Appello russo all'unità comunista Tutti applaudono, meno i cinesi

Appello russo all'unità comunista Tutti applaudono, meno i cinesi Il Congresso del pc romeno a Bucarest Appello russo all'unità comunista Tutti applaudono, meno i cinesi II primo ministro sovietico Breznev dichiara : « Sotto la bandiera marxista la rivoluzione ha trionfato. Uniamoci contro l'imperialismo americano » - Il delegato di Pechino e gli albanesi rimangono a braccia conserte - Poi il cinese lancia alI'Urss l'accusa di avere dimenticato il « vero dogma » dopo la morte di Stalin (Dal nostro inviato speciale) Bucarest, 20 luglio. « Da questa tribuna vorremmo parlare oggi di ciò che preoccupa i comunisti del mondo intero e da cui dipendono in larga misura le nostre ulteriori vittorie, della necessitò dell'unione e della solidarietà di tutte le forze rivoluzionarie del mondo »: questo l'appello all'internazionalismo che il primo segretario del pcus, Leonid Breznev, ha indirizzato oggi a Bucarest a tutti i partiti comunisti fratelli. « La grandiosa parola d'ordine del nostro movimento: " Proletari di tutto il mondo, unitevi " — ha detto Breznev — è nata contemporaneamente alle prime espressioni del comunismo scientifico. E' sotto questa bandiera che ha trionfato la grande rivoluzione socialista d'ottobre. L'internazionalismo è divenuto un potente fattore di coesione di tutte le forze rivoluzionarie della nostra epoca nella loro lotta con tro l'imperialismo, per la pace, la democrazia, l'indipendenza nazionale e il progresso sociale di tutta l'umanità ». La grande sala del congresso ha sottolineato con un fragoroso applauso queste parole. Con due eccezioni: la delegazione cinese e quella albanese che l'hanno accolta a braccia conserte « Più la nostra solidarietà sarà potente — ha continuato Breznev — e più fa cilmente le azioni aggressi ve degli imperialisti potranno essere paralizzate. La necessità dell'unione appare più evidente in questo momento in cui gli Stati Uniti commettono aggressioni insolenti contro il popolo viet namita e contro la Repub blica Dominicana, calpestano brutalmente i diritti e gli interessi vitali del po polo congolese, ordiscono nella Germania Occidentale piani revanscisti che minacciano la pace in Europa » Breznev, interrotto da continui applausi (meno i cinesi e gli albanesi), ha di chiarato che l'Urss conti nuerà ad accordare l'aiuto necessario ai fratelli vietnamiti per frenare l'aggres sione : « Se, contrariamen te ad ogni buon senso, gli interventisti americani si lanceranno in nuove avventure, proveranno sulla loro schiena la forza dell'unità e della nostra coesione. Tutti coloro che sono legati alla libertà e all'indipendenza dei popoli, ai destini del la civilizzazione, si unisco no per rispondere agli ag gressori imperialisti ». Cheng Sciao Ping, segre tario generale del pc cine se, ha applaudito Breznev soltanto quando ha concluso il discorso dicendo : « Viva la bandiera rivoluzionaria invincibile del marxi smo-leninismo. Viva il comunismo », Ping ha poi preso la pa rola per dire prima di tutto che sotto la direzione del pc romeno la causa della rivoluzione socialista in Romania è stata coronata da grandi successi : « Noi slamo sempre stati del pa rere — ha detto —' che i paesi del campo comunista non appartengono solamen te ai loro popoli, ma al prò letariato internazionale e ai lavoratori di tutto il mondo. Partendo da questa consta tazione fondamentale la po litica interna ed estera del nostro paese non può riflettere che le comuni est geme del proletariato in ternazionale e dei lavoratori di tutto il mondo. Ed è per questa ragione che noi siamo del parere che difendendo le posizioni teoriche del marxismo-leninismo, ap poggiando lo spirito delle dichiarazioni del 1957 1960, e conducendo una politica interna ed estera marxista-leninista, la Cina socialista potrà adempiere ai doveri internazionalisti proletari che ci competono», E' un discorso per dire ai russi che il pc cinese si attiene ai principi del vero dogma, che Mosca sembra avere dimenticato dopo Stalin. Ping si è scagliato violentemente nel suo discorso contro gli Stati Uniti: « L'imperialismo americano agisce arbitrariamente e barbaramente in vari punti del mondo. E' il criminale che tiene i fili dell'aggressione e della guerra, che risuscita il militarismo della Germania Occidentale e quello giapponese facendoli suoi servi. Oggi l'imperialismo americano intensifica con zelo sempre maggiore la sua aggressione contro il Vietnam. Il popolo cinese è deciso a fare tutto ciò che è in suo potere per aiutare il popolo vietnamita fino al giorno in cui tutti gli invasori americani saranno scacciati dal Vietnam ». Prima di concludere Ping voluto ritornare sulla questione dei rapporti fra i partiti : « 72 partirò comunista cinese ha compiuto grandi sforzi per rinforzare l'unità del movimento comunista internazionale. Siamo del parere che soltanto nella difesa delle posizioni teoriche del marxismo-leninismo (cioè il dogmatismo cinese) e nel rispetto delle norme di rapporto fra i partiti fratelli si potrà parlare di una vera unità nel campo socialista. Noi continueremo a lottare per la difesa della "purezza" del marxismo - leninismo nei principi rivoluzionari delle due dichiarazioni». Niente di nuovo quindi nei rapporti tra Cina e Mosca, che rimangono al limite di rottura nel campo ideologico benché, secondo taluni osservatori, nessuno dei due rappresentanti del comunismo mondiale al congresso di Bucarest abbia fatto nulla per peggiorarli. Bruno Tedeschi