Due morti nell'automobile nuova investita in pieno da un cumion

Due morti nell'automobile nuova investita in pieno da un cumion Due morti nell'automobile nuova investita in pieno da un cumion Le vittime, torinesi, .sono un operaio di 50 anni e un commerciante di 45 Guidava il primo ancora poco esperto - Forse per una errata manovra la vettura si è parata all'improvviso davanti all'autocarro - L'incidente presso Centallo (Dal nostro corrispondente) Cuneo, 20 luglio. In uno scontro avvenuto stamani in circostanze non ancora del tutto chiarite, sulla statale Cuneo-Torino all'altezza della borgata Tetto Croce di Cuneo, hanno perso la vita due torinesi che viaggiavano su un'auto nuova di zecca. Le vittime sono 11 titolerò del permesso di circolazione provvisoria della macchina, il cinquantenne Luigi Castelli, operalo, domiciliato a Torino via Vlglianl 160, che al momento della sciagura si trovava al volante della vettura, e il commerciante Osvaldo La Rosa, 45 anni, abitante in via Lanzo 48, che aedeva al fianco del Castelli. L'autotreno coinvolto nel tragico scontro era condotto dall'autista Pietro Giuliano, anni 30, da Caraglio: accanto a lui viaggiava 11 proprietario, il quarantenne Mario Ghibaudo, residente nella nostra città in corso Santarosa 41, che svolge servizio di corriere fra Cuneo e Torlno. Sembra che 1 due torinesi fossero diretti a Cuneo per una gita e per prendere dimestichezza con la nuova auto. Sta di fatto che poco prima delle 11 i due, provenienti da Torino, hanno sostato all'osteria della Fermata di Tetto Croce, un esercizio che si trova ai margini della statale, sulla sinistra per chi va a Torino. I due hanno chiesto due panini Imbottiti e mezza bottiglia di vino. Men- tre mangiavano, seduti sotto il pergolato, la proprietaria signora Elvira Isoardi 11 ha sentiti chiacchierare animatamente sul funzionamento e sulle doti dell'autovettura. Poi, i due si sono alzati e hanno pagato 11 conto. Pochi attimi dopo, la sciagura, che non ha avuto alcun teste oculare — la Isoardi si trovava nella retrobottega — e può pertanto essere ricostruita soltanto per Induzione. Il Castelli si sarebbe Immesso sulla statale senza badare che da destra, a poco più di cento metri di distanza, stava sopraggiungendo un'auto francese e dalla direzione opposta — pericolo maggiore poiché la distanza era ancora più ridotta — si profilava l'autotreno del Ghibaudo. Molto probabilmente, sbucato sulla carreggiata e raggiunta la corsia di destra, al momento di raddrizzare li volante e proseguire diritto, il Castelli ha tenuto rigido lo sterzo e la vettura è ritornata con una stretta curva sulla parte opposta della strada, presentando così la fiancata destra al camion che rientrava da Torino. Il Giuliano, che si è visto parare innanzi la macchina a meno di dieci metri, non ha avuto alcuna possibilità di scongiurare la disgrazia. Malgrado la frenata, l'avantreno del pesante veicolo ha trasci nato la vettura per oltre venti metri, schiacciandola nella cu netta.di destra. Il Castelli e il Là Rosa sono deceduti sul colpo. Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri di Borgo S. Giuseppe agli ordini del maresciallo Grassi e gli addetti all'autosoccorso dell'Aci, i quali hanno faticato per circa mezz'ora per liberare le salme dei due sventurati torinesi. In serata sono attesi da Torino i familiari del La Rosa e del Castelli. n. m. Da sinistra, Luigi Castelli, di 50 anni, e Osvaldo La Rosa, di lf5 anni, vittime della sciagura di Centallo