipinto, oggi esposto al Museo del Prado di Madrid, era il più caro al sovrano, che lo portò con sé nel convento di San Giusto, dopo la sua rinunzia al trono. Appunto a San Giusto, nello studio di Carlo V, ha luogo l'azione dell'opera, di cui Krenek è librettista e compositore ad un tempo. Sotto gli sguardi dei santi e dei profeti, dalla grande superficie del quadro, l'imperatore vede sfilare le vicende della sua travagliata esistenza. La composizione dell'opera di Krenek risale al 1933, quando l'autore ritenne di aver risolto i problemi del teatro musicale — ed ebbe a sostenerlo in copiosi scritti — secondo la duplice direttrice del dramma storico, e della musica dodecafonica. Suggestionato dagli esempi di Schònberg e del Wozzeck di Berg, il musicista si gettò allora nella dodecafonia con ardore di neofita, e ai suoi canoni si uniformò nel declamato, nelle voci recitanti nella struttura del discorso orchestrale, dominato dalle sonorità della percussione e dei saxofoni E' verosimile che al suo ap parire, il Carlo V fosse accol to come un'espressione di estrema audacia, da affiancar sì alla spregiudicatezza del precedente Johnny spielt auf, che aveva osato introdurre sulla scena lirica Eli accenti del jazz. Oggi, dopo trentadue anni e dopo tante consimili esperienze, e pur riconoscendo [al Carlo V un merito di ero nologica priorità, la sua mù sica appare largamente scontata e, come in analoghi lavori, precocemente invecchiata. Ospitandolo sulla sua ampia scena, l'Opera di Stato di Monaco ne ha approntato un al lestimento d'eccezione, nell'in cessante susseguirsi delle immagini, nella varietà del ri tmo scenico, nella solenne son tuosità dei costumi: regista Hans Hartleb, scenografo costumista Ekkehard Grubler. Ammirato protagonista il basso Kieth Engen, intorno al quale agivano, con preparazio ne esemplare, altri trenta interpreti, tutti calorosamente applauditi insieme con il settantacinquenne autore: il quale, con giovanile energia e con autorevole comando, ha concertato e diretto la sua opera,

Luoghi citati: Madrid, Monaco, Monaco Di Baviera, Spagna