Immenso rogo sulla Costa Azzurra distratte decine di ville, due morti di Sandro Volta

Immenso rogo sulla Costa Azzurra distratte decine di ville, due morti Immenso rogo sulla Costa Azzurra distratte decine di ville, due morti Il rogo divampa fra St-Tropez e Hyères - Migliaia di villeggianti fuggono terrorizzati sotto l'incalzare del fuoco, abbandonando alle fiamme tende, roulottes, automobili - Dieci persone gravemente ustionate - I morti sono lo scrittore Barbarin (83 anni) e la moglie - L'ex presidente Auriol, sofferente, portato in salvo su una barella mentre l'incendio investe la sua villa (Dal nostro corrispondente) Parigi, 2 agosto Ventimila ettari di pinete sono in fiamme sulla Costa Azzurra e nel territorio immediatamente retrostante alla spiaggia fra St-Tropez e Hyères, quasi alle porte di Tolone. Due morti e dieci persone gravemente ustionate sono il tragico bilancio della sciagura, che ha seminato il terrore nelle migliaia di villeggianti accampati sotto i pini, più di 7 mila dei quali sono fuggiti durante la notte per andare a cercare scampo nelle acque del mare, abbandonando le loro tende alle fiamme. n fuoco ha distrutto anche decine di ville e gran parte del Grand Hotel di Bormes-les-Mimosas, oltre a numerose automobili che i villeggianti non hanno avuto il tempo di mettere in moto nell'orgasmo della fuga. Una valutazione anche approssimativa del disastro non è comunque ancora possibile perché l'incendio, che all'alba sembrava domato dai servizi di protezione civile, ha ripreso con violenza nella mattinata, alimentato da un vento furioso, e minaccia di estendersi ancora durante la notte. Si sa però che tutto il fianco meridionale delle foreste demaniali del Dom non è più che un deserto di cenere, mentre il fianco Nord sembra per tre quarti salvato. Tutto è incominciato nel pomeriggio di ieri, verso le 16,30, quando i primi focolai si sono sviluppati in una vigna sulle colline dei Maures. Il mistral, che soffiava a 80 chilometri l'ora, ha propagato subito le fiamme su quella terra estremamente arida, perché la Costa Azzurra ha sofferto quest'anno una siccità eccezionale: dall'inizio della primavera ha piovuto in tutto quattro ore, a lunghi inter valli di brevi acquazzoni, e la quantità d'acqua caduta è stata appena di 1 milli metro e 0,8. Che cosa ha provocato la prima scintilla? Ci sarà, naturalmente, un'inchiesta per stabilire se l'incendio ha origini dolose, ma sembra poco probabile che le indagini possano arrivare a un risultato qualsiasi. Non passa anno che il dipartimento del Var non sia devastato dalle fiamme: basta un fiammifero o un mozzicone di sigaretta per accendere il fuoco ed è impossibile che fra tante migliaia di campeggiatori non ce ne sia uno imprudente. Sembra infatti che un gruppo di persone avessero fatto un picnic nella vigna in cui si è sviluppato il fuoco e che siano poi fuggite in automobile alla vista delle prime fiamme. L'eccezionale gravità dell'incendio di quest'anno è dovuta comunque alla siccità e all'impeto del vento. I due morti sono lo scrittore Georges Barbarin, di 83 anni, e la moglie Maria, più giovane d'una ventina d'anni. Lui era una figura molto nota negli ambienti letterari : direttore della Revue dea lettres, aveva pub blicato il primo romanzo De la rose à l'artichaut nel '25. La tardiva vocazione gli aveva procurato un notevole successo: Colette ne era rimasta affascinata e, con la cauzione della famosa scrittrice, giornali, riviste, case editrici e compagnie teatrali si erano contesi la collaborazione di Barbarin. Alla vigilia della guerra, lo scrittore aveva subito una crisi spirituale e la sua opera, fino allora d'un genere piuttosto facile, aveva preso un carattere particolare, imponendosi in senso esoterico. Pubblicò allora presso l'editore Flammarion La clef, di cui vennero vendute 100 mila copie, e tirature di poco inferiori ebbero i suoi libri successivi: Le secret de la tyrannie, Le lime de la mort douce, tradotto in sei lingue, Les réincamations de Dora. I coniugi Barbarin vivevano da alcuni anni nella loro villa di Bormes-les-Mimosas, dove egli proseguiva le sue ricerche parapsichiche e preparava nuove pubblicp sioni. Ieri, quando si accorsero all'improvviso che la loro abitazione era circondata dalle fiamme, marito e moglie, terrorizzati, si calavano da un'terrazzo e cercavano di attraversare la cortina di fuoco. Una squadra di soccorso ha ritrovato stamane i loro corpi carbonizzati. Un serio pericolo è stato corso anche dall'ex presidente della Repubblica Vincent Auriol, il quale è ancora parzialmente immobilizzato dalla frattura del femore di cui fu vittima l'anno scorso. Verso le 2 del mattino, quando l'incendio aveva già tagliato l'unica strada d'accesso a Cap Benat e stava per investire la sua villa, si è riusciti a stento a evacuarlo su una lettiga improvvisata per imbarcarlo sul battello che fa servizio fra il Lavandou e le isole d'Or. Ora è ricoverato in un ospedale di Hyères. In una situazione non meno critica si è trovato Maurice Herzog, sottosegretario alla Gioventù e agli Sport, che ha troscorso diverse ore nella villa circondata dalle fiamme. Nella zona del Lavandou, dove egli passava le vacanze in una proprietà della granduchessa del Lussemburgo, i soc¬ corsi sono stati organizzati via mare: tutte le imbarcazioni che si trovavano nella località sono state requisite per assicurare il collegamento fra Cap Benat e le prospicienti isole di Hyères. Stasera, i principali braceri sembravano in via di estinzione, però l'incendio si estendeva in nuove zone periferiche, cosicché altri rinforzi sono stati inviati nel dipartimento del Var per intensificare i soccorsi. Particolarmente pericolosa è la situazione nella zona fra Collobrières e Pierrefeu, dove le fiamme hanno valicato il colle di Babaou in direzione di Saint-Lambert.Sandro Volta Una famiglia di campeggiatori nella sona di Le Lavandoti, dove sorgeva un camping distrutto dalle fiamme. Nell'incendio hanno perduto tutti i bagagli (Telef.)

Persone citate: Auriol, Barbarin, Colette, Flammarion, Georges Barbarin, Lambert, Maurice Herzog, Vincent Auriol

Luoghi citati: Lussemburgo, Parigi, Tolone