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Johnson darebbe all'Onu sei mesi per cercare la pace Johnson darebbe all'Onu sei mesi per cercare la pace (Nostro servizio particolare) New York, 29 luglio. Il presidente Johnson — a quanto si è appreso da esponenti del Congresso — ha in linea di massima deciso di dar tempo sei mesi per la ricerca di una via di negoziato in seno alle Nazioni Unite. Durante questi sei mesi, si cercherebbe .di contenere al minimo la mobilitazione americana e l'estensione del conflitto. L'ambasciatore degli Stati Uniti all'Onu, Goldberg, ha ricevuto istruzioni che gli consentono un vasto campo di manovra nel suo tentativo. Ancora fino a sei settimane fa il Dipartimento di Stato si era opposto categoricamente a qualsiasi discussione della crisi vietnamita all'Onu, notando che essa sarebbe servita soltanto a fornire una tribuna agli avversari degli Stati Uniti per la denuncia del loro intervento nel Vietnam, ed avreb be inoltre costretto l'Unione Sovietica a dare un pubblico ed energico appoggio alla posizione della Cina popolare. Oggi la situazione è mutata Johnson ha lanciato un appello all'Onu perché intervenga « con tutto il suo immenso pre¬ stigio » nel tentativo di risolvere la crisi. Il segretario generale delle N. U., Thant, ha risposto di essere pronto ad usare tutti i mezzi a sua disposizione per portare i negoziati sulla pace nel Vietnam al tavolo di una conferenza. Thant dice in un messaggio: « Ritenjro fermamente che sforzi congiunti debbano essere operati per porre rapidamente fine a qualsiasi ulteriore atto di ostilità». I governatori di tutti gli Stati dell'Unione si sono recati oggi alla Casa Bianca per essere messi al corrente sugli sviluppi della crisi vietna mita. Nel loro congresso, terminato stamani a Minneapolis, la totalità dei governatori sìa democratici, che repubblicani, con -due sole cospicue eccezioni, si sono dichiarati pienamente in favore del corso politico annunciato ieri ai pae se dal Presidente. Le eccezioni sono il repubblicano governatore George Romney, uno dei possibili candidati repub blicani alle prossime elezioni presidenziali, e il governatore dell'Oregon Mark Hatfleld, quali hanno espresso allarme per le prospettive di estensio ne del conflitto. L'alta proporzione dei consensi è rispecchiata anche dai commenti fatti dagli esponenti del Congresso, che una rapida inchiesta hav rivelato favorevoli nel rapporto di sette ad uno alle misure annunciate da Johnson, nelle reazioni odierne della stampa e dell'uomo della r.trada. (Ansa)