Un giovane e una ragazza uccisi e sfigurati in un bosco presso Roma; l'assassino è un maniaco? di Gianfranco Franci

Un giovane e una ragazza uccisi e sfigurati in un bosco presso Roma; l'assassino è un maniaco? Raccapricciante scoperta sui colli alla periferia della capitale Un giovane e una ragazza uccisi e sfigurati in un bosco presso Roma; l'assassino è un maniaco? Le vittime non sono state ancora identificate - Lei, sui 20 anni, giaceva in mezzo ai rovi priva di vestiti : forse è stata seviziata e strangolata - Lui, trentenne, era riverso dietro una siepe - L'omicida lo aveva soppresso a colpi di pietra e d'arma da fuoco - Giorni fa, nella stessa zona, un bruto aggredì una coppia di sposi (Nostro servizio particolare) Roma, 31 luglio. / corpi orribilmente sfigurati di una ragazza di circa vent'anni e di un uomo sulla trentina sono stati trovati oggi pomeriggio, a breve distanza l'uno dall'altro, in un boschetto di castani lungo la via dei Laghi, verso i Protoni del Vivaro che le Olimpiadi del 1960 resero celebri per le gare di ippica. 1 due non sono stati ancora identificati e si teme che siano stati vittime del delitto di un maniaco. Sia la ragazza sia l'uomo presentano ferite d'arma da fuoco ma per quante ricer¬ che siano state fatte gli investigatori non sono ancora riusciti a trovare l'arma. La macabra scoperta è stata compiuta oggi pomeriggio ver"■ le 14 da una coppia di fidanzati che si erano recati a fare una passeggiata nelle fresche boscaglie che cingono la zona dei Castelli Romani. Con raccapriccio essi hanno scorto dietro una siepe di rovi il corpo di una giovane donna. Di corsa sono andati ad avvertire i carabinieri della stazione più ricina e in breve il boschetto è stato pieno di ufficiali, di poliziotti, di magistrati della vi- cina Procura della Repubblica di Velletri. La giovane mostrava sul collo tracce di strangolamento mentre una ferita d'arma da fuoco alla tempia sinistra le sfigurava i lineamenti. Aveva ndosso una leggera veste ma gli indumenti intimi (che le erano stati strappati) sono stati rinvenuti a qualche metro di distanza. Un medico legale ha stabilito da un primo sommario esame che la morte risaliva probabilmente a poche ore prima, al massimo alla notte scorsa. Gli investigatori non hanno trovato micino al corpo della ragazza la borsetta dove presumibilmente dovevano essere suoi documenti. Quattro ore dopo il rinvenimento del cadavere della sconosciuta un gruppo di agenti, di ritorno da una battuta nei boschi, trovavavano ad una trentina di metri dalla tragica siepe, il corpo di un uomo. Aveva il volto sfigurato come se fosse stato colpito con una pietra; una arga chiazza di sangue prodotta da un proiettile gli macchiava il petto all'altezza del cuore. Aveva pantaloni lunghi, di taglio elegante, ma indossava soltanto una canottiera. Si è pensato così di trovarsi dinanzi ad un caso di omicidiosuicidio, ma ben presto gli investigatori si sono dovuti ricredere. Anche nelle tasche dell'uomo non è stato trovato alcun documento ma soprattutto non è stata rinvenuta l'arma usata dall'assassino. E' stata cercata per ore, fra l'erba, nei cespugli, fino a notte fonda ma senza alcun risultato. A poca distanza sono state notate invece tracce di un « pic-nic » con bottiglie di acqua minerale e resti di cibo. Probabilmente, i due giovani debbono essere stati assaliti dall'assassino mentre mangiavano. Ucciso l'uomo, l'omicida ha trascinato la donna per una trentina di metri e ha tentato forse di seviziarla o lo ha fatto. Le indagini si presentano assai difficili. L'unico elemento in grado di portare all'identificazione delle vittime sembra essere una « Fiat 500 », chiara, trovata a poca distanza dal tragico boschetto. E' targata Roma e risulta intestata al signor Soligo Palmieri abitante nella Capitale in via Giovanni Lonza 1^6. Il signor Palmieri è stato rintracciato e ha detto di aver venduto l'auto a un'altra persona che però non è stata trovata. I parenti di quest'ultima hanno dichiarato che il loro congiunto ha trascorso la notte fuori casa e che ancora non è tornato. Si tratta dell'assas sinatof Se è così, non sarà difficile giungere anche all'iden tificazione della ragazza. L'ipotesi che ora sembra rac-cogliere maggior fandamento è quella de! delitto compiuto da un individuo intenzionato dap- prima soltanto a rapinare e che ha poi deciso di uccidere l'uomo per seviziare la sua giovane accompagnatrice e uccidere infine anch'essa nella speranza dell'impunità. Un episodio, avvenuto giovedì scorso, a tre soli chilometri di distanza pare avvalorare questa supposizione. Un individuo, incappucciato e armato di pistola, rapinò i coniugi Domenico Cini e Anna Clide Avanzati dopo averli aggrediti alle spalle, mentre si trovavano a riposare accanto alla loro auto in un boschetto. Il bandito si impossessò di circa SS mila lire che la signora aveva nella borsetta e riuscì a fuggire. Gianfranco Franci

Persone citate: Anna Clide, Domenico Cini, Palmieri, Soligo Palmieri

Luoghi citati: Roma, Velletri, Vivaro