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Sanremo forse lancerà un prestito di dieci miliardi Sanremo forse lancerà un prestito di dieci miliardi La proposta del gruppo socialdemocratico in una lettera al sindaco - La somma servirebbe per rilanciare la città come centro turistico internazionale (Dal nostro corrispondente) Sanremo, 20 luglio. La città di Sanremo forse lancerà un prestito obbligazionario di almeno dieci miliardi per reperire il denaro da destinare all' esecuzione di alcune opere essenziali al rilancio della città quale centro di turismo internazionale. L'iniziativa di cercare una soluzione alla scarsità di denaro attraverso un prestito obbligazionario non è nuova. Se ne parlò già nel 1961 e ora l'argomento è stato ripreso in via ufficiale dal gruppo socialdemocratico che Insieme alla de, al psi e agli indipendenti del Faro, amministra la città. In una lettera indirizzata al sindaco prof. Cugge, il gruppo chiede che l'amministrazione studi il mezzo per lanciare 11 prestito che dovrà consentire lo spostamento a monte della strada ferrata, la costruzione di un nuovo acquedotto, una nuova rete di fognature, stabilimenti balneari, e Inoltre consentire il rammodernamento delle attrezzature già esistenti; non ultima quella di un nuovo casinò municipale. Tutti questi problemi non possono essere risolti soltanto con i mezzi ordinari di bilancio; occorrono grosse somme che Sanremo — anche col casinò — non potrà mai mettere insieme perché le entrate straordinarie vengono assorbite dalle necessità veramente straordinarie di una città cosmopolita. Alla decisione dei socialdemocratici hanno fatto eco favorevolmente 1 socialisti e gli indipendenti. Un comunicato emesso stamane dal psi afferma che occorre affrontare il tema, insieme ad altri di carattere politico - amministrativo come l'applicazione della 167 (Sanremo è uno dei tre Comuni che soli in Italia non l'hanno applicata correndo il rischio di vedersi nominare un commissario prefettizio), e conclude dicendo che «ove tali impostazioni siano condivise dal gruppi convergenti, il psi riafferma la propria disponibilità a collaborare. e. Di