La campagna può ospitare le grandi masse the lasciano le città ogni «week end»

La campagna può ospitare le grandi masse the lasciano le città ogni «week end» La campagna può ospitare le grandi masse the lasciano le città ogni «week end» L'interessante esperimento lanciato dalla provincia di Asti - Censimento delle cascine abbandonate da trasformare in ville ed elenco dei terreni fabbricabili - Potenziamento delle attrezzature: laghetti, piscine, parchi, campi sportivi Coordinamento delie manifestazioni in tutti i 120 Comuni della zona e incremento della vendita dei prodotti locali i a i n a e (Dal nostro inviato speciale) Asti, 31 luglio. La Provincia di Asti inizia una campagna di organizzazione turistica chiamandovi a collaborare i sindaci e le Pro loco dei 120 comuni dell'Astigiano. Con questa iniziativa il presidente dott. Andriano spera di migliorare sensibilmente il reddito medio della popolazione, che è di sole S!t0 mila lire annue e basato, per il 50 per cento delle famiglie, sui magri e incerti proventi dell'agricoltu ra. Non si può trasformare una provincia prevalentemente agricola in zona turistica con un magico colpo di bacchetta, ma nella riunione tenutasi ieri ad Asti sono state formulate proposte e iniziative interessanti. In primo luogo dovrà essere compiuto una specie di * censimento turistico», a cui, appunto, dovranno collaborare i comuni, fornendo i dati necessari. Il dott. Andriano diramerà probabilmente un questionario, a cui i sindaci risponderanno, e la Provincia potrà formulare un piano d'azione, indicando un primo elenco di centri di sviluppo turistico, in cui sarà concentrata l'azione organizzativa. Che cosa si chiede ai sindaci? Sulla scorta di quanto è stato detto nel convegno preparatorio di ieri, proviamo a tracciare le grandi linee del questionario. 1) Ricettività — In molti comuni vi sono cascine o case disabitate che potrebbero essere sistemate per accogliervi famiglie di villeggianti e turisti di <fine settimana*. Inoltre il comune o singoli privati possono disporre di aree fabbricabili su cui costruire casette o ville. I sindaci comunichino questi dati, la Provincia manderà sul posto i suoi funzionari per farne un preciso censimento, tenendo an- che conto dei collegamenti stradali e dei servizi essenziali (acqua, luce, telefono). Le iniziative private dì agricoltori che intendono sistemare camere da affittare saranno pure apprezzate e aiutate. I comuni elencheranno anche gli alberglii esistenti e, se appaiono insufficienti, diranno se vi sono progetti di nuove eostruzioni. Alloggi e alberghi possono essere modestamente adatti a una . villeggiatura di campagna, senza molte pretese, ma con requisiti di proprietà, pulizia e comodità (servizi igienici), a cui ormai nessuna famiglia di villeggianti sa più rinunciare. 2) Attrezzature turistiche — Queste variano sensibilmente da un paese all'altro: e saranno più diffuse nei centri di sviluppo, a cui però faranno capo anche i paesi vicini. / sindaci segnaleranno se nel territorio comunale esistono castelli accessibili al pubblico, parchi o anche solo boschetti; se vi sono viali e belvedere con panchine; se esìstono laghetti, piscine, campi sportivi, campi di tennis e giochi di bocce. La caccia e la pesca possono essere un notevole richiamo. Ristoranti (cucina locale, genuina), bar e altri ritrovi possono pure essere determinanti per le preferenze della clientela. Si segnalino le attrezzature e le attrattive già esistenti, e quelle che, con una spesa ragionevole, possono es¬ sere messe a disposizione degli ospiti. Un cenno speciale meritano le fonti di acque già sfruttate, come quelle ben note di Agliano, e altre meno conosciute e non sfruttate, ma numerose nell'Astigiano. 3) Manifestazioni — Molti villeggianti gradiscono rompere la monotonia della vacanza assistendo o partecipando a manifestazioni festose. E' un peccato che Asti abbia trascurato la pittoresca festa del « Palio »; sembra pure dimenticata la mostra delle Attività collinari. Queste e altre feste tradizionali possono essere riprese o rinvigorite. I comuni facciano le loro proposte, organizzino gare, feste e spettacoli folcloristici. Il comune di Costigliole, per esempio, oltre ad avere attrezzato parte del suo castello ad abitazioni (fornite di docce), organizza col comune di Castagnole il « festival della canzone ». ilfa il programma di queste manifestazioni, che dovrebbero ricliiamare alternativamente i turisti in vari centri della provincia, deve essere comunicato in anticipo alla Provincia che, d'accordo con l'Ente provinciale per il turismo, stenderà un calendario delle manifestazioni perché le singole iniziative non si intralcino e non si sovrappongano. 4) Vendita prodotti locali — Ancora un aspetto dell'organizzazione turistica: la ven¬ dita diretta dal produttore al consumatore di vino, frutta, verdura, uova, polli, conigli E' un'iniziativa che «La Stampa » già sostenne e diffuse con risultati sorprendenti. La Provincia intende riprenderla e riorganizzarla. I comuni dicano se già esistono centri di vendita diretta (sappiamo che ce ne sono a Costigliole, Albugnano, Castiglione d'Asti ecc.) o se è xiossibìle crearne. La Provincia può intervenire per costruire padiglioni di vendita nei paesi o lungo le strade (senza intralciare il traffico) In una zona presso Albugnano, la popolazione era scettica: « Passano poche macchine sulla strada...» si diceva. Poche! Il dott. Andriano t(?ia domenica fece controllare il transito e si contarono 5000 auto. La vendita dei prodotti locali può far incassare agli agricoltori parecchie migliaia di lire ogni domenica: è un buon contributo al magro reddito dei campi. Ma si prospettano iniziative più appariscenti: ad Asti, città del vino che tutto il mondo conosce, non vi è una « bottega del vino » dove il turista italiano o straniero, anche di domenica, possa assaggiare e comprare qualche bottiglia di vino pregiato. Perché non aprirlat E sull'autostrada Torino Piacenza — ha proposto Ferrerò per i Coltivatori diretti — si potrà aprire un padiglione o posto di ristoro con spaccio di vini e magari di cibi cucinati all'astigiana? Una corrente estremamente in tcnsa di turisti stranieri attra versa l'Astigiano: invitiamola a fermarsi un momento, e ad assaggiare i nostri prodotti ed a portarsene un campione. Ed ecco, ancora, una propo sta per le Cantine sociali aprano lo stabilimento, la do menica; invitino i turisti a vi sitarlo e li accolgano poi in un locale per l'assaggio del prodotto e, magari, per un pa sto tipico, semplice, economi co di vivande cucinate alla monferrina. Come si vede, non mancano idee e proposte, anche se non tutte saranno realizzabili. Ma ci vuole la collaborazione di tutti: dei sindaci, dei dirigenti delle Pro loco, e degli stessi agricoltori che posso7io trovare in queste iniziative un premio ai loro sacrifici. I dati richiesti dovranno pervenire alla Provincia entro l'estate: nell'autunno le informazioni saranno valutate, si procederà agli accertamenti, si indicheranno i centri più adatti all'incremento del turismo a cui i comuni vicini potranno far capo. E la Provincia dirà quali contributi potrà dare alle varie iniziative. I primi risultati concreti dovrebbero vedersi nella primavera dell'anno prossimo. Ettore Doglio è a l I vigneti del Monferrato: sono la più caratteristica immagine di questa regione, la sua più importante risorsa

Persone citate: Agliano, Andriano, Castagnole, Castiglione, Ettore Doglio

Luoghi citati: Albugnano, Asti, Piacenza, Torino