Fallita per un miliardo la «Ala» in Valle di Susa

Fallita per un miliardo la «Ala» in Valle di Susa Fallita per un miliardo la «Ala» in Valle di Susa La società, di Vaie, era stata concessionaria della « Fichet » - Gli ex dipendenti (150 fra operai e impiegati) avranno tutte le loro spettanze La società Alpina Lavorazione Arredamenti di Vaie, già concessionaria dei brevetti della c Fichet » di Parigi, è stata dichiarata fallita ieri con sentenza del Tribunale di Torino. L'Ala, che occupava 150 dipendenti tra operai e impiegati, produceva casseforti di grandi dimensioni per banche e industrie., oltre ad armadi corazzati e serrature. Nel 1963 aveva ultimato la costruzione di un moderno stabilimento nel comune di Vaie, in valle di Susa, ma la crisi economica l'avevano messa in difficoltà. L'assemblea generale degli azionisti, il 18 dicembre dell'anno scorso, dichiarava lo scioglimento della società e nominava liquidatore il commercialista dott. Sergio Avetta. Questi accertò l'insolvenza dell'Ala a seguito delle azioni giudiziarie iniziate da 52 creditori per un totale di circa 236 milioni. Il dott. Avetta, per tentare di evitare il fallimento, iniziò la procedura di concordato preventivo. Il Tribunale accolse la sua domanda nominando giudice delegato il dott Fornelli e commissario giudiziale 11 dott Cellini. La maggioranza dei creditori, nell'adunanza del 7 maggio scorso, aderì alla proposta di concordato, con il quale i creditori privilegiati sarebbero stati pagati nella misura del 1009fc e quelli chirografari del 40«5fc. Nella successiva udienza, l'Imi di Roma, titolare di un credito privilegiato di 70 milioni, si è opposta al concordato e le trattative di cedere ad altri gruppi finanziari il blocco dell'azienda sono fallite: è venuta così a mancare la liquidità necessaria per realizzare il concordato, la cui convenienza economica era appunto subordinata ad una diminuzione del passivo. Questo, che comprende il capitale sociale interamente perduto pare si aggiri sul miliardo. Con la dichiarazione di fallimento, a favore dei creditori verrà ripartito soltanto il netto ricavo delle attività dell'azienda, che, secondo la denuncia della società al momento della domanda di concordato am montavano a circa 500 milioni. Tuttavia agli ex dipendenti verrà corrisposto il 100"^ delle loro spettanze. a. n.

Persone citate: Avetta, Cellini, Fichet, Sergio Avetta

Luoghi citati: Parigi, Roma, Susa, Torino, Vaie