Quelli che si rifiutano di frequentare la scuola

Quelli che si rifiutano di frequentare la scuola Il censimento annuale del Comune Quelli che si rifiutano di frequentare la scuola Dopo un accurato lavoro di ricerca e una vasta opera di convincimento, soltanto 18 ragazzi (su 94 mila tra i 6 e i 14 anni obbligati per legge all'istruzione) sono risultati inadempienti senza motivo -1 genitori denunciati Bambini e ragazzi sono in vacanza, ma c'è chi pensa a quando la fitta schiera sarà di ritorno e le scuole riapriranno le porte. Domani sera il Consiglio comunale deciderà di stanziare un milione e mezzo per il « censimento scolastico » che ogni anno assicura all'istruzione obbligatoria tutti, o quasi, i ragazzi tra i 6 ed i 14 anni, come la legge prescrive. < Si tratta di compilare circa 200 mila schede — spiega l'assessore dott. Lucci — vieta delle qua'i contengono i nominativi di tutti i soggetti all'obbligo scolastico (elenco anagrafico), e l'altra metà quelli degli alunni iscritti alle scuole cittadine di qualunque grado (elenco scolastico). In seguito le schede vengono confrontate e abbinate e se ne deduce il riconoscimento degli inadem pienti ». « Nei confronti di questi ultimi — prosegue l'assessore — si deve procedere a successivi accertamenti per mezzo dei vigili urbani. Occorre poi convo care i genitori, compiere una tenace opera di persuasione provvedere all'invio dei ragazzi a scuola, segnalare alle Direzioni i casi più bisognosi per l'esenzione dalle tasse e la fornitura dei libri, indicare agli istituti speciali i soggetti che necessitano di particolari cure. E infine ammonire e proporre per l'ammenda i genitori restii ad ogni invito e compilare le statistiche definitive ». Vediamo i risultati dell'ultima indagine, che si riferisce al '64. Secondo le rilevazioni anagrafiche, l'elenco degli obbligati, cioè dei ragazzi compresi tra i 6 e i 14 anni, risultava composto di 94.253 nomi (49.001 maschi e 45.252 femmine con un aumento rispetto al '63 di 4252 unità). Il corrispondente elenco degli iscritti nelle scuole pubbliche e private portava 83.748 nomi. Dal confronto tra i due elenchi risultarono alcune irregolarità: 16.136 ragazzi iscritti sul registro della popolazione non comparivano nella lista dei frequentanti le scuole; viceversa 5631 ragazzi, regolarmente iscritti a scuola, non figuravano nella popolazione. Dice l'assessore: « Segnalati questi ultimi all'anagrafe per le indagini di sua pertinenza, si è provveduto a .svolgere gli accertamenti su quei 16.13G che apparivano inadempienti all'obbligo scolastico ». Le indagini hanno condotto alle seguenti conclusioni: 11.597 ragazzi regolarmente iscritti ai vari corsi (si trattava dunque di errate registrazioni delle scuole), 33 istruiti privatamente e altrettanti malati o deficienti, 22 deceduti, 3060 « non reperiti » (forse emigrati, comunque sconosciuti all'indirizzo denunciato all'anagrafe); infine 1391 non frequentanti. A questo punto, esaurito il compito dei vigili urbani, è cominciato quello più delicato e difficile dei dipendenti della ripartizione istruzione. Sono stati convocati in Municipio i genitori dei 1391 ragazzi, sono state vagliate le loro giustificazioni, è stata fatta opera di convincimento. Al termine del lavoro 902 tra maschi e femmine venivano avviati a scuola, 37 istruiti in casa, 201 esentati per malattia e 233 per altre « comprovate ragioni». Quali? Soltanto in casi gravissimi e insoluoili, davanti ai quali l'autorità scolastica è impotente a trovare vie d'uscita, viene concessa l'esenzione dall'osservanza all'obbligo. Come costringere ad abbandonare la casa una ragazza che sia figlia maggiore di una madre inferma, sola, in miseria e a cui aia affidata la cura dei fratellini più piccoli? Oppure un ragazzo, unico sostegno dei genitori entrambi malati ed inabili? Dei 1391 inadempienti iniziali ne sono così rimasti solo 18, un numero assai esiguo di fronte alla massa degli obbligati; risultata a loro carico « l'inadempienza ostinata, senza giustificati motivi », riuscita inefficace anche l'ammonizione alle famiglie (quasi tut te di analfabeti) questi 18 so no stati deferiti all'autorità scolastica, che ha denunciato i genitori alla magistratura per le sanzioni di legge. .

Persone citate: Bambini, Lucci