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Johnson per il Vietnam chiede 1000 miliardi di lire Messaggio del Presidente al Congresso Johnson per il Vietnam chiede 1000 miliardi di lire Mesi fa la Casa Bianca ottenne un primo stanziamento di 420 miliardi di lire - Il ministro McNamara afferma che PAmerica, per far fronte alla guerra, dovrà richiamare alle armi altri 340 mila uomini (Nostro servizio particolare) Washington, 4 agosto. Il presidente Johnson ha chiesto oggi al Congresso di stanziare crediti supplementari per un miliardo e 700 milioni di dollari (pari ad oltre 1000 miliardi di lire) da destinare alle operazioni nel Vietnam. In una lettera indirizzata al presidente del Senato e resa pubblica mentre il segretario alla Difesa, Robert McNamara, deponeva dinanzi ad una sottocommissione senatoriale per gli stanziamenti militari, riunita a porte chiuse, il Presidente dice: «Ho l'onore di trasmettere all'esame del Congresso un emendamento alla richiesta di stanziamenti di cui al bilancio del 1966. L'emendamento implica un ammontare di un miliardo e 700 milioni di dollari da destinare al Dipartimento della Difesa». Johnson definisce la somma richiesta come € fondo di emergenza destinato all'Asia sudorientale» e precisa che il denaro sarà a disposizione del ministro della Difesa «in base alla constatazione fatta dal Presidente che esso è necessario per proseguire le attività militari nell'Asia del SudEst ». La somma sollecitata oggi dal Presidente si aggiunge ai 700 milioni di dollari, chiesti dal Presidente alcuni mesi or sono quale primo fondo di emergenza per le operazioni nell'Asia sud-orientale. Il Senato ha ora all'esame il progetto di legge (già approvato dalla Camera) sugli stanziamenti normali per il Dipartimento della Difesa, nella misura di 45 miliardi e mezzo di dollari (circa 28 mila miliardi di lire). La richiesta odierna del presidente Johnson è stata illustrata tanto dal ministro della Difesa Robert McNamara quanto dal presidente del Comitato dei Capi di Stato Maggiore, generale Earle G. Wheeler, dinanzi alla sottocommissione senatoriale per gli stanziamenti militari. Il senatore Warren Magnusson, democratico dello Stato di Washington, ha detto di ritenere che in gennaio vi sarà un'altra richiesta di fondi per 11 Viet nam, forse superiore al 2 miliardi di dollari. McNamara ha fatto presente che, sebbene attualmente il Vietcong abbia l'iniziativa delle operazioni militari, il Vietnam meridionale riuscirà col tempo (grazie all'accresciuto aiuto militare degli Stati Uniti) ad avere la meglio e a resistere vittoriosamente all'aggressione. Egli ha aggiunto che, per far fronte alle nuove necessità del conflitto vietnamita, le forze armate degli Stati Uniti dovrebbero essere aumentate di 340 mila uomini Ciò non significa tuttavia che gli effettivi americani nel Sud Vietnam dovrebbero essere portati a questa cifra. Com'è noto le truppe degli S.U. in territorio vietnamita conteranno 125 mila uomini quando sarà stato attuato l'aumento di 50 mila unità disposto la settimana scorsa dal presidente Johnson. Attualmente l'America ha un esercito di 2 milioni e 500 mila uomini. Secondo McNamara gli effettivi militari del paese saranno — nel giugno del prossimo anno — circa tre milioni, cosi ripartiti: Esercito: 1.188.000 uomini contro 953.000 uomini all'inizio del corrente anno fiscale. Marina: 720.000 uomini contro 685.000. Aviazione: 849.000 uomini contro 809.000. Fanteria di Marina: 223.000 uomini contro 193.000. Un portavoce della Casa Bianca ha precisato che 1 crediti supplementari chiesti dal Presidente verranno utilizzati soprattutto per l'acquisto di elicotteri, aerei e munizioni e per assicurare un migliore addestramento delle truppe. A questo proposito, 11 segretario alla Difesa ha fatto presente che 1 nuovi crediti avranno scarsa influenza, sui deficit della bilancia del pagamenti in quanto la maggior parte delle spese saranno effettuate negli Stati Uniti. (Ansa) Un bimbo vietnamita si china sul corpo della madre gravemente ferita, e la bacia sulla fronte. La donna, che ha l'abito macchiato di sangue, è stata colpita durante i combattimenti nel villaggio di Chan Son (Tel. Associated Press)