Come l'Astigiano potrà accogliere il turismo di «fine settimana»

Come l'Astigiano potrà accogliere il turismo di «fine settimana» Come l'Astigiano potrà accogliere il turismo di «fine settimana» Le Pro Loco dei 120 comuni della provincia faranno il censimento delle cascine abbandonate da trasformarsi in villette - Un piano per creare piacevoli centri di soggiorno (Dal nostro inviato speciale) Asti, 30 luglio. Gli amministratori della prò vincia e di un buon numero di comuni dell'Astigiano si so no riuniti per esaminare un piano di organizzazione turistica che, se verrà attuato, potrà portare notevoli benefici a una zona che è fra le più de presse del Piemonte. Il presidente della provincia dott. Andriano ha esordito ricordando che la provincia di Asti è una delle più piccole d'Italia (150 mila ettari di superficie, 220 mila abitanti di cui metà ancora dediti all'agricoltura). Nella provincia esistono 42 mila piccole aziende agricole: la «polverizzazione» delle aree in appezzamenti di tre o quattro ettari limita il reddito dell'agricoltore a 340 mila lire annue, provocando uno stato di disagio e un fortissimo impulso all'esodo dei contadini verso i centri industriali. Si è cercato di dare un maggior reddito alla provincia col favorire il sorgere di nuove industrie, ma le condizioni locali consentono soltanto l'impianto di aziende relativamen te modeste e solo nei luoghi pianeggianti e serviti da sufficienti vie di comunicazione. C'è però una fonte di reddito che può essere incrementata, ed è il turismo. «Intendo parlare — ha precisato il dott. Andriano — del turismo stagionale, residenziale, di fine settimana: non intendiamo, né potremmo mirare a un turismo simile a quello delle grandi stazioni di villeggiatura alpina o balneare ». Ha quindi rivolto un calo¬ roso appello ai rappresentanti dei comuni e delle Pro-loco perché esaminino nei loro paesi le possibilità di sviluppo turistico e diano modo alla Provincia e all'Ente provili ciale per il turismo di formu lare un piano di sviluppo. L'iniziativa di fare il censi mento delle cascine abbando nate e delle case che possono essere adattate a residenza di villeggianti — ha notato il presidente Andriano — merita ogni appoggio e può essere completata col censimento di terreni destinati alla costru zione di casette e ville. Inoltre molti paesi potranno com pletare la loro sistemazione turistica con lembi di parco o alberate, progettando la ghetti, piscine, impianti spor tivi, organizzando manifestazioni di richiamo e la vendita diretta dei prodotti locali. La Provincia è disposta ad aiuta re in modo concreto le ini ziative. Alla discussione hanno preso parte gli assessori provinciali Miroglio e Sarboraria, il prof. Vada, assessore comunale di Asti, Giordano e Senetta per l'Ente turistico. Il rappresentante dei coltivatori diretti, Ferrerò, ha ricordato le iniziative de « La Stampa » per invitare i cittadini a recarsi nelle campagne e ad acquistare sul posto vino genuino e altri prodotti. Anche i rappresentanti dei comuni sono intervenuti nella discussione: hanno prospettato situazioni locali e interessanti proposte i rappresentanti di Nizza, Costigliolé, S. Damiano, Agliano e altri. Infine il presidente ha rilevato con soddisfazione l'utilità del convegno. Sarà necessario formulare un piano di azione concentrando gli sforzi nei centri più adatti, e il presidente Andriano ha invitato i comuni a segnalare i dati relativi alle case e alle cascine adattabili a soggiorno estivo, che saranno visitate da appositi incaricati della Provincia. Sarà pure accolta ogni altra segnalazione relativa alle attrezzature esistenti o progettate per dare a turisti e villeggianti un soggiorno comodo e gradevole. e< J

Persone citate: Agliano, Andriano

Luoghi citati: Andriano, Asti, Italia, Nizza, Piemonte