Il processo per l'Istituto di Sanità forse si conclude oggi dopo nove mesi di Guido Guidi

Il processo per l'Istituto di Sanità forse si conclude oggi dopo nove mesi Il processo per l'Istituto di Sanità forse si conclude oggi dopo nove mesi Principali imputati i professori Marotta e Giacomello - Il P. M. aveva chiesto 8 e 3 anni di reclusione rispettivamente, accusandoli di aver male amministrato e di aver assegnato borse di studio a chi non ne aveva diritto (Nostro servizio particolare) Roma, 23 luglio. Doma?ii si conclude in Tribunale, salvo contrattempi per \il momento non previsti, il processo per le irregolarità amministrative che, secondo l'Accusa, sarebbero state riscontrate nella gestione dell'Istituto Superiore della Sanità. Da Quando è iniziato il dibattimento sono trascorsi Quasi nove, mesi: i giudici hanno preso ad interessarsi di questa vicenda, nella quale i due imputati di maggiore rilievo sono gli ex direttori generali dell'Istituto, prof. Domenico Marotta e prof. Giordano Giacomello, la mattina del 1" ottobre tD6!,. Da quel giorno sono state svolte 75 udienze, compresa quella di domani che dovrebbe essere l'ultima. L'istruttoria penale si concluse con la incriminazione dì dieci imputati: l'ex direttore generale e fondatore nel 1936 dell'Istituto prof. Domenico Marotta, il direttore generale prof. Giordano Giacomello subentrato al prof. Marotta, andato in pensione nel 1961 per aver raggiunto i limiti d'età, il direttore amministrativo dott. Italo Domenicucci; il cassiere centrale dott.. Adolfo Rossi, i biologi ricercatori dott. Leone Castelli, dott. Diego Balducci e dott. Adalberto Felici; i due commercianti Pietro e David Pompa e il funzionario dell'Istituto dott. Giuseppe Meli che praticamente con le sue rivelazioni ha assunto il ruolo di accusatore con lo scopo di moralizzare l'ambiente dove per circa venti anni ha prestato servizio. Il procuratore generale dott. Luigi Gìannantonìo per il prof. Domenico Marotta, e per il dott. Italo Domenicucci imputati di peculato, di falso e di interessi privati in atti d'ufficio prese il provvedimento più severo: dispose nell'aprile 1961, il loro arresto. Il prof. Marotta in conseguenza delle sue cattive condizioni di salute e della sua età (è nato a Palermo il 28 luglio 1886) ottenne la libertà provvisoria dopo una settimana di detenzione nel carcere di Regina Coeli; il dott. Domenicucci dovette attendere qualche mese prima di avere lo stesso beneficio. L'accusa nei confronti del prof. Marotta e del prof. Giacomello, ordinario di chimica all'Università di Roma, è quella di avere dissipato il pubblico danaro in spese senza giustificazione « al fine di poter attuare l'autocratica gestione dell'ente in una aura di interessati consensi che gli assicurassero pubblica consi derazione, prestigio e lodi». In modo specifico è stato conte stato ai due direttori generali di aver concesso borse di studio a chi non ne aveva diritto e gettoni di presenza a scienziati per riunioni del comitato scientifico mai svolte; di avere disposto spese superflue; di avere elargito danaro a pubblicazioni tecniche; di avere acquistato un centralino telefonico per sostituirne, uno ancora efficiente; di avere favorito con borse di studio o rimborsi spese uomini politici, scienziati e lo stesso figlio del prof. Marotta. Quest'accusa ha coinvolto anche il direttore amministrativo e il cassiere centrale, mentre ai tre biologi ricercatori dell'istituto si contesta d'essere stati azionisti di alcune società dalie quali l'ente ha acquistato delle cavie; ai due commercianti di avere allegato l'assegno di un milione alla domanda per partecipare alla gara d'asta di talune forniture; al dott. Meli di avere trafugato alcuni documenti dall'ufficio per consegnarli alla redazione di un quotidiano romano. I giudici hanno interrogato circa 100 testimoni tra i quali il ministro della Sanità Ma riotti, gli ex ministri della Sanità Jervolino e Giardino II pubblico ministero dott Renato Ricciardi, al termine della sua requisitoria, ha chiesto al tribunale che otto imputati su dicci siano ritenuti responsabili e che siano condannati: il prof. Marotta a 8 anni e 6 mesi di reclusione; il prof. Giacomello a 3 anni e 3 mesi; il dott. Domenicucci a 6 anni e 10 mesi; il dott. Rossi a. 3 anni e 2 mesi; il dott. Castelli a 1 anno; il dott. Balducci e il dott. Felici a 8 mesi; il dott. Meli a 1 anno e 2 mesi. Per gli altri due imputati, David e Pietro Pompa, il p. m. ha chiesto un nuovo processo perché sarebbero emersi nel corso del dibattimento elementi tali da far supporre che il reato da contestare loro sia quello di corruzione. I difensori hanno replicato che nulla dì illecito può essere attribuito agli imputati i ciuali si sarebbero preoccupati soltanto di creare un organismo, come l'Istituto Superiore della Sanità, efficiente al punto da essere considerato il migliore d'Europa Su (iiieslf din tesi, così apertamente in contrasto, domani si pronunceranno i giudici del tribunale dopo la conclusione dell'ultimo difensore prof. Giuliano Vassalli. Guido Guidi

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