Non tutti gli italiani comprano almeno un paio di scarpe all'anno

Non tutti gli italiani comprano almeno un paio di scarpe all'anno Non tutti gli italiani comprano almeno un paio di scarpe all'anno La produzione del 1964 è stata di 110 milioni di paia, di cui 55 milioni esportati e almeno 10 acquistati da turisti stranieri nei nostri negozi (Nostro servizio particolare) Roma, 30 luglio. Gli italiani consumano ciascuno meno di un paio di scarpe l'anno. Nel '61, sono stati prodotti 110 milioni di paia di calzature di pelle e di stoffa, ma 55 milioni di paia sono stati esportati e una decina di milioni, a dir poco, sono stati acquistati nei negozi italiani dai turisti stranieri. Rimangono 45 milioni di paia per 52 inizio?» di italiani. / calcoli sulla carta suggeriscono l'idea di milioni di italiani scalzi: 10 milioni di italiani acquistano, infatti, secondo valutazioni attendibili, tre paia di scarpe l'anno, con una prevalenza, negli acquisti, delle donne e de¬ gli abitanti delle grandi città. In realtà le cifre mostrano soltanto che vi sono regioni d'Italia, soprattutto meridionali, e strati sociali, soprattutto contadini, che riescono a far durare un paio di scarpe molti anni. Non vi sono più italiani adulti che camminano scalzi. Vi sono invece, nelle campagne, bambini che fino all'età scolastica non usano scarpe: si sono prodotte, in cinque anni, molto meno paia di scarpe per bambini di quanti italiani sotto nati. Ma questa è l'ultima « sacca » di indigenza nascosta che rimanga. La situazione è notevolmente migliorata nel corso dell'ultimo decennio e la produzione è praticamente rad¬ doppiata. Dieci anni fa, con una produzione di trenta milioni di paia e un'esportazione di una decina di jniJioni di paia, si poteva esser sicuri che almeno due o tre milioni di italiani, nonostante la grande parsimonia nel consumo delle calzature, camminavano scalzi. La congiuntura economica ha però influito anche sul settore delle calzature: nel '64 sono state prodotte meno scarpe che nel '63. Se ne consumano anche meno nei paesi ove più forte è la nostra esportazione (Stati Uniti, Germania Occidentale, Gran Bretagna, Francia): nel maggio del '65 la richiesta è calata del 22 per cento in rapporto al maggio del '64. r. 8,

Luoghi citati: Francia, Germania Occidentale, Gran Bretagna, Italia, Roma, Stati Uniti