Bimbo di 20 mesi annega in una vasca a pochi passi dalla madre che lavora

Bimbo di 20 mesi annega in una vasca a pochi passi dalla madre che lavora Nell'orto di una villa sulla collina di Cinzano Torinese Bimbo di 20 mesi annega in una vasca a pochi passi dalla madre che lavora E' bastato che lo perdesse di vista per qualche minuto - Gli praticano per mezz'ora la respirazione « bocca a bocca» - Riprende a respirare, ma muore poco dopo fra le braccia del padre disperato che lo porta all'ospedale , a e i e i - Un bimbo di un anno e otto mesi è caduto In una vasca d'acqua ed è morto tra le braccia del padre, sull'automobile che correva all'ospedale. E' accaduto a Cinzano Torinese, nella villa del sindaco Gaudenzio Martelli. Per accudire alla tenuta, l'anno scorso a S. Martino 6 subentrata una famiglia di braccianti da Eraclea, in provincia di Venezia: Elio Marinotto, 39 anni, la moglie Severina, 37 anni, e cinque figli: Nadia di 10 anni, una coppia di gemelli, Bruno e Daniele, di 4 anni e altri due gemelli, Antonio e Barbara, nati nel dicembre del 1963. « Una famigliola modello — dice la moglie del sindaco, Zaira Serra — laboriosi e onesti ». Ieri, verso le 16.30, Elio Marinotto era nei campi con il trattore. La moglie ha affidato la piccola Barbara alla figlia maggiore, Nadia, ed è scesa ad innaffiare l'orto con Antonio. Lo ha deposto sull'erba e gli ha raccomandato di stare tranquillo, poi si è messa al lavoro. Per dare l'acqua alle piante c'è un apposito rubinetto: sotto, è interrata una vasca di cemento, che sporge di venti o trenta centimetri dal livello del suolo. E' larga un metro e mezzo, profonda 50 centimetri. Attirato dall'acqua, il piccolo Antonio si è alzato e, trotterellando, si è avvicinato alla vasca. Devo aver incespicato contro il bordo ed è caduto dentro a capofitto, senza un grido. La madre non lo ha visto se non qualche minuto più tardi, quando ha alzato gli occhi dal lavoro. Ha scorto soltanto i piedini, ancora sul bor- do: il bimbo era infilato a testa in giù, nella vasca, ormai immobile. Lo ha preso in braccio e urlando è risalita di corsa verso la villa. E' arrivata nel giardino quasi contemporaneamente al marito, richiamato dalie sue ìida. Qui c'erano la signora Serra e un ospite, Ugo Pagani 40 anni, titolare del ristorante « Mille Luci ». Il Pagani è stato l'unico a conservare il sangue freddo: ha afferrato il bimbo e ha cominciato a praticargli la respirazione « bocca a bocca ». Ha insistito a lungo, più di mezz'ora, prima che il petto di Antonio si sollevasse in un lieve respiro. Quasi contemporaneamente è arrivato il medico dott. Roberto Castellino. Ha praticato un'iniezione al bimbo, che sembrava si fosse ripreso, ma ha consigliato di trasportarlo subito all'ospedale: era ancora livido, senza conoscenza, respirava a fatica. Sull'auto del Pagani sono saliti Elio Marinotto con il figlio in braccio, e la signora Serra. La macchina è partita a tutta velocità verso Torino, chiedendo strada con l'urlo del clacson e con un fazzoletto teso dal finestrino. Ma la corsa è stata inutile: la lieve scintilla di vita che era stata richiamata nel piccolo Antonio si è spenta prima di giungere al pronto soccorso dell'Astanteria Martini — Ieri alle 18,30, in viale Roma di Venaria, il ciclista Giorgio Laverda, 60 anni, è caduto al suolo subito dopo essere stato sorpassato da un « Leoncino iguidato da Luigi Negro, 52 anni, da Torino. All'ospedale è ricoverato con prognosi riservatissima per trauma cranico e choc Sono in corso indagini da parte dei carabinieri per stabilire se il Laverda, che abita a breve distanza dal luogo dell'incidente, è caduto accidentalmente oppure è stato urtato dal veicolo. o a d . i . e , o l Severina Marinotto con Barbara, gemella di Antonio

Persone citate: Elio Marinotto, Gaudenzio Martelli, Giorgio Laverda, Luigi Negro, Roberto Castellino, Severina, Severina Marinotto

Luoghi citati: Eraclea, Torino, Venaria, Venezia