Un fulmine s'abbatte su un gruppo di mondine nel Novarese: una è morta, un'altra ustionata

Un fulmine s'abbatte su un gruppo di mondine nel Novarese: una è morta, un'altra ustionata A Tornado, nella Bassa, durante un breve temporale Un fulmine s'abbatte su un gruppo di mondine nel Novarese: una è morta, un'altra ustionata La vittima, ventottenne, era sposata e madre di una bimba - La sua compagna, di 29 anni, guarirà in pochi giorni - Ieri mattina le donne lavoravano in risaia quando il cielo si è oscurato all'improvviso - Mentre cercavano riparo in un cascinale la folgore è piombata su di loro scaraventandole a terra (Dal nostro corrispondente) Novara, 16 luglio. A Tarnaco, un comune agricolo -di leoo abitanti nella Bassa Novarese a li km. dal capoluogo, un fulmine si è abbattuto su un gruppo di mondariso che, sorprese dal temporale, si stavano rifugiando in un cascinale, uccidendone una e ustionandone una seconda La vittima è una giovane sposa, Giulia Monza in Forti di 28 anni, detta « Rosina », madre di una bambina, Loredana, di due anni. Sposata ad un meccanico, la donna lavorava saltuariamente nei campi per conto dello zio, l'agricoltore Alberto Rossi di 65 anni, il cui cascinale sorge alla periferia di Tornaco sulla strada per Novara. Stamane, con la vittima, si trovavano in risaia per la monda, la moglie del Bossi, Ange la Manassa di 61 anni, la nuo ra Angela Btangalini di «9 an ni e la sorella dell'agricoltore itela Rossi di 48 anni. Coste ha raccontato: « Erano le 10,30, All'improvviso abbiamo visto il cielo oscurarsi. Una nube ne ra e bassa da fare spavento Io, e le altre tre donne, ab biamo deciso di abbandonare il lavoro e raggiungere il cascinale prima che piovesse. Ave vaino appena lasciato la risaia e ci trovavamo sulla stradic ciola che porta in paese quan do uno schianto terribile, co l l a me una bomba, ci ha scaraventate a terra tutte e quattro. Io, che ero distante una ecina di metri dalle altre tre, sono stata la prima a rialzarmi. Con mia cognata, la Manassa, mi sono avvicinata alle duo giovani che erano a terra come morte. La " Rosina " aveva il volto e il petto neri, bruiacchiati. Sono subito corsa paese a chiedere aiuto ». Sul posto è rimasta la signora Manassa, immediatamente raggiunta da due contadini che, a loro volta sorpresi dal temporale nei campi, stavano correndo verso l'abitato. « Ho visto quei due che facevano la respirazione artificiale alla Rosina" — ha detto la Manassa — cosi li ho imitati praticandola, da sola, a mia nuora Dopo pochi minuti ha aperto gli occhi guardandosi attorno. Aveva le braccia e le gambe annerite come dalla fuliggine e si lamentava dal male ». Col sopraggiungere di altre persone le due giovani mondine colpite dal fulmine venivano portate a braccia nelle loro abitazioni distanti qualche centinaio di metri. Per la signora Monza non c'era più nulla da fare: il medico del paese, accorso subito al suo capezzale, non poteva ohe constatarne il decesso dovuto a folgorazione. La Stangalini andava invece sempre più rianimandosi ed a mezzo di una autolettiga veniva accompagnata all'Ospedale Maggiore di Novara. Qui i medici le riscontravano leggere ustioni alle braccia e alle gambe e stato di choc, giudicandola guaribile in una decina di giorni. Il temporale, che non ha causato altri danni, è durato tre minuti. Dopo quel fulmine accecante abbattutosi sulle mondine e il tuono terribile, è scrosciata la pioggia per un quarto d'ora. Chi ha visto quel fulmine, l'ha descritto come una palla infuocata cadere a perpendicolo sulla risaia. Gli alberi d'alto fusto che fiancheggiano la strada sulla quale correvano le quattro donne, non presentano alcuna traccia del passaggio della folgore. Unico, piccolissimo segno un ciuffo d'erba bruciacchiato ai piedi di un pioppo, dove è caduta la povera c Rosina*. pM b. Ccbscpsagtsmnss Giulia Monza Forti, la giovane uccisa dal fulmine

Persone citate: Alberto Rossi, Ange, Coste, Giulia Monza, Stangalini

Luoghi citati: Monza, Novara, Tarnaco, Tornaco, Tornado